architect: Studio Marco Ciarlo Associati, Studio Daniele

year: 2019

@Aldo Amoretti

Il progetto consiste nel recupero dell’edificio di inizio novecento denominato “Il Faro” posto tra la via Aurelia e l’arenile nel Comune di Bergeggi in Provincia di Savona, ormai ridotto a rudere. Situato in posizione privilegiata direttamente su un tratto di spiaggia libera, in origine era il villino al mare della famiglia Millelire a pochi metri dalla battigia. 

Abbandonato nella sua funzione originaria nel secondo dopoguerra ospitò a fasi alterne un piccolo alberghetto con ristorante affacciato sul mare.
L’involucro originale era composto da due volumi di cui uno principale ed uno secondario ed era costituito da una parte basamentale compresa fra il piano spiaggia e il livello dell’Aurelia in muratura di pietra a spacco direttamente appoggiata sui due scogli laterali e la restante parte in elevazione realizzata in muratura portante di mattoni con copertura in legno e manto in cotto. 

@Aldo Amoretti

Al suo interno si trovava un’importante opera di cemento armato realizzata verso la fine degli anni novanta che aveva annullato totalmente qualsiasi elemento originale rendendo quindi necessario un complesso e delicato intervento di smontaggio a favore degli elementi utili alla realizzazione del nuovo progetto. 

La procedura di sostituzione strutturale incongrua ha richiesto un notevole sforzo tecnico ed operativo programmato e gestito mediante la realizzazione di basamenti provvisionali atti a consentire l’installazione di ponteggiatura portante a sostegno delle precarie e fortemente danneggiate murature originali. Successivamente sono stati eseguiti i consolidamenti con intonaco armato e rinforzato con fibre di carbonio e basalto. Un sistema di puntellamento interno con profilati in acciaio ha consentito di procedere in sicurezza alle demolizioni necessarie fino ad ottenere il totale vuoto interno rispetto alle murature perimetrali originarie recuperate. 

@Aldo Amoretti

La soluzione architettonica adottata propone quindi il mantenimento del manufatto esistente e si pone come obiettivo il rispetto della dimensione scultorea del manufatto e della partitura delle bucature delle finestre originarie.
Sul volume secondario, pesantemente modificato nel tempo, vengono attuati lievi allineamenti richiesti dall’Amministrazione Comunale per garantire la continuità della passeggiata adiacente e viene praticata una fenditura lato mare sulla linea di raccordo tra il corpo principale e quello minore, tale da creare alcuni ambienti aperti loggiati. 

Questa ampia apertura, percepibile soltanto dall'arenile, suddivisa in tre porzioni sovrapposte dal basso verso l'alto, si propone come uno "scavo nella roccia" e segnala un punto di frattura e profondità scultorea nella partitura del prospetto monolitico fronte mare.
Dalle logge è piacevole e diretto il contatto visivo con una bellissima porzione di litorale e l'isola. L’intero manufatto è rivestito (con modalità a facciata ventilata) in ogni sua parte visibile dall’esterno in conci di pietra naturale di vari formati su preciso disegno comprese le falde di copertura, le logge ed alcuni ambienti interni. 

@Aldo Amoretti

Per il mantenimento della scansione delle finestre su tutti i prospetti in taluni casi si è optato per la tamponatura totale o parziale, a seconda dei casi, per la prosecuzione in nicchia del rivestimento lapideo.
Al piano spiaggia tutti i locali saranno destinati alla nuova Sede dell'Area Marina Protetta dell'isola di Bergeggi, mentre i piani superiori saranno occupati da quattro abitazioni private. 

Dal punto di vista quantitativo il saldo volumetrico finale è risultato pari a zero.
La soluzione architettonica proposta ricerca un rapporto formale e cromatico con il paesaggio nel tentativo di configurare una nuova immagine identitaria costituita da un monolite generato direttamente dalla sabbia e dalle rocce su cui è appoggiato. 

@Aldo Amoretti