A pochi chilometri dalla celebre reggia di Versailles, nel comune di Marly-le-Roi, si trovano le rovine del castello di Marly e il suo monumentale Abreuvoir de Marly, un bacino idraulico straordinario che racconta il lusso e la raffinatezza del regno di Luigi XIV. Costruito nel 1688 come parte integrante della residenza reale, l’abbeveratoio, originariamente concepito per i cavalli del re, ha oggi riacquistato il suo splendore grazie a un recente progetto di illuminazione.
Il castello di Marly, edificato nel 1679 per volontà di Luigi XIV, era un rifugio lontano dalle formalità di Versailles, dove il monarca poteva godere di maggiore intimità. Ideato dall’architetto Jules Hardouin Mansart e dal pittore Charles Le Brun, il complesso includeva, oltre alla residenza reale, l’Abreuvoir de Marly. Questo grande bacino rettangolare non era solo una stazione per i cavalli utilizzati durante le battute di caccia nei boschi circostanti, ma anche un elemento decorativo che celebrava la magnificenza artistica e ingegneristica dell’epoca.
L’abbeveratoio si distingueva per le sue pareti in pietra solida, i bordi robusti e una scalinata centrale che scendeva verso l’acqua. Poco profondo e con una lieve pendenza, era progettato per facilitare l’accesso ai cavalli. Ma la sua funzione andava oltre la praticità: adornato dalle celebri statue Chevaux de Marly di Guillaume Coustou (oggi custodite al Louvre, mentre le repliche rimangono sul sito), l’abbeveratoio rappresentava un perfetto connubio tra funzionalità ed estetica.
L’abbeveratoio faceva parte di un sistema idrico sofisticato, alimentato dalla celebre Machine de Marly, un complesso sistema di pompe che trasportava l’acqua dalla Senna fino al castello. Questa impresa ingegneristica, considerata tra le più avanzate del XVII secolo, era essenziale per mantenere i giardini e le fontane della residenza reale in piena efficienza.
Oggi, anche se il castello originario non esiste più, l’Abreuvoir de Marly rimane in uno stato di conservazione straordinario. Recentemente, un progetto di riqualificazione luminosa curato dallo studio Amocosy e realizzato con gli apparecchi di illuminazione L&L Luce&Light ha restituito a questo luogo iconico la sua maestosità.
Il sistema di illuminazione utilizza i profili lineari da immersione TREVI 1.2, progettati specificamente per piscine e fontane, con una luce calda e diffusa (3000K) che esalta la pietra dell’abbeveratoio e crea suggestivi riflessi sull’acqua. La luce enfatizza la solidità architettonica della struttura, evocando l’atmosfera grandiosa delle residenze reali legate a Versailles.