area 124 | new geometries

architect: Rojkind Arquitectos+Esrawe Studio

location: Polanco, Mexico City

year: 2011

Considerato uno dei ristoranti giapponesi migliori di Città del Messico e in virtù del suo successo di pubblico, il Tori-Tori è in procinto di trasferirsi in una nuova sede, più grande ma sempre nella stessa zona, il quartiere di Polanco. La zona residenziale di Polanco ha subito notevoli cambiamenti urbanistici che hanno visto le abitazioni trasformarsi in uffici o ristoranti. Talvolta si tratta di trasformazioni impercettibili, annunciate appena da insegne minimali che indicano l’esistenza di un nuovo spazio progettato lasciando inalterati gli esterni e trasformando completamente l’interno.
Consapevoli di questo trend, Rojkind ed Esrawe hanno voluto dare un forte impulso al progetto ricreando interamente gli spazi, sia dentro che fuori. Gli architetti hanno eliminato la configurazione residenziale degli interni, con tutte le caratteristiche di abitazione familiare, per dare vita a un ambiente completamente diverso. Il committente desiderava un allestimento d’ispirazione giapponese, ma non tradizionale.
Il primo impatto con l’esterno trasmette una sensazione di intima rilassatezza, una volta all’interno ci si trova in una terrazza dove poter bere e mangiare avvolti dalla vegetazione naturale. La facciata organica dell’edificio e la sistemazione paesaggistica sono state accuratamente progettate come un‘estensione del ristorante, istituendo quindi uno stretto legame fra interno ed esterno. Gli interni accolgono e rievocano gli esterni con tenui contrasti. Ogni stanza ha un proprio carattere ed è in perfetta sintonia con la rispettiva funzione. L’arredamento è stato progettato e realizzato appositamente per il Tori-Tori tenendo presenti le caratteristiche di ciascun ambiente. Nell’arco di otto mesi, è nata una collezione completa di sedie e tavoli per interni ed esterni. La facciata, che sembra emergere dal terreno e arrampicarsi sull’edificio, come un’edera naturale che circonda i muri di contenimento, è composta da due strati di piastre in acciaio autoportanti, tagliate con macchine a controllo numerico e modellate secondo precise specifiche tecniche. Lo studio adotta un approccio molto rigoroso alla sperimentazione con il design digitale e alla realizzazione materiale dei progetti, dedicando particolare attenzione alla ricerca di metodi per tradurre geometrie complesse in disegni molto semplici e comprensibili che vengono affidati alle maestranze locali, come nel caso del progetto a Città del Messico.