architect: MAGNUM ARCHITECTES

location: FRANCE - ANGERS

year: 2022

FRANCOIS DANTART

Situato nel cuore della città di Angers, questo progetto sorge su un lotto urbano chiuso e consiste in due aggiunte complementari, situate alle due estremità di un deposito esistente. Le nuove aggiunte all'Archivio Maine-et-Loire stabiliscono una presenza distinta, suggerendo al contempo un dialogo rispettoso con l'ambiente urbano circostante. La forma tiene conto del contesto, mentre la materialità rivela facciate pure ed eleganti, ispirate al disegno della copertura esistente a dente di sega. Attraverso una reinterpretazione minimalista dell'edificio esistente e del gesto dinamico delle facciate che tende nell'angolo verso il cielo, si possono osservare le caratteristiche principale del progetto.
La prima parte della nuova aggiunta ha un carattere monolitico. Le sue linee tese e gli angoli acuti fungono da marcatore e rimangono visibili dall'ingresso principale. Situata sul retro dell'edificio originale, la seconda parte dell'aggiunta adotta un linguaggio architettonico simile, pur dialogando maggiormente con l'edificio esistente.

FRANCOIS DANTART

La raffinata materialità dell'involucro e le sottili variazioni definiscono la semplicità del volume. Le strisce orizzontali poste in negativo rispetto al filo della facciate lasciano occasionalmente il posto a superfici piatte o rigate, consentendo un gioco di luci e ombre che variano a seconda dell'ora.Un chiaro riferimento alla varietà della carta, con le sue diverse grammature e trattamenti, con cui un libro può essere realizzato. Circa 150 pannelli prefabbricati in calcestruzzo (circa 1640 m²) sono stati realizzati ad hoc. Gli aggregati sono stati accuratamente selezionati e miscelati per ottenere un colore il più possibile simile alla nota pietra calcarea locale presente lungo la Valle della Loira.
Gli spazi di stoccaggio sono in continua evoluzione. I documenti cartacei archiviati rimangono altamente sensibili ai raggi UV e alle variazioni termiche e igrometriche.
Le tre principali preoccupazioni che hanno guidato il progetto sono state l'ottimizzazione degli spazi e del livello di comfort degli utenti, la garanzia di durata dei documenti cartacei conservati e la flessibilità e scalabilità degli spazi.

FRANCOIS DANTART

La circolazione verticale è stata concepita per consentire potenziali aggiunte future. Inoltre, semplificano i flussi di lavoro quotidiani e offrono un'abbondante illuminazione naturale a tutti gli spazi intermedi.
L'uso di pannelli prefabbricati è stato motivato dalla necessità di garantire un certo livello di isolamento termico e di controllare efficacemente l'igrometria dell'edificio. Le finiture interne rimangono grezze e semplici per indicare le funzioni di stoccaggio e la capacità tecnica dell'edificio, lasciando che i documenti cartacei archiviati rimangano i veri protagonisti dell'intervento.