“Vis-à-vis” e “Rendez-vous” di Marco Carini per Agape.
Sgabelli e panche day-bed che nascono in modo spontaneo, in una fluida coerenza tra ergonomia, forme, modularità libera e aperta, scelta dei materiali e dei colori. Come in un disegno di un bambino o in una favola di Gianni Rodari, elementi ironici e ludici che uniscono leggerezza e originalità di pensiero.
Con i due progetti di Marco Carini, Agape sperimenta per la prima volta il sughero e introduce nella sua stanza da bagno nuove tipologie di arredo, rafforzandone la connotazione di spazio dedicato a sé e al proprio benessere, luogo di relax e di incontro.

“Vis-à-vis” è uno sgabello leggero e maneggevole, interamente in sughero naturale o biscottato. Un elemento utilizzabile a piacere anche come tavolino da appoggio, che conquista con la sua forma sorridente.
Eliminando uno spicchio dal corpo a cilindro si crea una curva che ha lo stesso raggio della base. In questo modo si può accostare ogni elemento all’altro all'infinito e comporre, se lo si desidera, anche un movimento circolare. La stessa curva permette a due persone di sedersi su due sgabelli e stare comodamente l’una di fronte all’altra, con i piedi che trovano spazio nella porzione mancante”, racconta il designer Marco Carini.

Una libertà di funzioni che torna in “Rendez-vous”. Tre panche day-bed in tre diverse altezze, da utilizzare singolarmente o sovrapporre come si vuole per creare composizioni dove sedersi, conversare, distendersi. Il piano d'appoggio prende forma da corde di sughero, con un'anima tecnica in metallo, intrecciate a mano. Una forte componente artigianale che si riconosce nelle zone di intreccio più rade e più fitte, con un suggestivo effetto decorativo che valorizza l'apporto umano al design. I sostegni e la struttura sono in tubolare di alluminio riciclato verniciato in una calda tonalità rosso mattone.
L'idea all'origine di Rendez-vous è l'incontro. L’incontro di due materiali, la corda di sughero e l'alluminio, di tre elementi di struttura uniti fra loro come dei legni orientali, delle mani durante l’intreccio della corda sul telaio metallico di struttura e delle persone, che si siederanno o che sceglieranno Render-vous per altre funzioni”, conclude Marco Carini.
Artigianalità e natura per due collezioni trasversali che, in un mondo che tende a catalogare ogni cosa, si divertono a dare grande libertà di utilizzo. Elementi studiati per funzionare a contatto con l’acqua, che possono trovare collocazione in un ambiente domestico come nell’hôtellerie, anche al di fuori dell’ambiente bagno e nell’outdoor, lasciando nuovo spazio all’immaginazione.

Agape sceglie per entrambe le collezioni un materiale principe dell’economia circolare: il sughero, proveniente dalla quercia da sughero (Quercus suber) che cresce spontaneamente. Una pianta generosa che fra le specie vegetali trattiene più CO2 e regala più ossigeno. Nel pieno rispetto dei cicli naturali dell'albero, soltanto ogni 9 anni si procede con la decortica da cui si ottiene il sughero, straordinario tessuto vegetale resistente all'acqua e al fuoco e dotato di naturale elasticità e resilienza.
Per “Vis-à-vis” e “Rendez-vous” viene utilizzato solo sughero proveniente da materiale di scarto. Le parti inutilizzate nella produzione di tappi per bottiglie di vino, vengono macinate in piccoli grani e poi agglomerati con la suberina, la resina del sughero, senza aggiunta di collanti chimici, oppure sfogliate e poi aderizzate su un supporto di cotone per formare strisce, corde piatte o di sezione circolare.