In un periodo quanto mai convulso e complesso, reso istantaneo dalla velocità delle comunicazioni, costantemente interconnesso dall’onnipresenza della rete, affollato, anzi, sovraffollato di eventi, impegni, manifestazioni ognuna importante e immancabile, Area dedica un numero al relax, alla necessità di inserire e apprezzare quegli oggetti e quei progetti che ci aiutano ad individuare nel pieno delle attività quotidiane pause opportune e necessarie. Si tratta di una sorta di “elogio della lentezza”della riflessione, della quiete, di uno stile di vita che riesca, se non a contrapporsi, quanto meno a limitare i pericoli dello stress, l’indigesto fastfood, le agende sovraccariche che lentamente distruggono la nostra esistenza e la nostra felicità.
Scavando nella produzione contemporanea sono molti gli strumenti o i gadgets pensati, disegnati e costruiti con la finalità di agevolare il rilassamento del corpo e della mente, il benessere, il gioco, il divertimento e probabilmente può essere utile rivolgere, in concomitanza con le intense giornate del Salone del Mobile di Milano, l’attenzione verso quei designers, quei prodotti e quelle aziende che ci aiutano a rendere meno estenuante un’esistenza che la contemporaneità proietta verso ritmi e abitudini oggettivamente insopportabili. Si tratta in molti casi di oggetti che posseggono una lunghissima tradizione come il divano, il sofà, la chaise longue, in altri di oggetti tecnologicamente avanzati come le nuove vasche idromassaggio accessoriate con lampade per la cromoterapia, sofisticati attrezzi ginnici per la cura del corpo, apparecchi digitali tascabili per l’ascolto della musica o per partecipare a giochi virtuali (dall’Ipod alla playstation), in altri ancora di semplici divertissement ormai desueti come il frisbee o lo yo-yo, memoria di una stagione dove il meccanico e il manuale obbligavano la fantasia a dialogare con le semplici regole della fisica. Tuttavia il successo del remake, dalla Fiat 500 alla nuova ri-produzione del mitico “vespone” Piaggio PX, stanno a significare che l’immaginario attuale cerca il rifugio nei ricordi delle gite fuori porta, delle passeggiate, come momento necessario per evadere dalla difficile compressione del presente.
Senza la pretesa di alcuna scientificità ma con l’intento altrettanto utile di sollecitare riflessioni e spunti progettuali, la redazione della rivista ha attraversato i 1000 oggetti raccolti nei volumi Phaidon Design Classics selezionandone i 100 che rispondevano, per caratteristiche, alla prioritaria necessità di svago, relax e divertimento che andiamo ricercando. Si tratta solo del 10% del totale e, se consideriamo che possedere un oggetto non implica necessariamente usarlo o usufruirne in modo continuativo, significa che la percentuale di attenzione che dedichiamo a noi stessi si riduce notevolmente per raggiungere percentuali minime e forse insufficienti per consentire quegli standard qualitativi che dovrebbero costituire il differenziale in una società avanzata.
001. Moleskine, 1850 circa 002-003. Folding chair, 1850 004-005. Brian Gamlin, dartboard, 1896 006. Josef Hoffmann, Kubus armchair, 1910 007. Chester sofa, 1912 008. Pedro Flores, Yo-yo, 1923 009. Fritz Hahne, Newspaper hanging, 1924 010. Marcel Breuer, Wassily Chair, 1925 011. Martini glass, 1925 012. Marianne Brandt, Tea set, 1925-26 013. Eileen Gray, Daybed, 1925 014. Le Corbusier, Jeanneret, Perriand, LC4 Chaise long, 1928 015. Le Corbusier, Jeanneret, Perriand, LC1 basculant chair 016. Le Corbusier, Jeanneret, Perriand, LC2 Gran Confort, 1928 017. René Herbst, Sandows chair, 1928 018. Ludwig Mies van der Rohe, Barcelona chair, 1929 019. Ludwig Mies van der Rohe, Brno chair, 1929-30 020. Frau design team, Vanity Fair armchair, 1930 021. Kaare Klint, Propeller stool, 1930 022. Alvar Aalto, 41 Paimio armchair, 1931-32 023. Mogens Koch, MK Chair, 132 024. Marcel Breuer, Chaise Long, 1933 025. Alfonso Bialetti, Moka Express, 1933
