Giovedì 31 maggio negli spazi del Teatro Arsenale a Milano prenderà vita Ferramenta un progetto espositivo a cura di Stefano Grandi e promosso dall’azienda padovana Niva, che pone a confronto la creatività di tredici importanti studi di architettura milanesi e la capacità di trasformare la materia all'interno di una carpenteria che unisce tecnologia di ultima generazione e l'approccio tradizionale degli artigiani italiani.
Al progetto hanno aderito Marco Donati (Storagemilano), Alessia Galimberti, Angelo Jelmini, Maurizio Lai, Nisi Magnoni, Marijana Radovic e Marco Bonelli (M2 Atelier), Angelo Micheli (aMdl), Aldo Parisotto e Massimo Formenton (Parisotto + Formenton), Park Associati, Lorenzo Palmeri, Claudio Saverino (Vudafieri Saverino Partners), Pier Solieri (Archea).
Ciascuno ha operato con piena libertà, con il solo vincolo di immaginare una realizzazione che chiamasse in causa maestria e cognizioni tecniche degli artigiani di Niva, sperimentando le possibilità dei metalli plasmati. Gli architetti e gli studi che Niva ha individuato per “Ferramenta” condividono una visione e un approccio progettuale fuori dal mainstream. Ferramenta è uno straordinario laboratorio di idee, soluzioni formali e funzionali, che si pone in un libero territorio di sperimentazione pura, lasciando a ogni architetto non solo la scelta di codici, linguaggio, cifra stilistica ma anche la determinazione dell'ambito operativo in cui andare a collocarsi, tra scultura, installazione, modello, prototipo, all'interno di quello che vuole essere un momento felice di disallineamento tra oggetto e prodotto.
Scrive Andrea Dusio, nel testo critico che accompagna la pubblicazione dei bozzetti e delle immagini delle opere: “'Plasmare, piegare, bucare, saldare il metallo'. Il mestiere degli uomini di Niva è, se volessimo usare un'altra parola antica, quello dei fabbri. E dunque la sfida è stata questa, prendere in mano questi progetti, fare i conti con una creatività a cui non erano stati posti preliminarmente dei limiti, e verificare se fosse davvero possibile cavare dalla materia forme complesse come quelle indicate dai disegni esecutivi. In qualche caso realizzare oggetti che chiedevano lavorazioni molto diverse, in altre combinare più materiali. L'intersezione tra prassi industriale e un approccio progettuale che mira alla generazione di pezzi unici genera nel luogo comune un insieme vuoto. I risultati invece, esposti insieme al progetto, mostrano come l'incontro delle conoscenze abbia determinato da una parte e dall'altra quello che è di fatto un 'ritorno a casa'. Da una parte una maniera di lavorare i metalli che è ancora artigianale, la libera esplorazione di un tema, con tutte le implicazioni che la piena libertà determina in chi progetta”.
Spiega Ivano Nicoletti, presidente di Niva: “Ho raccolto l'idea di Ferramenta come un invito a scoprire in che maniera potesse interagire l'immaginazione contenuta nei diversi progetti con il mondo mio e dei miei collaboratori, che è fatto di precisione, esattezza e se vogliamo rigore. All'interno di Niva ci siamo messi al lavoro, dal primo all'ultimo, e mano mano che arrivavano abbiamo cominciato a osservare e studiare questi progetti da un punto di vista nuovo per noi. Gli schizzi ci domandavano di cercare nuove soluzioni, nuovi utensili, in qualche caso nuovi argomenti e persino nuove parole, che capivamo essere necessarie per riuscire a realizzare ciò che era stato concepito".
FERRAMENTA
giovedì 31 maggio 2018
- dalle ore 19,00 alle 22,00
Teatro Arsenale
via Cesare Correnti 11
Milano