Facciate tessili dinamiche adattive: la nuova sfida di Solaris

L’architettura tessile, costituita per antonomasia da materiali leggeri, ha traguardato soluzioni avanzate di comfort, efficienza energetica e prestazioni in grado di rendere sempre più dinamiche e adattivi gli involucri di un edificio. Le nuove “pelli tessili”, e le “installazioni intelligenti”, sono in grado di sentire le condizioni ambientali e adattarsi per le migliori soluzioni modificando sia le caratteristiche fisiche sia le posizioni o le angolazioni dell’involucro stesso. Una generazione di facciate tessili è possibile ed è frutto di sistemi multifunzionali altamente adattivi - posti sia all’interno che all’esterno - e realizzate con tessuti sempre più performanti conseguibili perfino con la deformazione elastica dei materiali impiegati.
“A livello di comunicazione e visibilità - ha scritto la professoressa Katia Gasparini dello Iuav di Venezia - l’involucro tessile rimane sempre il più idoneo e interattivo”. Ad esempio ai tessuti possono essere aggiunte speciali sostanze - leucodye o cristalli liquidi - capaci di modificare le proprietà ottiche in seguito all’applicazione di uno stimolo (elettrico, ottico, termico, meccanico, chimico ecc.), con un effetto reversibile.
Facciate dinamiche che si adattano sempre più alle condizioni esterne per ottenere comfort e risparmio energetico (se non, addirittura, produzione di energia) sono soprattutto quelle tessili perché è il materiale più idoneo per flessibilità, per la variabilità cromatica e per elasticità, durabilità ed economicità. Lo sviluppo di sistemi di facciata mobili per la schermatura solare, dove comunque vi sono degli elementi verticali o orizzontali mobili e dinamici, è indubbiamente la sfida del futuro.


Nei sistemi di schermatura solare l’efficienza reale consiste nella capacità di correlarsi alle diverse angolature e altitudini solari, che variano nel corso delle stagioni e delle giornate. La facciate adattive possono essere continuamente regolate proprio per rispondere ai cambiamenti delle radiazioni solari consentendo un continuo controllo, anche automatizzato, per massimizzare comfort luminoso e di termico e ottenere al contempo uno stabile sistema di risparmio energetico. Risparmio, tra l’altro, riconosciuto perché in Italia sono agevolabili dal 50% e fino al 110% “della spesa l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e/o chiusure tecniche mobili oscuranti montate in modo solidale all’involucro edilizio o ai suoi componenti e installate all’interno, all’estero o integrate alla superficie”.
Facciate dinamiche adattive, di fatto, sono facciate intelligenti, smart i cui tessuti sono reattivi, interattivi e - per definizione - adattabili. Questo significa che l’installazione è attiva; ovvero è capace di rispondere agli stimoli esterni e può “sentire” avere reazioni, alla pressione del vento, alla temperatura o alla luce. E a queste stimolazioni esterne può rispondere con modificazioni meccaniche, di orientamento della struttura o di parte di essa, oppure può rispondere attraverso reazioni del tessuto.
Solaris, che proprio quest’anno festeggia 50 anni di attività, ha raccolto da tempo la sfida delle facciate tessili e in Italia si propone come partner affidabile ed esperto per architetti e ingegneri che vogliono cimentarsi con questo tipo di installazioni. Esempi delle realizzazioni Solaris sono la facciata tessile dell'edificio Gotha Cosmetics a Lallio (Bg) o il Pianos Hanlet a Parigi. Altre sempre più  sofisticate sono in ultimazione, in costruzione e in progettazione. Una facciata smart integra design, performance tecnologiche e sostenibilità; si declina in superfici di tessuti progettati e realizzati per reagire in modo dinamico con il variare delle stagioni e delle ore del giorno e per una lunga durabilità.
Alberto Danieli, ceo di Solaris, “solar screen expert" e membro del CEN tra i più noti in Italia dice: "Oggi quando si pensa a un involucro non ci si ferma a pochi dati di temperature o di illuminazione-ombreggiamento, ma si sviscerano tantissimi ambiti: dal concept dei clienti fino all’ingegnerizzazione del progetto di installazione, dall’efficienza energetica perfino ai fattori di branding, dalla manutenzione e riqualificazione dei tessuti e dei materiali fino al futuro riciclo. Serve un vero e proprio lavoro multidisciplinare e multitasking”.


Ricerca e sviluppo stanno galoppando e vi sono possibili facciate tessili in grado di ridurre consumi di condizionamento fino al 40%. È assodata, ad esempio, anche l’alta capacità ignifuga dei materiali e anche, in un’era di riscaldamento globale, la capacità di installazioni che disperdono il calore attraverso processi di raffreddamento ecologici.
Miren Juaristi, Aurora Monge-Barrio, Ulrich Knaack, Tomas Gómez-Acebo nel Numero 3 del 2018 del Journal of Facade Deisgn & Engineering scrivevano: “La società di oggi deve affrontare obiettivi impegnativi relativi all'ambiente e all'efficienza energetica, e quindi lo sviluppo di sistemi di facciata efficienti è essenziale. Concetti innovativi come Adaptive Building Façades potrebbero giocare un ruolo nel prossimo futuro, poiché il loro comportamento dinamico potrebbe ottimizzare le prestazioni di un edificio. Per il loro sviluppo di successo, è necessario un equilibrio tra sofisticazione e beneficio e l'implementazione di materiali intelligenti e multifunzionali negli involucri degli edifici potrebbe essere la chiave, poiché hanno la capacità di cambiare ripetutamente e reversibilmente alcune delle loro funzioni, caratteristiche o comportamenti nel tempo in risposta alle condizioni ambientali”. Quel futuro è già qui. La sfida è aperta. Solaris l’ha raccolta.