026. Kaare Klint, Deck Hair, 1933 027. Wallace Merle Byam, Airstream Clipper, 1936 028. Bruno Mathsson, Lounge Chair 36 model, 1936 029. Giuseppe Teragni, Sant‘Elia Chair, 1936 030. Sylvan N. Goldman, Trolley, 1937 031. Ferrari-Hardoy, Kurchan, Bonet, Butterfly chair, 1938 032. Flaminio Bertoni, Citroën 2 CV, 1939 033. Eero Saarinen, Charles Eames, Organic chair, 1940 034. Sixten Sason, Electrolux vacuum cleaner, 1943 035. Corradino D‘Ascanio, Vespa 98, 1945 036. Max Gort-Barten, Dualit Vario toaster, 1946 037. Gio Ponti, La cornuta modello 47, 1947 038. Charles Eames, La Chaise, 1948 039. Solex design team, Vélo Solex, 1948 040. Franco Albini, Margherita chair, 1950 041. Charles & Ray Eames, Iron Thread chair, 1951 042. Arne Jacobsen, Cigno chair, 1958 043. Luigi Caccia Dominioni, P4 Catilina Grande chair, 1958 044. Aquilino Cosani, Pon pon, 1960 045. Hans Wegner, Ox armchair, 1960 046. Isamu Kenmochi, Rattan chair, 1961 047. Poul Volther, EJ Corona chair, 1961 048. Marco Zanuso, Richard Sapper, Doney 14 TV, 1962 049. Achille & Pier Giacomo Castiglioni, Arco lamp, 1962 050. Charles & Ray Eames, Tandem Sling chair, 1962
051. Afra & Tobia Scarpa, Jucker lamp, 1963 052. EKC Research Division, Kodak Instamatic, 1963 053. Larry Stevenson, Skateboard Makaha, 1963 054. George Nelson, Sling sofa, 1964 055. Marco Zanuso, Richard Sapper, Algol TV, 1964 056. Gino Valle, Cifra 3 table watch, 1965 057. Marco Zanuso, Richard Sapper, TS 502 radio, 1965 058. Paul Kjaerholm, PK24 chaise longue, 1965 059. Vico Magistretti, Eclisse lamp, 1965 060. Henry Dreyfuss, Polaroid Swinger, 1965 061. Sammy Miller, Francisco Xavier Bultó, Bultaco Sherpa, 1965 062. Cesare Leonardi, Franca Stagi, Dondolo chair, 1965-67 063. Marco Zanuso, Richard Sapper, Grillo phone, 1966 064. Warren Platner, Platner chair, 1966 065. Pierre Paulin, Tongue chair, 1967 066. De Pas, D‘Urbino, Lomazzi, Scolari, Blow chair, 1967 067. Gatti, Paolini, Teodoro, Sacco chair, 1968 068. Alan Fletcher, Clam ash tray, 1968 069. Sergio Mazza, Toga chair, 1968 070. Livio Castiglioni, Gianfranco Frattini, Boalum lamp, 1969 071. Joe Colombo, Tubo chair, 1969 072. Archizoom Associates, Mies chair, 1969 073. Marco Zanuso, Richard Sapper, Brionvega Black ST/201 TV, 1969 074. Gaetano Pesce, UP series, 1969 075. De Pas, D‘Urbino Lomazzi, Joe chair, 1970
076. Henry Dreyfuss, Plaroid SX-70, 1972 077. Michel Ducaroy, Togo sofa, 1973 078. Toshiyuki Kita, Wink chaise longue, 1980 079. Aldo Rossi, Conica coffee pot, 1980-82 080. Philips/Sony design team, Compact Disc, 1982 081. Richard Sapper, Kettle 9091, 1983 082. Michael, Graves, Kettle 9093, 1985 083. Marc Newson, Chaise Lockheed Lounge, 1986 084. Gaetano Pesce, I Feltri chair, 1987 085. March Newson, Embryo chair, 1988 086. Marc Newson, Wood chair, 1988 087. Frank O. Gehry, Check chair, 1989-1992 088. Aldo Rossi, Cupola cofee pot, 1990 089. Jasper Morrison, Three Sofa de Lux, 1991 090. Maarten van Severen, LC95A, 1993-95 091. Smart Design Team, Smart City- Coupé, 1994 092. Philippe Starck, Aprilia 6.5 motorbike, 1995 093. Ronan & Erwan Bouroullec, Spring chaise longue, 2000 094. Jonathan Ive, Mp3 iPod, 2001 095. Sedgway Design Team, Human transporter, 2001 096. Maarten van Severen, MVS chaise long, 2002 097. Henry Kloss, Tom DeVesto, PAL radio, 2002 098. David Lewis, Beolab 5 speaker, 2003 099. Apple Design Team, iMac G5 Computer, 2004 100. Apple Design Team, iPhone, 2007