Sotto la guida di Giuseppe Piermarini, nel tardo Settecento l'intero complesso di Palazzo Reale a Milano fu interessato da un profondo rinnovamento. Gli spazi dello Scalone d'Onore sono una viva testimonianza di quel razionale rigore geometrico che con armonia ed equilibrio esprime austera grandezza. L’impianto neoclassico dell’architettura è espressione plastica di quel pensiero illuministico che nella città meneghina si manifestò pienamente, finalizzato a liberare l’uomo dal buio dell’ignoranza e a fare luce su ogni oscurantismo.
Da queste premesse concettuali - da quella volontà di fare luce che è rappresentata allegoricamente anche da Aurora, la giovane alata che compare nell’affresco a soffitto dello scalone - si sviluppa l’intervento illuminotecnico di Panzeri, rispettoso della storia e dell’autorevolezza dei luoghi in cui si inserisce e per i quali è stato specificatamente progettato e realizzato, mutuandone i principi estetici di aristocratica semplicità e purezza compositiva.
In un dialogo continuo con un passato che sente vicino, Panzeri interviene con sorvegliata compostezza, creando architetture di luce che si integrano armoniosamente con il contesto monumentale. Quattro gruppi luminosi, formati ciascuno da tre elementi lineari sottili in allumino e schermo rivolto verso la parete per un effetto di luce indiretta e soffusa, dotati di led di ultima generazione. La luce diffusa si amalgama con l'architettura rigorosa dell'edificio e crea un'interazione armoniosa che enfatizza la forma stessa e le architetture che alloggiano i corpi luminosi.
Posizionati nello spazio disegnato dalle modanature dello Scalone, i gruppi luminosi si pongono in dialogo con le architetture che li contengono, dando vita a una nuova dialettica formale ed estetica. L’effetto finale gioca su una tecnologia sofisticata ma non invasiva che migliora la percezione dello spazio anche nei momenti in cui non è richiesta alcuna illuminazione. Non da ultimo, l’utilizzo di moderne tecnologie illuminotecniche rende più efficiente il sistema illuminante contribuendo a un significativo risparmio energetico, pari al 35% di consumi in meno rispetto alla situazione preesistente.
La consulenza progettuale e la realizzazione dell’intervento è stata interamente curata da Enzo Panzeri, Head of Design dell’azienda Panzeri, in collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale.
"Piermarini Lighting Project è pienamente rispettoso della storicità architettonica, della qualità formale e delle implicazioni estetiche dello scalone d'onore, nel quale si inserisce con estrema naturalezza e senza alcuna forzatura - ha affermato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Un progetto che è stato in grado di fare un'efficiente ed elegante sintesi tra lo spirito originario, il design contemporaneo e le esigenze di risparmio energetico".
Conclude Federico Panzeri, coordinatore del progetto per Panzeri che è anche sponsor tecnico: “L’attenzione e il rispetto per i luoghi del passato si manifesta anche nella volontà di farli vivere e dialogare con il contemporaneo, dando spazio alle opportunità che la tecnica ci offre, senza cercare gerarchie ma esaltando le possibilità espressive della luce nella sua interazione con l’architettura”.