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Katia Carlucci: Loccioni è un‘azienda che si occupa da circa 45 anni di varie attività molto diverse tra loro, fra le quali ricerca, innovazione, measure and testing, Energy, connecting. C‘è un filo conduttore che le raggruppa? Com è possibile dedicarsi a tutte queste attività contemporaneamente?
Maria Paola Palermi: Il filo conduttore che lega tutte le nostre attività è la misura. Abbiamo sviluppato in questi 45 anni un‘altissima competenza nello sviluppo di sistemi e strumenti di misura per il controllo qualità e il monitoraggio. Applichiamo e specializziamo queste competenze per migliorare la qualità di prodotti e processi in diversi settori industriali. I nostri clienti e partner sono i leader mondiali nei loro mercati, dall‘Automotive, all‘Elettrodomestico, dall‘Ambiente, al Medicale. L‘impegno è misurare per migliorare, aiutando chi fa prodotti o offre servizi a farlo nel migliore dei modi, risparmiando tempo, denaro e nel rispetto dell‘ambiente. Il metodo operativo è “realizzare soluzioni chiavi in mano” a forte know-how tecnico e di innovazione, integrando tecnologie acquisite tramite collaborazioni con Università e Centri di Ricerca, sviluppate internamente e trasferite nei processi produttivi e comunicativi di industria e servizi.
L‘approccio è quello della sartoria, dove ogni cliente ha le sue misure, le sue esigenze, i suoi obiettivi che noi contribuiamo a raggiungere. Siamo organizzati per aree di business (energia e ambiente, tecnologie per l‘abitare, medicale, mobilità), ognuna delle quali è il nodo di una rete di competenze e di ricerca con Clienti, Collaboratori e Fornitori. Allo stesso tempo il team Ricerca e Innovazione sviluppa progetti, tecnologie e competenze trasversali per essere sempre sulle frontiere dell‘innovazione, affrontare quotidianamente nuove sfide ed essere competitivi.
K.C.: La vostra impresa è attenta da sempre alle nuove frontiere della sostenibilità e avete ricevuto molti premi in merito. Cos‘è per Loccioni la sostenibilità?
M.P.P: La sostenibilità per Loccioni è ritrovare il giusto equilibrio tra uomo, natura e tecnologia. Crediamo fermamente che la tecnologia, che è il nostro mestiere, possa avere un ruolo importante nel riportare al natura al centro della vita delle persone. Crediamo che la tecnologia possa e debba continuare a migliorare la qualità della vita dell‘uomo e allo stesso tempo diminuire il suo impatto negativo sull‘ambiente. Sostenibilità non deve essere sinonimo di sacrificio (sostenere un peso), ma un modo per rimettere a posto le cose, evitare gli sprechi, rigenerare il nostro rapporto con la natura. K.C.: All‘ultimo Salone del Mobile di Milano avete presentato il Leaf Meter. Di cosa si tratta e com‘è nata questa invenzione?
M.P.P.: Il Leaf Meter è il misuratore di sostenibilità sviluppato da Loccioni per visualizzare in tempo reale i dati relativi alle performance energetiche e all‘impatto ambientale di un edificio. Collegato ad impianti di produzione di energia rinnovabile e a soluzioni di efficienza energetica, racconta dei doni che la natura fa all‘uomo e dell‘impegno dell‘uomo per tutelarla, impegno che non significa sacrificio, ma aumentato benessere in armonia con l‘ambiente. Il Leaf Meter nasce come simulacro e metafora della Leaf Community, la prima comunità ecosostenibile in Italia realizzata da Loccioni intorno alla sua sede, e rappresenta il rinnovato rapporto tra natura, uomo e tecnologia. La Leaf Community è un‘opportunità di confronto e di scambio, un laboratorio reale e visitabile, un territorio progettuale aperto in cui si abita in appartamenti a zero emissioni di CO2, si lavora in edifici efficienti e si produce energia da fonti rinnovabili. Nella Leaf Community inoltre, si sta sviluppando uno dei primi esempi in Italia di Virtual Power Plant (Centrale Elettrica Virtuale).
