architect: Maurizio Lai Architects
location: Cesano Maderno (Mb)
year: 2020
Il progetto per il Sushi Club di Cesano Maderno (Mb), sviluppato da Maurizio Lai Architects, si distribuisce su un ampio spazio di due piani e si caratterizza per una grande installazione luminosa centrale, accompagnata da geometrie di luce che creano un effetto di profondità e dinamismo.
Il ristorante si sviluppa in uno spazio di circa 1.000 metri quadri, distribuiti su due livelli. Gli interni si caratterizzano per una continuità cromatica che privilegia i toni caldi e scuri, a contrasto l’utilizzo scenico della luce. Sulle superfici verticali inserti luminosi definiscono una precisa metrica, accresciuta dalle installazioni a soffitto e ulteriormente amplificata dagli specchi a parete della sala principale. La dicotomia scuro / chiaro si risolve in ambienti eleganti, accoglienti e raffinati.
Al piano terra una distribuzione flessibile degli arredi lascia spazio a diverse composizioni, mentre al piano superiore ampie vetrate panoramiche contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva. Il dialogo tra materiali e luce accompagna tutti gli ambienti, comprese le scale e le zone di passaggio, dove viene mantenuta la stessa atmosfera immersiva che si respira nel resto del locale.
Nelle realizzazioni di Lai, gli arredi mobili, i corpi luminosi e le scenografie degli allestimenti sono progettati dall’architetto e realizzati artigianalmente su disegno: ogni dettaglio diventa un elemento fondamentale dell’insieme, in un gioco di rimandi, equilibri, opposizioni e contrasti.
Alla ceramica è affidato un ruolo centrale, non solo sul piano compositivo e per l’efficacia delle prestazioni, ma anche per l’uso sapiente di maxi-formati con effetto legno e cemento. Alla ceramica viene affidato un ruolo centrale, non solo per l’efficacia delle prestazioni, ma soprattutto per la capacità di contrastare il progetto di lighting espanso, attraverso le scelte compositive e cromatiche.
I rivestimenti a pavimento in grès porcellanato seguono le tonalità calde e scure del locale: sia le piastrelle effetto legno invecchiato di Ceramica Sant’Agostino, collezione Blendart Gray, che ricreano un effetto verniciatura sovrapposto alle venature del legno, sia le piastrelle effetto cemento di DSG Ceramiche - divisione di grès porcellanato di Decoratori Bassanesi - nella collezione Concrete, scelte nel grande formato per i rivestimenti dei corpi scale e degli sbarchi al piano.
Lo spazio vede la presenza costante di segni luminosi ortogonali, che accompagnano l’ospite a partire dall’ingresso: da qui si procede verso le sale in un'atmosfera teatrale definita da sottili linee luminose integrate nelle pareti. Al centro dello spazio un'installazione inserita nel vuoto ottenuto tra i due livelli diventa la protagonista degli ambienti: la scultura quasi a tutta altezza, realizzata con lame di vetro extra light retroilluminate, è abbracciata da specchi che ne amplificano la percezione in ogni direzione.
Il design inteso non solo come esperienza, generatore di forme e atmosfere, ma anche come strumento che concorre alla creazione di un marchio riconoscibile. È questo il progetto Sushi Club, nato dall’incontro tra un giovane imprenditore del food e la capacità di Maurizio Lai di dare forma nuova a un genere di consumo sociale, alla ricerca di un luogo e di un interprete.
Arrivato oggi alla sua quinta espressione - dopo Cesano Maderno, Saronno, Corbetta e Castellanza, è attualmente in corso di completamento il Sushi Club a Lipomo (Como) - la costellazione dei Sushi Club ha modificato il concetto stesso di esperienza gastronomica asiatica, inserendola in un contesto estetico e formale del tutto inedito. Si tratta di un caso esemplare nella fabbricazione di esperienze di “lusso accessibile”, attraverso l’esclusiva originalità dell’ambiente costruito e delle sue atmosfere. Un concept capace di restituire agli ospiti il senso di una nuova appropriazione di luoghi riqualificati. Una proposta audace, che ha cambiato il panorama della ristorazione asiatica, portando un intero settore a percorrere nuovi canoni espressivi attraverso la ricerca, l’architettura di interni, il design.
Maurizio Lai ha pensato gli ambienti del Sushi Club di Cesano Maderno come vera e propria quinta scenografica, scegliendo di prediligere un linguaggio compositivo che si risolve nei dialoghi materici, nel disegno dei volumi, nel lighting diffuso che culmina nella grande installazione luminosa centrale.
L’architetto Maurizio Lai, con il progetto Sushi Club di Cesano Maderno, ha vinto il concorso La Ceramica e il Progetto, nella categoria Commerciale. Giunto quest’anno alla sua nona edizione, il premio promosso da Confindustria Ceramica e da Cersaie - aperto ad architetti e interior designers - seleziona le realizzazioni architettoniche che si sono distinte per l’originalità e la sapienza dell’uso dei rivestimenti ceramici, con l’utilizzo di ceramiche italiane. La giuria, composta dall’architetto Mario Cucinella, dal professore Fulvio Irace e da Aldo Colonnetti, direttore scientifico di IED, ha riconosciuto l’utilizzo innovativo delle piastrelle di Ceramica Sant’Agostino e DSG Ceramiche-Decoratori Bassanesi, che hanno contribuito alla valorizzazione del progetto di architettura di interni.