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architect: Aurelien Barbry/Normann Copenhagen

location: france, denmark

area: Sei originario della Francia, ma hai deciso di lavorare in Danimarca. Qual è il perché di questa scelta?
Aurelien Barbry: Mi sono sempre sentito vicino alla tradizione del design danese, che ha molti punti in comune con la mia stessa filosofia. Ho curato progetti con società danesi fin dall‘inizio della mia carriera.
area: La Danimarca è un paese che ha molta concorrenza?
Aurelien Barbry: In Danimarca lavorano molti designer di talento e la concorrenza esiste senz‘altro, ma è anche un paese dove operano molte imprese dinamiche come Normann Copenhagen. Società di questo genere danno spazio al design in ogni loro progetto e questo crea opportunità interessanti. Le società di design scandinave possono contare su un importante mercato interno.
area: Hai sempre voluto fare il designer?
Aurelien Barbry: Ho sempre saputo di voler lavorare nel campo creativo. Ben presto mi sono reco conto che il design è un‘attività in cui sono coinvolti molti aspetti interessanti, come la tecnologia, la funzionalità, la scultura, la grafica.
area: Tu ritieni che il design sia un esercizio esistenziale. Puoi spiegare meglio questo concetto?
Aurelien Barbry: Ritengo che il design sia un esercizio esistenziale in cui ci si pone di fronte agli oggetti più semplici e quotidiani chiedendosi: perché li facciamo così? Come si possono realizzare in modo diverso? Tutti gli oggetti e le loro funzioni sono un‘eccezionale piattaforma creativa. Che si tratti di un apribottiglie o di una sedia, io avverto l‘esigenza di progettare gli strumenti che utilizzo.
area: Cosa viene prima, l‘innovazione o la funzionalità?
Aurelien Barbry: Entrambe! Un progetto ben fatto, un buon oggetto deve avere una forma gradevole e una funzione chiara che qualsiasi utilizzatore possa comprendere. Deve essere semplice con un guizzo di creatività.
area: Il prossimo numero di Area sarà interamente dedicato alle cantine vinicole e al mondo che ruota intorno a loro. Da dove è nata l‘idea di progettare una serie di accessori per il vino?
Aurelien Barbry: In quanto francese, il vino fa parte della mia cultura. Mi piace visitare le regioni vitivinicole della Francia e di altri paesi. L‘idea di progettare accessori per il vino è venuta probabilmente da questa abitudine e dalla familiarità con tutto ciò che gravita intorno al mondo del vino, come gli oggetti e i materiali tradizionali.
area: Cosa ne pensi della collaborazione con una società importante come Normann Copenaghen?
Aurelien Barbry: È fantastico lavorare con aziende così dinamiche alle quali dobbiamo la creazione di molti prodotti diventati veri e proprie icone. Apprezzo molto il fatto che sperimentino sempre nuove idee e prodotti di vario genere.
area: Come hai impostato la collaborazione?
Aurelien Barbry: Inizialmente, ho inviato i bozzetti di tre diversi tappi che sono piaciuti molto. In breve tempo si è concretizzata la possibilità di creare un‘intera collezione di accessori per il vino e da bar. Per cominciare, abbiamo lanciato un tappo versatore e i tre tappi normali, cui ha fatto seguito il resto della collezione. Il sughero è un materiale molto gradevole con cui lavorare, si ottengono forme nitide e belle che trasmettono una sensazione piacevole.
area: Pensi di progettare altri oggetti per Normann Copenaghen oppure la collaborazione si è conclusa?
Aurelien Barbry: Spero che la collezione già realizzata sia solo l‘inizio di una lunga collaborazione. Mi piacerebbe disegnare per loro altri accessori da cucina e piccoli oggetti di arredamento.
area: A quali altri progetti stai lavorando e con quali aziende?
Aurelien Barbry: Al momento, sto progettando un divano, una poltroncina e alcuni prodotti di uso quotidiano per società scandinave ed europee. area: Qual è la genesi del nome Normann Copenhagen?
Nanna Brinkler: Normann Copenhagen è nata da un piccolo negozio di design che si chiamava appunto Normann Design. I fondatori della società sono Poul Madsen e Jan Normann Andersen, la scelta del nome è dunque apparsa naturale.
area: Normann Copenhagen è nata nel 1999 dalla collaborazione fra Jan Andersen e Poul Madsen. Può raccontarci la storia dell’azienda?
