È stato riconosciuto come uno dei progetti più grandi e complessi della Svizzera. Il nuovo Centro di Polizia e Giustizia di Zurigo (PJZ), inaugurato lo scorso ottobre, è destinato a diventare una pietra miliare dell’architettura. Progettato dallo studio svizzero Theo Hotz Partner, l’edificio si distingue per le dimensioni notevoli, ma soprattutto per la diversità di destinazioni d’uso e la tecnologia costruttiva applicata che risponde agli altrettanto molteplici requisiti. Con queste prerogative, il progetto rappresenta una referenza di notevole prestigio per Mara, che vi ha preso parte arredando le aree ufficio e meeting del Centro con la sua distintiva funzionalità ed ergonomia.

Costruito sul sito dell’ex stazione merci di Zurigo, il Centro di Polizia e Giustizia riunisce in un solo, grande polo differenti istituzioni: la polizia cantonale (precedentemente distribuita su 30 sedi), la procura, il carcere di Zurigo ovest, nonché un istituto forense, la scuola di polizia e il tribunale per i provvedimenti coercitivi. Un’operazione che ha un fine logistico e ancor più di efficienza operativa: affiancando le autorità investigative e di perseguimento penale se ne favorisce la cooperazione, con il risultato di migliorare la lotta alla criminalità.
Dopo circa quattro anni e mezzo di lavori, il Centro si impone ora nella città con i suoi 34mila mq di superficie, sviluppata su sei piani; offre circa 2.030 posti di lavoro e 241 posti di detenzione. Il rigore, l’ordine, quel senso di sicurezza che il Centro persegue, sono percepibili già dall’esterno tramite un’architettura orizzontale, un volume monolitico ritmato nella facciata che alterna vetro e pietra naturale svizzera, dai riflessi grigio-verdi.

All’interno, la pietra naturale fa di nuovo capolino nei rivestimenti creando un connettivo fra in&out, spesso affiancata al legno di quercia o di rovere. Contribuiscono a questo gioco di rimandi i vari cortili interni che favoriscono l’accesso all’illuminazione naturale.
Fra i sei livelli dell’edificio si susseguono numerose aree ufficio, predisposte come open space o spazi privati per il lavoro individuale e di gruppo, un’area conferenze al sesto piano, ma anche un ristorante al piano terra, strutture di laboratorio per la scientifica e, ancora, una sala prove, poligoni di tiro, un’ampia palestra visibile tramite una facciata interna a due piani. È negli ambienti destinati alla dimensione professionale e di incontro che Mara entra in scena, aggiungendo funzionalità, comfort e design attraverso proposte di arredo perfettamente in sintonia con la cornice architetturale e i valori che hanno dato vita al nuovo Centro di Polizia e Giustizia.

Tra gli uffici e le sale riunioni, prendono posto oltre 50 tavoli della collezione Argo Libro di Mara - tavoli salvaspazio di grandi dimensioni richiudibili in soli 40 cm tramite un sistema di chiusura meccanico e sistema anti-shock brevettato dall’azienda.
L’estetica minimale e lineare di Argo Libro si sposa coerentemente con le volumetrie dell’edificio; le finiture scelte - dal piano in rovere alla struttura in metallo verniciato - si allineano alla matericità naturale e grezza dell’interior; la sua ergonomia, multifunzionalità, semplicità d’uso evocano la filosofia da cui il Centro ha preso vita, stimolando il dialogo, il confronto, l’operatività. La sintonia progettuale fra prodotto e progetto ha portato a una stimolante collaborazione fra Mara e lo studio Theo Hotz Partner, dando ulteriore prova della versatile anima dell’azienda bresciana e della sua costante, innovativa qualità.