Giovedì 20 aprile, presso il Betts Auditorium dell’Università di Princeton, Emilio Ambasz ha tenuto la lectio ‘Architettura ecologica’. Realizzata grazie al Kenneth Kassler Memorial Lecture Fund, la conferenza ha costituito per il padre della green architecture un ritorno nell’università dove studiò e, ancor giovanissimo, insegnò architettura. Strettissimo il legame del maestro con l’Italia.

Annoverato tra i massimi maestri internazionali del design e dell’architettura, Ambasz ha firmato una serie di grandi progetti in tutto il mondo che restano al centro del dibattito sulla poetica e la disciplina progettuale e che hanno suggestionato alcuni dei più noti nomi dell’architettura contemporanea. Tra le opere, si ricordano il Lucille Halsell Conservatory di San Antonio, Texas e la Prefectural International Hall di Fukuoka, Giappone.
La sua Casa de Retiro Espiritual a Siviglia, in Spagna, stupefacente e onirico richiamo alla nozione primordiale di casa - nonché miraggio ottico tra i più celebrati al mondo - è un esempio di come l'architettura possa coesistere con il paesaggio.

Casa de Retiro Espiritual

Ambasz ha studiato all'Università di Princeton, dove ha completato il corso di laurea, conseguito un Master in Architettura divenendo, poco dopo, insegnante di Architettura a sua volta. Dal 1969 al 1976 è stato curatore del design presso il Museum of Modern Art di New York, dove nel 2020 è stato fondato l'Istituto Emilio Ambasz per lo studio congiunto dell’ambiente costruito e naturale.

Ambasz è stato oggetto di numerose pubblicazioni e mostre in tutto il mondo. A lui sono state dedicate importanti personali in tutto il mondo, dal Museum of Modern Art di New York (2 volte) alla Triennale di Milano, da L'Arts Institute di Chicago al Museo di Arte Contemporanea Reina Sofia-Madrid, dal Centre Canadien d'Architecture alla Tokyo Gallery of Contemporary Art, passando per Ginevra, Bordeaux, Zurigo, Filadelfia, Città del Messico, San Diego, Saint Louis, tra gli altri, per celebrarne l’unicità progettuale, l’estro creativo e l’impegno morale. Il suo lavoro architettonico è stato presentato in molte pubblicazioni internazionali come ON, Space and Design, Architectural Record e Architecture plus Urbanism. Di recente, Rizzoli ha pubblicato una monografia scritta da Barry Bergdoll intitolata Emilio Ambasz: Curating a New Nature (novembre 2022).
Tra i suoi numerosi premi e riconoscimenti, Ambasz è membro onorario dell'American Institute of Architects e membro onorario internazionale del Royal Institute of British Architects.

Prefectural International Hall

Detentore di 4 Compassi d’oro (1981, 1991, 2001, 2020), vincitore di 9 Industrial Designers of America Awards (IDSA), del Golden Prize IBD, dello IF Design Award, in più occasioni dello Annual Design Review, dello ID Designer’s Choice Award e di moltissimi altri riconoscimenti - senza enumerare l’incredibile quantità di premi di architettura per i suoi progetti pionieristici di architettura green -, Emilio Ambasz nel 2014 è stato insignito della Medaglia della Scienza, la più alta onorificenza conferita dall'Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Bologna. Inoltre, Ambasz è stato fregiato dalla Presidenza della Repubblica Italiana del titolo onorifico di Commendatore d'Italia, ‘Stella d'Oro’, per i suoi contributi alla cultura italiana. Nel 2021 l'Università di Bologna gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Architettura e Ingegneria. Nel 2023 il Politecnico di Torino gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Systemic Design.