Tecnologia innovativa, perfetta conoscenza del comportamento della luce, capacità di dialogo e rispetto delle competenze. In occasione dei 500 anni dalla nascita del Tintoretto, la Scuola Grande di San Rocco e iGuzzini - leader nel settore dell’illuminazione architetturale e museale - inaugurano oggi a Venezia la nuova illuminazione della Sala Capitolare. L’intervento, realizzato grazie alle soluzioni intelligenti sviluppate da iGuzzini, sponsor tecnico, è stato definito su progetto dell’architetto e lighting designer Alberto Pasetti Bombardella - esperto di illuminazione di opere d’arte, con attività pluridecennale svolta nell’ambito dei beni culturali.
La Sala Capitolare racchiude la grande impresa pittorica composta da trentatré dipinti del Tintoretto: un programma iconografico che si sviluppa sul soffitto della stanza, dove sono rappresentate scene dell’Antico Testamento, e sulle pareti, dove trovano spazio episodi del Nuovo Testamento. Il progetto pittorico lega i teleri del soffitto non solo tra loro, ma anche con quelli delle pareti, fondendo i due cicli in un grandioso insieme unitario.

Il nuovo intervento illuminotecnico da un lato restituisce unicità cromatica e figurativa alle opere migliorandone la fruizione attraverso innovative forme di lettura (date da accensioni differenziate), dall’altro valorizza l’apparato architettonico e decorativo della Sala.
Con questo intervento iGuzzini dà nuovamente prova della sua capacità di inserire la tecnologia in un ambiente di inestimabile valore storico-artistico. Il ricorso a soluzioni intelligenti realizzate ad hoc per la grandiosa opera pittorica del Tintoretto e la scelta di particolari led e ottiche in grado di esaltare le scelte cromatiche e luministiche dell’artista esaltano la carica emotiva e teatrale dei dipinti, migliorando l’esperienza del visitatore attraverso un vero e proprio ‘restauro percettivo’. La luce di iGuzzini è, infatti, anzitutto uno strumento di innovazione socialeha commentato Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini illuminazione.
Dopo le nuove illuminazioni dell’Ultima Cena di Leonardo (2015), degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova (2017) e della Pietà di Michelangelo nella Basilica di San Pietro (2018), iGuzzini continua, con il programma Light is Back, il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale mondiale con l’illuminazione dei capolavori di un altro grande Maestro.

Nel pieno rispetto delle preesistenze, il nuovo impianto, definito dallo Studio Pasetti, ha tre aree principali di installazione: all’interno delle storiche piantane di Mariano Fortuny per l’illuminazione del soffitto; lungo le pareti, al di sopra delle dorsali lignee, per l’illuminazione dei teleri verticali, delle bifore in pietra e delle allegorie lignee; nel pavimento adiacente alla balaustra dell’altare, per l’illuminazione dello stesso.
Sul soffitto, delle tredici opere a tema biblico le tre principali ricevono una illuminazione d’accento dai proiettori View con ottiche di 16°, 28° e 46°, posizionati nelle piantane storiche Fortuny. Alcuni proiettori View, rettangolari, con ottiche Opti Linear forniscono l’illuminazione indiretta e generale all’ambiente.
Sulle pareti, le soluzioni illuminotecniche adottate garantiscono la restituzione cromatica e figurativa dei segni pittorici e dei colpi di luce del maestro veneto con effetto semi-radente, dal basso verso l’alto. La scelta di un binario miniaturizzato elettrificato sui lati lunghi della sala permette di ospitare i nuovi corpi illuminanti - ingegnerizzati da iGuzzini appositamente per questo progetto - sotto i teleri del Tintoretto che raccontano la vita di Cristo. Le allegorie lignee dello scultore seicentesco Francesco Pianta hanno un’illuminazione puntuale e un delicato bilanciamento dei flussi luminosi che esaltano la tridimensionalità e l’espressività delle figure rappresentate. Per ottenere questo effetto la precedente illuminazione a incandescenza è stata sostituita da proiettori Palco su binario Low Voltage. In corrispondenza dell’altare, gli armadi sono illuminati con un sistema a pavimento di doppio flusso luminoso costituito da apparecchi Palco con ottica a 42° - che permettono una velatura diffusa sull’insieme della superficie verticale - e da Palco Framer, sempre su binario Low Voltage - per valorizzare i bassorilievi di Giovanni Marchiori.
Gli storici fanaloni perimetrali, elementi caratterizzanti il contesto architettonico, sono stati mantenuti, ma resi più efficienti grazie all’inserimento di apparecchi progettati ad hoc da iGuzzini, di forma circolare, con schermo opalino e tecnologia RGBW, in sostituzione delle precedenti. La luce bianca emessa ha una temperatura di colore molto calda, 2500 K, per rievocare la storica incandescenza delle candele. L’effetto della luce colorata di questi apparecchi è prevista solo durante particolari eventi o cerimonie. Nel resto della sala, per l’illuminazione delle opere d’arte, sono in uso due principali temperature di colore: 3000 K è la temperatura scelta per valorizzare le opere pittoriche del maestro veneziano e il soffitto dorato; mentre sulle parti lignee scure, in assenza di dorature e di tonalità chiare, la scelta è ricaduta su una temperatura colore di 2700 K, in grado di enfatizzare l’effetto plastico materico del legno. Tutte le sorgenti luminose hanno un indice di resa cromatica superiore a 90.