architect: Giona Bierens de Haan and Leopold Banchini
location: Geneva
year: 2023
“What is this?
The stuff that dreams are made of.”
Le battute cult di Sam Spade – personaggio immaginario, di professione detective, protagonista del romanzo poliziesco di Dashiell Hammett –, sono considerate l'archetipo del genere noir. Il film di John Huston è uno dei più innovativi del genere cinematografico emerso negli anni Quaranta. Qui i misteri e le narrazioni oscure sono ambientati in un lunatico arredo urbano notturno. In un grintoso mondo di ombre, i protagonisti si evolvono con l'oscurità che li avvolge e la luna come riflettore. Girato interamente nel backlot della Warner Bros, la fotografia del film, caratterizzata da un'illuminazione chiaroscurale in chiave low key, da un labirinto di strade poco illuminate e da vicoli ombrosi, incarna lo stile visivo e la natura cinica dei personaggi.
Il nuovo arredamento dello studio di post-produzione cinematografica con sede a Ginevra si basa su strategie simili per creare un'atmosfera unica. Interamente ricoperti da uno spesso strato di vernice scura, i volumi progettati sono al tempo stesso lo sfondo delle azioni future e il protagonista assoluto della trama. Appaiono momenti cinematografici, illuminati artificialmente da luci (potremmo dire quasi lunari) sovradimensionate. Angoli di strada e vicoli vuoti attendono i loro personaggi. Come in Nighthawks di Hopper, dipinto pochi mesi dopo l'uscita de il "Falcone Maltese", l'architettura funge da palcoscenico su cui si svolge il dramma umano.
Le linee pulite e le forme geometriche esaltano l'impatto visivo complessivo della composizione, catturando l'essenza dell'alienazione urbana, creando un senso di immediatezza e invitando a speculare sulle storie nascoste nell'architettura del paesaggio urbano.