Un basamento, un fusto e una foglia: la lampada Flia

Flia nasce da un gesto o meglio, da un gioco. (…)
Osservando la particolarità della luce emessa dal mio cellulare e i giochi di ombre che essa creava tra le piante del giardino è nata questa idea. (…)
Pensando che questa tecnologia ormai parte della nostra vita, potesse vivere esattamente con le stesse caratteristiche anche autonomamente, cioè al di fuori di un corpo multifunzionale e innestata in un oggetto altrettanto tecnologico ma più elementare.(…)
L’ispirazione è chiaramente derivante dalla natura, un basamento per garantire stabilità, un fusto e una foglia. Mi piace l’idea che Flia attinga dalla natura per essere lei stessa parte della natura.
Alessandro Zambelli

Coniuga tecnologia ed espressione formale rigorosa la famiglia di lampade da terra outdoor Flia disegnata da Alessandro Zambelli per Luceplan.
Un prodotto trasversale in grado di varcare confini architettonici e di ispirare nuovi scenari di utilizzo. La miniaturizzazione della fonte luminosa - punto cardine del progetto - è resa possibile grazie all’utilizzo delle tecnologie led. Lo stelo, in carbonio, è sostenuto da un cilindro contenente il cuore pulsante elettronico e conferisce alla lampada resistenza, leggerezza e flessibilità.

In questo progetto ogni volume che compone la lampada ha una propria identità marcata e assicura un’azione specifica, proprio a sottolineare la presenza di ruoli funzionali ben distinti. Flia è disponibile in configurazione singola - tre diverse altezze - oppure multipla – a 2 e 3 steli - e può essere fissata a pavimento o direttamente al terreno.
La lampada diventa anche nomade, in grado di adattarsi a diverse tipologie di spazi interni e alle più svariate esigenze, grazie alla versione ricaricabile. Flia interpreta quindi anche il tema della portabilità, dando sempre più autonomia al consumatore finale nell’assegnazione di ruoli e funzioni del prodotto illuminotecnico.