Il mondo sotterraneo e l’immediato soprassuolo, l’architettura di scavo, l’archeologia, la roccia e la luce naturale sono state, negli anni, un costante riferimento disciplinare, hanno alimentato l’immaginario e generato salienti e ricorrenti relazioni di alcuni inesauribili valori spaziali dell’architettura. Sono simili a scialuppe di salvataggio, un importante ausilio per non farsi travolgere dal furore estetizzante di alcune mode contemporanee. Le riflessioni e i progetti presenti nel volume, alcuni realizzati su siti di grande valenza archeologica e ambientale, sono riassunti nel titolo ‘Sulla roccia verso il cielo’ di Vincenzo Latina. L’intento è quello di stabilire continue relazioni tra gli opposti. Come asserisce Marco Biraghi, sono ‘tautologie imperfette’ che cercano di superare alcune antinomie di comodo e gli effimeri movimenti che alimentano gli opposti come antico/contemporaneo, peso/levità, luce/ombra, natura/artificio, materia/spirito.