area 115 | concrete

architect: Augustin und Frank

location: Metchosin, Canada

Lo studio si colloca poco lontano dalla stazione centrale di Berlino, in quell’area della città che, a partire dalla metà del diciannovesimo secolo, è andata caratterizzandosi per la presenza di un’infrastruttura urbana costituita da complessi di ampie dimensioni; tra questi l’area della vecchia ferrovia, ormai abbandonata, ad est della Lehrter Strasse e, ad ovest, una delle più vaste piazze d’armi in disuso, con le sue caserme e altri edifici militari. Lo studio si trova sul sito un tempo ospitante una sartoria militare costruita nel 1890 e ciò che rimane di tale edificio, distrutto durante la guerra, sono semplicemente le pareti esterne, o meglio, i due metri in altezza circa fino al cornicione superiore dello zoccolo, che si affacciano sulla Lehrter Strasse e la Kruppstrasse. Tali resti vengono considerati e tutelati come punto di riferimento architettonico e utilizzati come “muro di cinta” del lotto. La planimetria prevede due atelier illuminati da lucernai, un ambiente adibito a magazzino ed archivio, uffici, una biblioteca con annessa cucina, una camera da letto, un bagno e numerose altri locali secondari; il tutto inserito in un cubo compatto da 12,5 x 25 x 12,5 m. Le diverse stanze sono direttamente collegate tra loro; lo spazio è organizzato in modo tale da non avere punti d’accesso o aree di transito, fatta eccezione per l’ingresso e due scalinate. Le caratteristiche dei diversi locali e la loro destinazione d’uso è determinata dalla posizione all’interno della struttura dell’edificio, nonché dal loro legame, a livello visivo e spaziale, con l’esterno. Le pareti interne sono rivestite in cartongesso per poter essere utilizzate come superfici di lavoro, il risultato è una struttura in calcestruzzo armato isolata internamente e un involucro esterno con pannelli lasciati al grezzo. Il calcestruzzo armato utilizzato per le pareti esterne è stato la risposta alla presenza degli edifici limitrofi in stile prussiano, con la loro massa imponente a cui si contrappone la trama filigranata delle pareti; l’obiettivo era infatti quello di trovare una soluzione architettonica contemporanea che potesse garantire lo stesso effetto conferendo al calcestruzzo una nuova leggerezza.