Con circa 3.000 metri quadri di spazi riccamente decorati e un peculiare balconcino che si affaccia su piazza Venezia, Palazzo Bonaparte è un prezioso simbolo della storia di Roma a opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi. Edificato nel XVII secolo e patrimonio immobiliare di Generali dagli inizi degli anni ’70, il Palazzo ha recentemente subito un restauro integrale, durato 12 mesi, che ne ha rinnovato e ottimizzato dal punto di vista funzionale e logistico gli ambienti, nel totale rispetto degli elementi architettonici, storici e decorativi preesistenti. Dall’installazione dei nuovi impianti allo studio illuminotecnico, fino al recupero dei soffitti storici e il rifacimento delle pareti: lo scrupoloso progetto di recupero gestito da Generali Real Estate, che ha interessato tutti i piani dell’edificio, è stato seguito dallo Studio Pras e dall’impresa D’Adiutorio, che si è occupata della realizzazione con l’affiancamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Scopo dell’ambizioso lavoro è stato il ripristino dello splendore originario dell’edificio, al fine di trasformarlo in un polo di arte e cultura per la comunità, all’interno di Valore Cultura, il programma pluriennale di Generali Italia nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio.

©Diego DePol

Proprio grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia, il 6 ottobre 2019 è stato possibile inaugurare lo spazio espositivo Generali Valore Cultura a Palazzo Bonaparte attraverso la grande mostra “Impressionisti Segreti”, dedicata ai grandi maestri dell'Impressionismo con capolavori appartenenti alle più grandi collezioni private del mondo. Per creare tra le sale un percorso espositivo in grado di garantire sicurezza per i visitatori, di tutelare le pavimentazioni preesistenti di singolare bellezza, e al contempo non contaminare il linguaggio neoclassico delle stanze, è stato fondamentale all’interno del progetto il contributo di Nesite, azienda padovana produttrice di pavimentazioni sopraelevate customizzate. Oltre 800 mq di superfici in vetro extra-trasparente sono stati posati dall’azienda nell’area aperta al pubblico. La struttura portante sulla quale poggiano i moduli in vetro, protetti e rinforzati da un bordo in ABS, è costituita da colonne regolabili e traversi in acciaio anodizzato anticorrosione.

©Diego De Pol

Il perimetro delle sale, invece, è incorniciato da camminamenti in vetro opaco che, celando il passaggio sottostante di cavi elettrici, di rete e per la climatizzazione, hanno semplificato l’installazione degli impianti e le successive opere di ispezione e manutenzione. Moduli led integrati nella struttura in acciaio del pavimento hanno poi consentito di creare un’atmosfera calda ed eterea, e di valorizzare i pregiati decori dei pavimenti. L’assenza di opere murarie, così come la massima flessibilità nella gestione dei singoli moduli, del loro spostamento e della loro sostituzione, ha reso il sistema sopraelevato la scelta ideale per preservare l’involucro seicentesco e soddisfare le rigide esigenze di un complesso vincolato.

©Diego De Pol

Scheda progetto
Architetto di Palazzo Bonaparte: Giovanni Antonio De Rossi
Anno di costruzione: 1657-1677
Committenza lavori di ristrutturazione: Generali Real Estate
Progetto di ristrutturazione: Studio Pras con l’affiancamento della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
Realizzazione: Impresa D’Adiutorio
Pavimentazioni sopraelevate: Nesite