architect: ÓSCAR MIGUEL ARES ÁLVAREZ

location: SPAIN - CASTROMONTE

year: 2021

ANA AMADO

Castromonte si trova nella regione dei Monti Torozos, nella provincia di Valladolid, in un area dove il vento colpisce in maniera irruenta. Dall'ultimo censimento si è registrato 309 residenti e 106 turbine eoliche. Questo comune, ai piedi del fiume Bajoz e attraversato dal "Camino de Santiago" è scolpito nella pietra. Per molti anni, lo spopolamento  di questa area difficile da abitare ha lasciato silenziose le sue strade e l'interno delle sue case. Nonostante questo la sua popolazione non si sottomette a un futuro incerto. Approfittando del vento come fonte di energia e di guadagno, il consiglio comunale ha intrapreso una vasta gamma di azioni incentrate sulla promozione di spazi comuni per i suoi residenti.

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Le piscine comunali sono un luogo di ritrovo, un punto d'incontro per i suoi abitanti. Molti di loro hanno viaggiato in passato verso la grande città e ogni tanto ritornano sognando la terra di origine. L'intervento architettonico si basa sul dialogo che riassume e sintetizza la tradizione costruttiva con le condizioni climatiche. Da un lato, viene utilizzata la pietra non scolpita. La sua materializzazione in lunghi muri di recinzione emula la tradizione del villaggio. Oltre a questo è stata reinterpretata la tecnologiaa del parco eolico che emerge dai campi di grano che circondano il villaggio con l'utilizzo di una copertura fatta di travi prefabbricate.

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Questa piccola architettura è stata costruita con pietre di demolizione o portate dai prati vicini, quando mancanti, e sono state collocate dai maestri scalpellini locali, promuovendo così i mestieri tradizionali. Oltre a questo, le travi in calcestruzzo sono state fatte con sabbia e ghiaia locale. Questo promuove l'economia circolare della zona riducendo così le emissioni derivate dal trasporto del materiale.

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Le travi prefabbricate giocano a sollevarsi sopra le pietre, abbracciandole e abbracciando il terreno con l'ombra che proiettano a terra. Il chiaroscuro dettato dalle ombre è l'elemento forse più rilevante di questo progetto. Un gioco di ombre, di ricordi estivi vicini o lontani che siano. Ombre di intensità variabile, che si muovono, si allargano e si restringono, dense o sbiadite. Ombre che rammendano, relazionano e sostengono il principio architettonico.
È un progetto che simboleggia l'unione della tradizione con la tecnologia. Ancora una volta è emersa la preoccupazione di un'architettura come punto di equilibrio tra leggerezza e pesantezza, leggerezza e massa.

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