In occasione della prima partecipazione della Santa Sede alla Biennale Architettura, per la 16. Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Electaarchitettura pubblica il catalogo del Padiglione della Santa Sede Vatican Chapels, allestito sull’isola di San Giorgio Maggiore.
Il progetto, curato da Francesco Dal Co, si ispira alla Skogskapellet, la Cappella nel bosco che il celebre architetto Erik Gunnar Asplund costruì a partire dal 1918 nel Cimitero di Stoccolma. A questo piccolo ma eloquentissimo capolavoro è dedicato uno spazio espositivo in apertura del percorso dove sono esposti il plastico - realizzato per l’occasione - e le riproduzioni dei disegni originali. Il tema di una cappella come luogo di orientamento, incontro, mediazione e saluto - come la definì Gunnar Asplund - è stato proposto a dieci architetti, di diversa provenienza e portatori delle esperienze più differenti, invitati a ideare e costruire altrettante cappelle all’interno dell’area alberata all’estremità dell’isola veneziana di San Giorgio Maggiore.
Come la Skogskapellet di Asplund, anche le cappelle che formano il Padiglione della Santa Sede sono isolate e accolte da un ambiente naturale del tutto astratto, connotato unicamente dal suo emergere dalla laguna e dal suo aprirsi sull’acqua, ulteriore metafora del peregrinare della vita. Vatican Chapels è dunque un Padiglione composito e diffuso, percorribile a tappe in un percorso che è, insieme, una sorta di pellegrinaggio spirituale non solo religioso ma anche laico.
Il catalogo a cura di Francesco Dal Co, con testi di Gianfranco Ravasi, Francesco Dal Co ed Elisabetta Molteni, documenta nel dettaglio l’intero iter di ideazione e realizzazione del Padiglione della Santa Sede. Schizzi inediti, elaborati di progetto, fotografie dei cantieri e delle cappelle concluse, oltre che una campagna fotografica di Alessandra Chemollo e Ginevra Formentini, permettono di ripercorrere le tappe di questo ambizioso progetto.