La smart grid e lo sviluppo di sistemi di accumulo, di comunicazione e di monitoraggio dei dati energetici la renderanno una tra le prime comunità energeticamente indipendente. Attraverso la tecnologia, sole, acqua, terra, aria tornano ad avere un ruolo fondamentale nella vita delle persone e allo stesso modo l‘uomo prende consapevolezza del suo ruolo nei confronti della natura e del suo impatto sull‘ambiente.
K.C.: Con quali altri figure professionali e aziende collaborate per questi tipi di progetti?
M.P.P.: Ci definiamo un Open Company, impresa aperta alla collaborazione e progetti come la Leaf Community sono occasioni preziose per creare reti eccellenti di ricerca e sviluppo che portano nuove conoscenze all‘interno del gruppo e la possibilità di nuove relazioni.
Con il progetto Leaf Community, centrato sulle tematiche energetiche, abbiamo avuto la possibilità di collaborare con architetti e progettisti, professori universitari e ragazzi delle scuole. La rete comprende tutta la filiera della produzione, gestione e consumo di energia: dai grandi produttori e distributori come Enel a chi sviluppa sistemi per la gestione come Siemens fino a chi produce elettrodomestici e tecnologia per la casa, o soluzioni per la mobilità sostenibile. La Leaf House, i nostri edifici industriali, le soluzioni innovative per la produzione di energia rinnovabile, sono progetti reali e nello stesso tempo laboratori a cielo aperto, aperti a tutti.
K.C.: Leaf Meter, Leaf House e Leaf Community. In cosa consiste la missione della “foglia”?
M.P.P.: La foglia vive dell‘energia della natura attraverso una complessa “tecnologia” e restituisce questa energia senza lasciare scorie. Vivere come una “foglia” significa rivedere le nostre attività in modo da avvicinarci il più possibile a questo modello naturale. Leaf è anche l‘acronimo di Life Energy And Future; l‘approccio del progetto Leaf Community è affrontare ogni aspetto del vivere quotidiano analizzandolo dal punto di vista energetico e del suo impatto sull‘ambiente.
Abitare, lavorare, produrre, spostarsi: ogni azione e ogni scelta hauna conseguenza – negativa o positiva – sul futuro. Misurare, attraverso la tecnologia, l‘effetto di queste azioni e di queste scelte ci rende consapevoli e ci aiuta ad orientare
i nostri comportamenti. Il Leaf Meter ci racconta ogni giorno di come la natura, con l‘energia del sole, della pioggia, della terra ci stia alimentando e di quanto noi, con le nostre attività stiamo lasciando il nostro segno, positivo o negativo. Misurare significa trasformare i dati in valori di cui ognuno può farsi testimone.

Enrico Loccioni, Presidente del Gruppo Loccioni, nasce e trascorre l‘infanzia nella campagna marchigiana dove vive tuttora con la famiglia. Nel 1968 inizia il suo percorso imprenditoriale come artigiano nel campo elettrico, ma si distingue subito per l‘attenzione alle componenti soft dell'impresa: le persone, le relazioni e l'Innovazione. Oggi è Presidente di un Gruppo leader a livello mondiale nello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo, finalizzati al miglioramento della qualità, dell'efficienza e della sostenibilità di prodotti, processi ed edifici. Il Gruppo da lui guidato vince per sei anni consecutivi il Best Workplaces Italia per l‘eccellenza dell‘ambiente di lavoro e, tra gli altri riconoscimenti, lo European Business Award e il Premio Nazionale per l‘Innovazione. Nel 2008 definisce e costruisce la prima comunità integrata completamente ecosostenibile in Italia, la Leaf Community, con cui dà vita al progetto “Leaf House“.

Maria Paola Palermi è communication manager di Loccioni.