Il Commissario Cardinal José Tolentino de Mendonça, insieme al curatore Roberto Cremascoli, hanno svelato in conferenza stampa il progetto del Padiglione della Santa Sede per la 18. Mostra Internazionale di Architettura - in programma dal 20 maggio al 26 novembre - proprio a partire dalla ricerca del luogo, poiché, vista la recente entrata in scena del Vaticano, non è previsto un padiglione fisso dislocato tra Giardini e Arsenale.

Prendersi cura del pianeta, come ci prendiamo cura di noi stessi, e celebrare la cultura dell’incontro sono gli insegnamenti tratti dalle encicliche di Francesco Laudato si’ (2015) e Fratelli tutti (2020), che si trasformano nella guida al percorso espositivo della partecipazione del Vaticano alla 18. Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia 2023. Il monastero benedettino diventa così lo scenario di Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino, in risposta al tema Il Laboratorio del Futuro proposto dalla curatrice generale della mostra Lesley Lokko.

Protagonista indiscusso all'interno delle sale espositive del monastero sarà l'intervento del maestro Álvaro Siza, che guiderà i visitatori verso il giardino, quest'ultimo affidato al collettivo italiano Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva).

Álvaro Siza in falegnameria per i proto-pi delle sue figure | foto: ©Marco Cremascoli
Ritratto degli architetti (da destra) Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva nel loro studio a Milano | foto: ©Marco Cremascoli

«I visitatori - spiega Roberto Cremascoli - saranno introdotti dall'installazione O encontro (L'incontro) di Álvaro Siza, composta da una sequenza di figure disposta dalla galleria principale attraverso le sale, fino a raggiungere il giardino. Queste ci accoglieranno a braccia aperte, in ginocchio o ci saluteranno. Dialogheranno con lo spazio incolume del convento, tra di loro, con i visitatori. Con la loro gestualità ci conducono fino all'incontro nel giardino, il luogo della contemplazione».

Modello di studio generale delle figure negli spazi dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore realizza- da Álvaro Siza | ©Álvaro Siza