Presentata alla Milano Design Week 2025, HYLEtech è una tecnologia brevettata che cambia il rapporto tra luce, arredo e architettura: la luce può emergere direttamente dalla materia, senza corpi illuminanti visibili né cablaggi esterni. Il nome richiama la hýlē platonica, la “materia originaria”: con HYLEtech la luce acquista spessore (light thickness), diventando un nuovo lessico progettuale.

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HYLEtech Light in Matter Triennale composizione 14 60 blocchi di vetro soffiato sospendono 5 ripiani libreria. La composizione permette di selezionare il blocco da accendere e la sua intensità. L’innerlight riflessa nel vetro crea l’effetto di lanterne che illuminano i libri. composizione 28 Una doppia superficie per un sottopiano di appoggio elettrificato. La nettezza delle linee, enfatizzata dall’innerlight di HYLEtech, è un tributo all’ascesi del Movimento Moderno. composizione 35 Riprende le linee e la geometria rigorosa dei tavoli. 4 metri di seduta, luce che si allarga sul pavimento e circoscrive lo spazio dining. composizione 49 Archetipo della sedia, luce su alluminio e finiture in sughero, 4 lastre incastrate secondo i principi del sashimono giapponese. composizione 63 La Composizione 63 ridefinisce l’idea di cornice: non più porzione di spazio isolato, perimetro invalicabile dell’opera, ma luce che nell’illuminare l’opera si estende allo spazio circostante. La luce diventa confine mobile, indecidibile, tra opera e mondo.

Due modalità d’uso complementari

  1. Materia luminosa (con modulo Nex-S)
    Nella mostra “Light in Matter. Composizioni” di Emanuel Gargano, HYLEtech è stata integrata con il modulo di luce Nex-S sviluppato in esclusiva da Luce5. Gli oggetti non sono semplicemente illuminati: sono essi stessi sorgenti, dove il perimetro formale coincide con l’intensità luminosa. È un dispositivo ideale per retail esperienziale, hospitality e residenze high-end, ma anche per Light & Art, dove l’emissione diventa parte dell’opera.
  2. Materia strutturale (senza modulo luce)
    Alla 24ª Esposizione Internazionale – Inequalities – di Triennale Milano, in qualità di Partner tecnico, HYLEtech ha contribuito all’installazione “Shapes of Inequalities” di Federica Fragapane e Midori Hasuike realizzando “Collina”: una struttura autoportante ad arco, completamente in alluminio HYLEtech senza modulo luminoso, che dimostra come la tecnologia funzioni anche come materia costruttiva pura. Dati principali: 57 archi da 1 cm di spessore, luce 7 m, altezza 4 m, profondità 3,5 m, collegati da 168 giunti in acciaio. La sequenza replica l’andamento delle visualizzazioni, traducendo il dato in forma architettonica.
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“Collina”

Questa doppia natura — luminosa e strutturale — amplia il campo d’impiego: dal prodotto al componente, dall’allestimento alla piccola architettura, fino all’integrazione negli interni navali e hotellerie.

InOpera: dal laboratorio alla scena

Attraverso InOpera, l’hub creativo interno, Luce5 sperimenta linguaggi e applicazioni trasversali della tecnologia, favorendo la collaborazione con designer, architetti e istituzioni. Le Composizioni firmate da Gargano costituiscono una collezione in cui la forma coincide con la luce, attivando un nuovo modo di concepire oggetti, superfici e partizioni.

Innovazione responsabile

HYLEtech adotta alluminio interamente riciclabile, riducendo l’uso di materiali meno sostenibili (come plastiche e legni trattati) e, quando impiegata in modalità luminosa, permette di eliminare corpi illuminanti tradizionali, con benefici in termini di manutenzione e risparmio energetico. La riduzione dei componenti visibili favorisce anche cantieri più puliti e un’estetica dematerializzata.

alcune realizzazioni a cura di Luce5

Perché interessa oggi a progettisti e committenti

  • Integrazione materia-luce: finiture, arredi, rivestimenti e micro-architetture possono diventare sorgenti luminose senza apparecchi a vista.
  • Scalabilità: dalla vetrina retail allo yacht, dalla suite d’hotel al museo, fino a installazioni temporanee e strutture permanenti.
  • Manutenzione e pulizia formale: meno elementi, meno discontinuità, maggiore controllo percettivo.
  • Sostenibilità e circolarità: uso di alluminio riciclabile e riduzione dei materiali compositi.
  • Formazione proprietaria: con la Lightmakers Academy l’expertise rimane tracciabile lungo l’intera filiera, dal concept alla posa.

Con HYLEtech, Luce5 propone un nuovo standard per il design high-end: la luce non è più un’aggiunta, ma una parte strutturale del progetto — da attivare quando serve (con Nex-S) o da usare come materia costruttiva quando la scena richiede solo forma e prestazione. Una piattaforma tecnologica che parla a Retail, Yachting, Hospitality & Living e Light & Art, offrendo ai progettisti uno strumento per ridisegnare l’esperienza dello spazio.