area 129 | urban architecture

architect: RARE Architecture

location: London, UK

photo by Sue Barr

Town Hall Hotel è un nuovo hotel di lusso dotato di 98 stanze, di un ristorante e di un bar. È stato realizzato nel vecchio municipio di Bethnal Green, nel cuore dell’East End londinese, un’area urbana in espansione. Il progetto prevede un’estensione moderna che prende la forma di un nuovo attico e di una nuova ala, e include il restauro e la ristrutturazione dell’edificio preesistente, classificato come monumento di secondo livello. Eretto nel 1910, il municipio edoardiano di Cambridge Heath Road fu notevolmente ampliato nel 1937, fino a Patriot Square, dove si trova attualmente l’ingresso del nuovo hotel. In passato questo edificio di 7500 mq ospitava l’amministrazione municipale della zona, ma nel corso degli anni ha dovuto subire numerose modifiche che non hanno tenuto conto delle esigenze di conservazione; infine è caduto in disuso ed è stato sgomberato nel 1993. I direttori di RARE, Michel da Costa Gonçalves e Nathalie Rozencwajg, hanno ricevuto dai loro committenti l’incarico di progettare un moderno hotel di lusso che convivesse armoniosamente con l’edificio esistente, che doveva essere restaurato e aumentato di volume con l’aggiunta di un’estensione. Quest’ultima, una nuova ala che sorge dietro la struttura originale del 1910, insieme a un ulteriore piano collocato sopra il lastrico solare della parte nuova risalente al 1937, fornisce altri 1500 mq di spazio residenziale. Rivestito interamente da una pelle in alluminio tagliato al laser e verniciato a polvere, non presenta finestre o porte visibili dall’esterno: si pone così come suggestivo sfondo astratto della struttura originaria e, allo stesso tempo, esprime molto chiaramente la sua identità di nuova architettura. Il motivo inciso nella pelle è tratto da un catalogo di motivi elaborato specificamente da RARE per questo progetto. Un dettaglio originale art déco nella Sala Consiliare ha fornito l’ispirazione per il catalogo dei motivi parametrici: un esercizio di design visibile non solo sulla pelle in alluminio, ma anche in molti dei nuovi interventi che RARE ha apportato all’interno dell’hotel, dalle coperture di radiatori e condizionatori ai pannelli decorativi a muro. L’effetto del motivo inciso è performativo, consentendo alla luce naturale di entrare nelle stanze retrostanti, e allo stesso tempo di garantirne la privacy sia all’interno che dall’esterno. La peculiare forma della pelle è ripetuta in alcune finiture, fra cui la reception e i soffitti dei corridoi dell’estensione, conciliando ancora una volta glamour e funzionalità.
Le 98 stanze hanno dimensioni diverse, dettate dalla precedente destinazione dell’edificio e dal suo grado di classificazione: questo ha permesso a RARE di ideare 98 arredamenti e design unici. RARE ha effettuato una nuova e completa pianificazione dello spazio interno all’edificio, introducendo moderne aree relax caratterizzate dai suoi ‘arredamenti spaziali’.
L’adozione di un approccio diverso per i design di ogni singola stanza offre charme e funzionalità, mantenendo allo stesso tempo una chiara distinzione fra la parte restaurata e quella nuova. Il rinnovo e il restauro dell’edificio esistente sono frutto dello studio intensivo che RARE ha condotto negli archivi del municipio sugli elementi del progetto originario, e sono stati realizzati da artigiani esperti, riportando così l’edificio al suo antico e glorioso splendore, e dando nuova vita ai pavimenti in marmo, ai soffitti ornati da preziosi stucchi, ai dettagli edoardiani e art déco. Oltre agli alloggi residenziali, RARE ha anche realizzato una piscina olimpionica di 14 metri con mattonelle in titanio al piano interrato, restaurato la Sala Congressi e la Stanza del Sindaco, ora utilizzati per cerimonie, oltre al bar e al ristorante “Viajante”, questi ultimi collocati all’interno dell’ala edoardiana dell’edificio e con ingresso sul lato vecchio di Cambridge Heath Road; i locali contengono esclusivamente arredamenti spaziali RARE e sono decorati con arazzi e candelabri concepiti in collaborazione con il designer di tessuti Tzuri Guetta.