Un concorso per dare spazio alla fantasia in un momento buio, con lo sguardo rivolto al futuro. Un progetto di turismo lento e sostenibile nato da una comunità di crowdfunding per riscoprire l’autenticità dei luoghi e della natura quando torneremo a viaggiare.
Il fruscio delle foglie, il rumore del vento, il profumo del legno. Quella sensazione magica di essere al sicuro e di poter fermare il tempo. La casa sull’albero è il sogno più vivo dell’infanzia; qualche fortunato l’ha posseduta, tutti gli altri l’hanno immaginata, progettata, desiderata. Oggi più che mai pensare a un rifugio sicuro, un posto solo per sé dove nulla di male può accadere, è una fantasia che anche un adulto può concedersi. In questo momento di paura e incertezza, YAC lancia una sfida che apre lo sguardo all’inventiva e getta il futuro oltre l’ostacolo: Tree House Module è il concorso che invita progettisti e architetti a disegnare e realizzare il proprio concetto di casa sull’albero. Non in un luogo qualsiasi, bensì nel cuore della Francia rurale e della Loira, all’interno dei parchi in cui sorgono castelli di proprietà di Dartagnans, fra le più note e attive realtà di crowdfunding europee per la tutela del patrimonio storico, artistico e culturale francese.

Con una comunità di oltre 150mila utenti e una raccolta annua di circa 8 milioni di euro, Dartagnans realizza, grazie alla partecipazione e alla collaborazione di tanti individui, format innovativi per permettere una nuova fruizione delle architetture recuperate. La casa sull’albero diventa così uno strumento per ospitare e accogliere, riportando in vita contesti rurali in una visione di turismo lento, rispettoso della natura e desideroso di esperienze d’immersione nell’ambiente circostante. I progettisti dovranno definire due modelli di tree house che possano collocarsi presso le diverse proprietà di Dartagnans: Mothe Chandeniers, archetipo del castello romantico, tra le più spettacolari rovine di Francia, una crisalide neogotica abitata da alberi e rampicanti, una scultura di pinnacoli, bifore e contrafforti fioriti, galleggiante su un placido specchio d’acqua; Ebaupinay, un maniero isolato nella campagna dal solenne e austero rigore cavalleresco, rifugio fortificato della famiglia De Vendel costruito nel 1458 su concessione di Re Carlo VII; Vibrac, nelle terre del cognac, con le sue macerie coperte di muschio e attraversate da robusti rampicanti, in un bosco di ruscelli, fiumi, ponti in pietra e strade sterrate.

I lavori inviati saranno valutati da una giuria internazionale composta da Patrick Lüth, direttore della sede austriaca di Snohetta, uno degli studi di architettura e design più quotati in Europa; Giulio Rigoni dello studio BIG - Bjarke Ingels Group con sede a New York; Espen Surnevik, titolare dell’omonimo studio noto per i progetti profondamente legati alla tradizione architettonica norvegese; Peter Pichler, fondatore insieme alla moglie di uno studio milanese che approfondisce la connessione tra architettura, cultura e storia di un determinato luogo; Matthew Johnson, dello studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro, attivo in numerosi campi dell’architettura, dal design urbano alle installazioni, delle performance multimediali ai media digitali; Tue Hesselberg Foged, cofondatore dello studio danese Effekt, focalizzato su progetti inclusivi in grado di rispondere alle esigenze di clienti, utilizzatori e dell’intera comunità; Marco Lavit, docente di architettura presso l’ESA di Parigi e fondatore dell’Atelier Lavit, che utilizza il legno applicato a forme e strutture innovative; Romain Delaume, fondatore con Basten Goullard di Dartagnans; Paolo Tranquillini, Product Manager di Starpool, azienda fondata nel 1975 da Ardelio Turri che ha rivoluzionato la concezione della spa; Angelo Luigi Marchetti, ingegnere civile e imprenditore, AD di Marlegno srl, azienda specializzata nella bioedilizia in legno su misura. Il vincitore si aggiudicherà un premio di 8mila euro e vedrà realizzato il proprio progetto; il montepremi complessivo è di 15mila euro, distribuiti tra i primi tre classificati e le menzioni d’onore.
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