PEDRO PEGENAUTE

A Lérruz il tempo si è fermato diversi decenni fa. Le mani che lavoravano i cereali della valle di Lizoain non hanno trovato un sostituto e la popolazione è diminuita fino a diventare un luogo di ricreazione stagionale. In controtendenza a questo, una giovane coppia ha scelto un appezzamento di terreno nel perimetro nord-ovest del villaggio per stabilirsi e creare una famiglia. Con quasi nessun accesso a internet ma pienamente consapevoli dei benefici della vita rurale.

PEDRO PEGENAUTE
PEDRO PEGENAUTE

Come non potrebbe essere altrimenti, il progetto parte dalla preoccupazione dei clienti di integrarsi nel luogo, fisicamente e materialmente. La tradizione costruttiva della zona stessa ha reso il principio della massa un punto di partenza inevitabile.
Così, il volume che costituisce l'abitazione appare come un semplice prisma di pietra e tegole, che si posiziona su di un lotto in continuità con i perimetri e le pendenze degli edifici vicini. Da questa posizione scende verso un piano seminterrato, che potremmo paragonare ad una grotta, che ospita le stanze private, e dalla quale si accede al giardino posto ad una quota inferiore, che si affaccia sulla valle circostante.

PEDRO PEGENAUTE

È da questo spazio che si percepisce la scala di questa piccola architettura. Questa condizione di limite dettata dal lotto di difficile costruzione, insieme alla manipolazione della topografia, ha permesso ai porgettisti, LECUMBERRI CIDONCHA, di proporre una dualità formale che rispondesse da un lato a un profondo senso di appartenenza al luogo ma che, allo stesso tempo, dialogasse per astrazione con un paesaggio lontano. Le grandi finestre che inquadrano la valle sono risolte cercando di inquadrare più paesaggi possibili con diverse angolazioni.
Per la costruzione della casa sono state utilizzate maestranze locali e talvolta autocostruttori, sfruttando, per quanto possibile, i materiali trovati nel lotto stesso e nei dintorni.
I progettisti hanno posto attenzione anche alla sostenibilità e autosufficienza della casa dal punto di vista energetico, cercando, ancora una volta, un impatto minimo sul territorio e sul paesaggio. Una caldaia a biomassa a legna per l'acqua calda e per il riscaldamento; pannelli solari posizionati strategicamente per integrare la fornitura di energia elettrica e un serbatoio per immagazzinare e riutilizzare l'acqua delle frequenti piogge.

PEDRO PEGENAUTE
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