architect: ATOMAA & Filippo Faletti
Nel cuore del paesaggio collinare Vicentino, tra gli alberi di un’area boschiva, la natura diventa la tela per il disegno dell’estensione di una villa nel nuovo progetto che porta la firma dello studio ATOMAA. Ciò che un tempo era una semplice terrazza ora si trasforma in una stanza vetrata, diventando un elegante oggetto che fa capolino tra la vegetazione.
Costruita verso la fine degli anni ’60, la villa ha subito nel tempo interventi di ampliamento e modifiche. La sua struttura già complessa diventa l’ispirazione per il disegno di un nuovo volume che, ritmato da un modulo regolare, si inserisce come un’elegante tessera di un puzzle architettonico. La nuova struttura gode di una posizione strategica, situata sul retro della villa e lontana da occhi indiscreti. Collegata su un lato alla sala da pranzo, rivolge il suo sguardo al parco circostante e alla piscina.
La sagoma del vecchio terrazzo, prima complessa e articolata, viene semplificata per accogliere il volume nuovo. Il perimetro si estende, dove le ripide scalinate in pietra e le fioriere vengono rimosse per lasciare spazio a una nuova scala lineare. Su questo basamento si appoggia il telaio portante in ferro, scandito da profili verticali e orizzontali, tra i quali si inseriscono i serramenti in legno e vetro. La copertura a falde in alluminio completa e corona questo nuovo oggetto.
La nuova stanza vetrata dona respiro alla villa. La scelta di utilizzare una struttura in ferro e vetro è un atto di leggerezza e chiarezza formale, che rompe con la solida complessità del resto della casa.
Gli alberi avvolgono il volume e le ampie vetrate li invitano ad entrare.
La facciata si anima grazie a carter metallici che, proteggendo le vetrate, seguono e ricalcano la struttura e i telai delle finestre e nascondono gronde e pluviali. La ripetizione di questo dettaglio, sia in verticale che in orizzontale, alla base e al coronamento del volume, accentua il ritmo e dona profondità alla facciata.
L’interno della nuova stanza vetrata ospita il luogo della convivialità, la cucina, in diretta comunicazione con la sala da pranzo.
Il vecchio cucinotto, ora adibito a spazio di servizio, cede il posto a una stanza luminosa e accogliente, destinata a essere il ritrovo per i momenti di condivisione.
La tessitura a parete della struttura in ferro si intravede sin dalla sala da pranzo, estendendosi poi al soffitto. Gli incastri tra le travi sono nascosti, conferendo al volume un aspetto strutturale semplice e contemporaneo.
Le vetrate e la struttura creano suggestive cornici sulla vista del parco e della piscina, dipingendo quadri che si trasformano con il susseguirsi delle stagioni. La stanza è colma di luce naturale che filtra da ogni angolo.
La cucina è un piano sospeso che aleggia sulle ampie vetrate, creando l’illusione di cucinare all’aperto, immersi nel parco, con gli alberi che diventano parte essenziale della cornice domestica.
l pavimento della stanza è arricchito da piccole ceramiche verdi, creando un contrasto con il massello scuro del legno della sala da pranzo, ma una continuità con il manto erboso esterno. Un nuovo gradino rivestito con la stessa essenza connette armoniosamente i due spazi, creando un legame visivo e materico.
Al calare della sera, questa stanza vetrata si trasforma in una lanterna luminosa immersa nella natura. Gli interni si accendono, come gli animi di chi la abita, riflettendosi sullo specchio d’acqua della piscina.