Una trasformazione che rispetta la memoria, rigenera i luoghi e innalza la qualità dell’abitare: è questo il risultato dell’intervento firmato dall’architetto Andrea Benedetti, che ha curato personalmente la ristrutturazione dell’antico fienile appartenuto ai suoi nonni, oggi divenuto la sua abitazione.

Il progetto si pone come esempio virtuoso di riuso e cambio di destinazione d’uso, orientato a evitare l’iper cementificazione e a valorizzare il costruito esistente. L’obiettivo di Andrea Benedetti è stato quello di creare un dialogo continuo tra passato e presente, preservando la memoria del luogo e integrando soluzioni architettoniche contemporanee.

Andrea Benedetti
©Michela Melotti

In primo luogo, sono stati realizzati importanti interventi di riqualificazione energetica degli immobili, con l’obiettivo di massimizzare l’apporto di luce naturale e ridurre il fabbisogno energetico. Nella zona giorno sono state installate ampie pareti vetrate, schermate da una gronda a sbalzo che permette l’irraggiamento solare invernale, limitandolo invece durante l’estate. Questo accorgimento contribuisce a contenere le spese di riscaldamento e raffrescamento.

Le pareti sono state coibentate con un cappotto esterno in grafite e una controparete interna in lana di vetro. L’edificio è dotato di un sistema integrato composto da pompa di calore, pannelli fotovoltaici, batteria di accumulo e ventilazione meccanica controllata con deumidificazione. Un ciclo completo di efficientamento energetico, progettato e realizzato con precisione, che assicura un reale risparmio energetico e un notevole aumento del comfort abitativo interno.

©Michela Melotti

Un “retrofit” virtuoso, quindi, un processo di riuso incentrato sulla nuova funzione abitativa, interpretata secondo canoni architettonici contemporanei. Si tratta di un intervento di ristrutturazione profonda che ha valorizzato i caratteri distintivi della cascina lombarda del primo dopoguerra, coinvolgendo più fabbricati originariamente separati, oggi collegati e fusi in un’unica unità abitativa con ambienti dalle caratteristiche differenti.

Particolarmente significativo è il tetto in legno, dove sono state preservate le tavelle in cotto originali. La zona giorno open space si fonde in modo osmotico con l’ex nucleo padronale, ora adibito a zona notte e bagni: qui si conservano le capriate in legno originali, travi di colmo e terzere, che creano un dialogo armonico con i materiali nuovi, puliti, tecnici e rettificati. L’involucro essenziale e minimalista, con pareti dai toni chiari, amplifica la luminosità degli ambienti, conferendo agli spazi un’atmosfera ariosa e moderna.

Andrea Benedetti
©Michela Melotti

Forte eleganza e modernità permeano l’intero complesso, dove l’illuminazione, completamente integrata, diventa protagonista nell’alto volume del fienile grazie a importanti calate dal soffitto e a bulbi luminosi sospesi. La matericità del grès porcellanato, scelto per la pavimentazione, svolge sia la funzione di rivestimento sia quella di elemento d’arredo. Tutto è perfettamente integrato, stabile e immobile, con colori e materiali che si rispondono in un’armonia equilibrata.

Andrea Benedetti
©Michela Melotti

Tra gli elementi che impreziosiscono il progetto spicca la rubinetteria Haptic in finitura Black Chrome di Ritmonio. La scelta di queste soluzioni sottolinea come sia possibile combinare armoniosamente lo stile rurale con il design contemporaneo. Le linee sinuose e minimaliste della collezione si integrano perfettamente con il mood progettuale, creando un contrasto elegante e accattivante. La finitura Black Chrome dona alla collezione un’eleganza senza tempo, trasformando le soluzioni Ritmonio in veri e propri elementi di design dall’allure sofisticata e ricercata, capaci di esaltare l’essenzialità con un tocco di raffinata classe.

Scheda progetto
Progetto: My Home_Rigenerazione di un fienile
Luogo: Lombardia
Progettista: arch. Andrea Benedetti, PANIFICIO ARCHITECTURE WORKSHOP
Rubinetteria: Haptic, finitura Black Chrome