Il gruppo composto da Marta Boldrini, Giovanni Bolgan, Alberto Bulfoni e Lorenzo Putinati, studenti dell’Università Iuav di Venezia al corso di laurea triennale in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni, con il progetto “Milus”, nato con il fine di migliorare la qualità della navigazione all’interno della laguna veneziana, ha vinto il primo premio della seconda edizione del concorso Italian Smart Design.

La scarsa illuminazione, che rende difficili gli spostamenti verso le isole lontane da Venezia, può anche aumentare il rischio di incidenti dovuti a possibili ostacoli. Le soluzioni adottate in passato, risultano scarsamente adeguate, problematiche o insufficienti. Avvalendosi di un sistema di illuminazione, abbinato alla tecnologia a onde radio e a un’applicazione dedicata, “Milus” si presenta come una possibile soluzione per gli utenti della laguna.
Il progetto è stato sviluppato all’interno del percorso progettuale “Alter-Azioni | estremo / presente della laguna tra biologico e artefatto” promosso dai docenti Raffaella Fagnoni e Pietro Costa, con il supporto di Gianfranco Vasselli e Elena Cavallin, con l’obiettivo di contestualizzare il design legandolo al territorio e alle sue fragilità, invitando gli studenti a seguire approcci sostenibili per affrontare problematiche locali, emerse grazie a una indagine diretta degli studenti con gli abitanti.

La premiazione del concorso, curato da Eleonora Trivellin, si è svolta in occasione della manifestazione Earth Technology alla Fortezza da Basso di Firenze il 7 ottobre 2022 con la consegna agli studenti vincitori di un premio di 5.000 euro e di un premio di 7.000 euro all’Università Iuav di Venezia da investire in ricerca.
Gran successo per l’Ateneo veneziano a questo concorso: su 36 progetti presentati da tutta Italia, tra i primi 10 si sono classificati tre progetti di studenti iscritti al corso di laurea triennale Iuav in Design.
Commenta la docente Raffaella Fagnoni: “Gli ultimi due anni sono stati una sorta di esperimento sociale che ha accelerato una serie di trasformazioni da cui non possiamo più prescindere. È importante stimolare i giovani designer ad andare oltre gli aspetti formali del prodotto, lavorando su prodotti-servizi e utilizzando le proprie competenze per prendersi cura dell’ambiente, delle situazioni più fragili per le economie e le culture locali. Come nel caso del progetto 'Milus', pensato per migliorare la sicurezza della navigazione in laguna, oggi fare in innovazione non è seguire la novità formale e tecnologica, ma soprattutto essere capaci di progettare soluzioni per l'ambiente in cui viviamo, pensando alle conseguenze. Il tema della sostenibilità è un tema chiave da cui non possiamo più prescindere come progettisti e come docenti e il design ha una forte responsabilità in questo senso".