Nel dicembre 1966 fonda Superstudio con il collega Adolfo Natalini e partecipa alla prima mostra di Superarchitettura, documentata da Domus e Architectural Design e ricostruita per la mostra alla Galleria Carla Sozzani nell'aprile 2007 a Milano.
Il suo lavoro di ricerca architettonica e rifondazione del linguaggio architettonico è stato documentato da diverse pubblicazioni internazionali ed è stato presentato in importanti musei e mostre d'arte: dalla Triennale di Milano (1973) alla Biennale di Venezia (1978, 1996, 2014), al Museum of Modern Art (1972, 2002) al Metropolitan Museum di New York (1976). I disegni e i progetti architettonici, insieme agli oggetti di design, fanno parte di diverse collezioni permanenti pubbliche e private.
Nel 1969 vincono il Premio Trigon assegnato dal Comune di Graz, che dà vita ad una mostra presso la Galerie Nacht St. Stephan di Vienna.
Superstudio è stato invitato nel 1972 a partecipare alla mostra "Italia: The New Domestic Landscape" al MoMA di New York, dove hanno presentato all'interno del loro "ambiente" costruito il cortometraggio "Supersuperficie: una vita senza oggetti".
Dal 1973 al 1975 una mostra dal titolo "Mindscapes" dedicata a Ettore Sottsass e Superstudio è stata presentata negli Stati Uniti prima al Walker Art Center di Minneapolis e poi al Contemporary Art Center di Cincinnati, all'Everson Museum of Art di Siracusa, al Johnson Museum Ithaca, all'Art Museum of South Texas di Corpus Christi, al Fort Worth Art Center, al Long Beach Art Museum di Los Angeles, al Joslyn Art Museum di Omaha.
Nel 1982 la città di Firenze dedica una mostra retrospettiva alla Galleria dell'Accademia e in quell'occasione viene pubblicato un libro a cura di Gianni Pettena dal titolo "Superstudio 1966-1982" edito dalle Edizioni Electa.
Contemporaneamente la CTF ha curato il libro illustrato "Superstudio and Radicals" per le edizioni Moryama (Tokyo, 1982).
Nel 2000 il Centre Pompidou ha acquisito per la sua Collezione una parte significativa dei progetti e dei fotomontaggi dall'Archivio Superstudio. Nella nuova sistemazione del Centro di Parigi nel 2001 sono state allestite due sale con i materiali di Superstudio nel piano che ospita la collezione permanente di arte moderna e contemporanea.
Il Design Museum di Londra ha organizzato nel marzo 2003 una mostra sul lavoro teorico di Superstudio dal titolo "Un mondo senza oggetti".
La mostra si trasferisce poi a New York, divisa in due gallerie contemporaneamente: Pratt Art Gallery e Storefront. Successivamente, la mostra è stata spostata a Los Angeles e poi in Olanda al De Vleeshal Zeeuws Museum.
In questa occasione le edizioni Skira hanno pubblicato un libro intitolato "Superstudio, un mondo senza oggetti" a cura di Bill Manking e Peter Lang.
Dal gennaio 2000 Toraldo di Francia ha trasferito l'Archivio immagini fotografiche "Superstudio" a Filottrano in Via Fratelli Rosselli dove ha iniziato il trasferimento digitale di molte immagini.
Da queste traduzioni organizza una serie di mostre dal titolo "Superstudio / Backstage" che raccoglie 90 stampe digitali in A3 che documentano alcuni dei noti fotomontaggi e una serie di nuove immagini sull'attività del gruppo. Le mostre iniziano alla Cartiera Papale di Ascoli Piceno, passano alla Fondazione Schola di Jesi, al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e nel 2013 alla Fondazione Pescheria di Pesaro.
Il MAXXI nel 2010 acquisisce diversi disegni e litografie di Superstudio, che dopo il restauro sono esposti in una mostra presso il MAXXI Centro Archivi, Galleria 1, nel 2011.