architect: Italia and Partners

location: Torino

year: 2019

Un appartamento di 300 metri quadri, che domina Torino dall’alto del suo ottavo piano, si trasforma grazie a un attento progetto di ristrutturazione firmato Italia and Partners. Nel quartiere Crocetta, a pochi passi dal centro del capoluogo piemontese, un appartamento panoramico, all’ultimo piano di un palazzo anni Settanta, viene reinterpretato da un accurato progetto. E si trasforma in uno spazio aperto sul cielo, con vista sui monti che circondano la città.
Il layout originale prevedeva una suddivisione in più ambienti chiusi, di metratura ridotta, e lunghi corridoi, con un grande spreco di spazio. Si entrava da un piccolo ingresso che bloccava la vista sulla sala, una stanza di dimensioni contenute e dalla forma poco funzionale e sfruttabile.
Il progetto di ristrutturazione è partito proprio da qui: eliminando l’ingresso, è stato recuperato molto spazio, aprendo il living e rendendo la sala ampia e confortevole, luminosa e con una piacevole vista panoramica. I pilastri portanti che si trovano al centro della sala sono stati valorizzati con arredi disegnati su misura: intorno alle due colonne è stata sviluppata una libreria, costituita da elementi orizzontali in noce canaletto scuro ed elementi verticali in vetro fumé, materiale scelto per alleggerirne la funzione strutturale e di sostegno. Pur mantenendo tutta l’ariosità e l’effetto dinamico di una struttura aperta, i due pilastri suggeriscono un’ideale suddivisione in una zona d’ingresso alla casa, nella quale si è voluta ricreare una galleria d’arte, per valorizzare l’importante collezione di quadri - artisti fiamminghi del ‘600, icone settecentesche, italiani e francesi dell’800 - accanto a pezzi d’arredo e oggetti, raccolti dai proprietari nell’arco del tempo.
In questa zona, due binari paralleli incassati nel soffitto accolgono i faretti “Palco low voltage” di iGuzzini: direzionabili, assicurano la perfetta illuminazione delle opere d’arte.

In maniera del tutto speculare si affacciano sulla sala due ambienti, lo studio e la sala da pranzo, entrambi definiti da porte Rimadesio, in vetro fumè - che riprende gli elementi strutturali della libreria - con struttura effetto bronzo. Tra il living e la sala da pranzo, nicchie bifacciali incorniciano altri oggetti d’arte e creano interessanti aperture sullo spazio retrostante, in un colpo d’occhio di grande effetto. Una grande credenza fine ‘600 spicca sulla parete di fondo della sala da pranzo, incorniciando una collezione molto decorativa di piatti “di famiglia”, in bianco e blu, di fine ‘800. Anche il tavolo e le sedie (rivestite in velluto Dedar) sono ottocenteschi. Mentre la palette colori scelta per tutta la casa spazia tra i toni del sabbia, del beige, dell’avorio, nello studio e nella sala da pranzo si è utilizzato un deciso blu carta da zucchero, per giocare su contrasti e suggerire effetti grafici.
Per la pavimentazione della sala si è scelto un particolare parquet a grandi riquadri romboidali, realizzato su disegno dello studio, al fine di dare un ulteriore tocco di personalizzazione all’ambiente che costituisce il cuore della casa. Le tende e i tessuti sono di Dedar, come i velluti con cui sono stati rivestiti i divani e le poltrone, pezzi di arredo a cui i proprietari sono particolarmente affezionati e che si sono voluti mantenere e valorizzare, così come il lampadario in vetro di Murano degli anni Trenta.
Sono numerosi i pezzi storici distribuiti nella casa, dalla libreria fine ‘800 e la scrivania Luigi XVI collocate nello studio alle collezioni dei padroni di casa - avori africani natuchè, elefanti, campanelle, raccolti in quasi mezzo secolo - alle grandi teste del Benin di fine ‘700, poste nelle nicchie all’ingresso, che dialogano con il minimalismo e le linee essenziali del progetto di ristrutturazione. Nella zona a nord dell’appartamento, affacciata sul cortile del palazzo, oltre alle diverse aree di servizio si trova la grande cucina (Dada di Molteni), sviluppata intorno a un’isola centrale con tavolo da pranzo e sedie Eames di Vitra. Una particolare nicchia con piano d’appoggio è stata evidenziata realizzando una parete in licheni e muschi stabilizzati, illuminati da una luce radente per creare giochi e rilievi di superficie. Sul soffitto, si ritrovano le gole nere con Laserblade di iGuzzini, dettaglio caratteristico dello studio. Per il bagno della zona giorno, con pavimenti in parquet come tutti gli ambienti della casa, è stato scelto un rivestimento in pietra d’Avola di Salvatori (nella finitura Tratti) con bacchette in ottone, utilizzato anche per il lavabo customizzato appoggiato su un muretto in ottone spazzolato.

Per tutti i bagni la rubinetteria scelta è di Fantini, nei modelli Nostromo oppure Milan in acciaio spazzolato.
Nella grande camera da letto (40 mq), si sono voluti mantenere i vecchi armadi a muro, restaurati e rivestiti con carte da parati Hermés, che si ritrova in tutta la zona guardaroba, in una tonalità di blu ripresa dal rivestimento in velluto della testata del letto (disegnato dallo studio) e nei cuscini, sempre di Hermés. Ai lati del letto si trovano due inginocchiatoi di fine ‘800, alle pareti una piccola collezione di specchi di famiglia di epoche diverse.
Il bagno della camera da letto è realizzato in pietra calcarea chiara (Crema d’Orcia di Salvatori, finitura Romboo), con una luce radente Laserblade iGuzzini sotto il grande specchio - una lastra unica di 2,80x1,50 m in tutta larghezza, dal rivestimento al soffitto - per evidenziare la texture. I mobili sono tutti su misura, in noce canaletto, materiale scelto per rivestire anche il frontale della vasca e il gradino.
In questo progetto abbiamo voluto creare un dialogo tra opere d’arte e pezzi d’arredo antichi, che i proprietari desideravano mantenere e valorizzare, con un’architettura estremamente lineare e contemporanea”, spiega l’arch. Matteo Italia, “con scelte progettuali di altissimo livello, in particolare per quanto riguarda i materiali - prevalentemente classici rivisitati - che per le finiture, in modo da ottenere un connubio armonico e accogliente di stili e arredi diversi, in grado di conferire all’abitazione, al tempo stesso, grande personalità ed eleganza discreta”.