Nanna Brinkler: La storia di Normann Copenhagen ha inizio nel 1999, quando Paul Madsen e Jan Andersen fondano insieme la società. Nata come negozio di articoli di design in Strandboulevarden a Copenhagen, l’impresa giunge ad una svolta nell’autunno del 2001 con il lancio di una linea di prodotti che reca il marchio della società: Normann Copenhagen. All’inizio del 2002, nasce il primo prodotto di Normann Copenhagen, la lampada Norm 69 progettata da Simon Karkov. In quello stesso anno, arrivano sul mercato altri tre prodotti: la bacinella flessibile in gomma Washing-up bowl and brush su disegno di Ole Jensen, Swing Vase di Britt Bonnesen e lo scopettino di Ole Jensen Dustpan and Broom. Oggi, Normann Copenhagen esporta in 83 paesi e vanta una presenza significativa in Danimarca, Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Italia, Giappone, Svezia e Germania. I prodotti lanciati da Normann Copenhagen nel 2002 hanno attirato l’attenzione internazionale ottenendo subito numerosi riconoscimenti nel mondo del design. Già nel 2002, Washing-up bowl and brush ha vinto il prestigioso premio DESIGNPLUS, che negli anni successivi sarebbe stato assegnato a Normann Copenhagen per altre cinque volte. Nel 2007, tre prodotti dell’azienda si sono aggiudicati il prestigioso Red Dot Design Award. Dal lancio dei suoi primi oggetti nel 2002, Normann Copenhagen ha ricevuto oltre 40 riconoscimenti, fra i quali si annoverano iF Design Award China, DesignPlus, Interior Innovation Award Cologne e Good Design Award. Per comprendere i suoi prodotti, bisogna prima capire cos’è Normann Copenhagen. L’azienda ha un modo speciale di guardare al design, come quando si osserva il mondo da una prospettiva diversa attraverso un paio di occhiali. Allo stesso modo, Normann Copenhagen sviluppa prodotti come l’imbuto pieghevole di Boje Estermann, la bacinella flessibile di Ole Jensen, la collezione di oggettistica per la tavola Mormor di Gry Fagers e la lampada dalla forma organica Norm 03 di Britt Kornum. area: Cosa è cambiato da allora? Qual è l’ispirazione che ha consentito a Normann Copenhagen di diventare la società che è oggi?
Nanna Brinkler: La passione per il design e la volontà di rendere straordinarie le cose ordinare grazie alla creatività. Nel corso degli anni abbiamo lanciato molti prodotti  e ogni stagione altre novità si affacciano sul mercato
area: Pensando al passato, c’è qualcosa in particolare che ha contribuito a creare la vostra reputazione internazionale?
Nanna Brinkler: Ci piace sfidare il pensiero convenzionale sia con i nostri oggetti, che non seguono una determinata linea o uno stile, ma sono tutti unici nel loro genere, sia nei progetti e negli eventi che organizziamo. Il lancio del nascondi-cavi Woofy ha avuto grande risonanza internazionale grazie a una speciale campagna in cui abbiamo fotografato il cagnolino in giro per il mondo, creando persino un sito Web dedicato alle sue avventure. Anche la nostra presenza alle fiere del settore è un’occasione per fare qualcosa di particolare. Per il lancio del gioco da tavolo Bob Game abbiamo organizzato tornei per la strada durante il Salone del Mobile 2010 e quest’anno abbiamo realizzato uno stand che è una vera e propria esplosione di colori. Indubbiamente, ci piace farci notare.
area: A quale dei vostri progetti siete più legati?
Nanna Brinkler: Siamo molto legati alla lampada Norm 69 disegnata dall’architetto danese Simon Karkow. È stato il primo prodotto che abbiamo lanciato nel 2002. Il design è del 1969 e la lampada è composta da ben 69 pezzi.
area: Come è nata la collaborazione fra Normann Copenhagen ed Aurélien Barbry?
Nanna Brinkler: Abbiamo conosciuto Aurélien tramite la sua fidanzata e i suoi oggetti di design ci sono piaciuti subito. La serie Wine & Bar è molto popolare e stiamo pensando di realizzare altri progetti con Aurélien in futuro.
area: Cosa apprezzate di più nel lavoro di Aurélien Barbry?
Nanna Brinkler: I suoi oggetti sono utili con una funzione chiara. La serie Wine & Bar ha uno stile organico ed è realizzata principalmente in sughero.
area: Con quali firme di design avete collaborato in passato e chi pensate di coinvolgere in futuro?
Nanna Brinkler: Abbiamo lavorato con oltre 40 designer e la lista si allunga ogni anno. Potete consultare l’elenco dei nostri designer all’indirizzo www.normann-copenhagen.com/designers

In 1997 Aurélien Barbry graduated with Honor from Ecole Camondo Paris as an industrial and interior designer. Since then Aurélien has worked on many different interior and design projects. Today he is based in Copenhagen where he continues to work on challenging design.
“Design is an exercise where you take the simplest things in your daily life and ask yourself how they could be done differently. I want to move objects towards simplicity and obviousness of the form so it becomes dialogue with the end user. Reinstate everyday forms, simple and accurate.“

Jan Andersen and Poul Madsen teamed up to create the Normann Copenhagen brand in 1999 with a vision to make a difference in the design industry. Three years later they launched the first product, the lampp Norm 69. Within five years more that 38 products followed, as well as collaborations with established design names and new talents from around the world.
In 2005 Jan and Poul moved from a small design store at Strandboulevarden to an old 1700 smq cinema at Østerbro in Copenhagen. Today teh store has not only won several prizes as the coolest designstore in Copenhagen, but also serves as a platform for great parties, fashion events, art exhibition as well as small happenings.