architect: Corde Architetti Associati, Chiarot&Brosolo Associati
location: Sacile (Pn)
year: 2013
Il progetto è frutto della collaborazione tra lo studio Corde Architetti Associati e lo studio Chiarot&Brosolo Associati.
Oggetto dell'intervento è Casa BRSL, un edificio antico dalla storia complessa che prende vita oltre due secoli fa: nato come abitazione, trasformato nel tempo in un laboratorio per la produzione di zoccoli, poi destinato a negozio ritorna, con questo intervento, a essere la residenza di una giovane famiglia. L'intervento di ricucitura tra i due blocchi di cui è formata l'unità complessiva si presenta particolarmente delicato, a causa delle altezze estremamente variabili tra i solai da riconnettere: la nuova scala in acciaio, lavorata su spessori minimi per consentire una percezione ininterrotta degli spazi, della luce, diviene il fulcro del progetto e, in seguito, dell’intero svolgersi della vita all'interno della casa.
Nella fase di restauro di Casa BRSL è messa a nudo la struttura portante, una tessitura di mattoni e solai in legno dove gli interventi e i rimaneggiamenti attuati si palesano come “sovrapposizioni di necessità”: è così che tornano alla luce alcuni passaggi, murature eterogenee di pietre e mattoni, e un'importante trave in castagno ormai deforme che sosteneva la base dell'edificio principale.
Per mantenere le altezze interpiano sono state realizzate delle solette armate additivate con fibre sintetiche sopra i tavolati esistenti, aggiungendo solamente pochi millimetri di resina. Questo gesto semplice comporta una complessità costruttiva non indifferente ai bordi della scala costringendo, già in fase di getto, a imbrigliare e ricondurre un materiale grezzo alla precisione propria del pavimento finito.
La statica dell'edificio BRSL, fortemente rimaneggiata nei secoli, è stata ricomposta inserendo setti in cemento e tiranti verticali con l'obiettivo di salvare l'edificio da eventi sismici. Anche la copertura ha subito consolidamenti: nuovi profili metallici posti sopra le travi esistenti e connessi attraverso fasce metalliche ne salvano la bellezza originaria. Nel corpo novecentesco due grandi vetrate si affacciano sul giardino privato. Il particolare del vetro incollato sul serramento in legno permette una perfetta complanarità tra il muro e il vetro, facendo quasi scomparire i confini in una permeabilità visiva, emotiva: dall'interno, avvicinandosi ai bordi, si ha la sensazione di essere all'aperto, “si può stare sotto la pioggia o osservare l'impeto del temporale senza bagnarsi”.
Photo credits: Alessandro Ruzzier, Archivio Corde Architetti Associati