A conclusione del "Concorso di idee", Skyway Monte Bianco decreta i vincitori del bando di gara indetto lo scorso marzo per allestire gli spazi che ospiteranno il nuovo Museo presso la storica stazione al Pavillon du Mont Fréty: un progetto che si è distinto per originalità e creatività, capace di valorizzare non solo il mondo della montagna, ma anche la realtà delle Funivie del Monte Bianco. Al "Concorso di idee" hanno partecipato 19 menti creative che avevano il compito di sviluppare soluzioni progettuali dell'esposizione museale in grado di coinvolgere i visitatori e di raccontare in modo emozionale la storia e l'evoluzione della funivia del Monte Bianco che, dal secondo dopo guerra, accompagna alla scoperta del Gigante d'Europa e del suo territorio unico. Il concorso è un progetto che Skyway Monte Bianco ha scelto di promuovere per la sua unicità e per la possibilità di far incontrare diverse competenze e il genio creativo con il fascino storico e ambientale delle funivie.

Il primo posto è stato attribuito al gruppo composto da Nima Hajihosseini Gazestani, architetto e interaction designer di Milano, Samuele Franzini, fondatore di Souldesigner Hybrid Design Studio, Gianluca Giordano, industrial designer, Federica Beltrami, architetto e art director junior, e Claudia D'Alonzo, PhD in audiovisual studies. I componenti del gruppo hanno specificità diverse ma sono accomunati dall'interesse per la media art e i linguaggi della creatività digitale e si sono incontrati grazie a una realtà che si chiama Souldesigner Hybrid Design Studio che opera proprio in questi ambiti. Il progetto ha saputo conquistare la giuria grazie all'originalità e ai dettagli innovativi che rispecchiano alla perfezione l'esperienza unica e sensazionale offerta da Skyway Monte Bianco: propone, infatti, un'idea di museo come spazio non convenzionale e un'esposizione volta a sorprendere e stupire. Attraverso un percorso allo stesso tempo poetico e interattivo, i visitatori potranno compiere un viaggio esperienziale immersi in un luogo magico, in continua evoluzione: le diverse tecnologie presenti - string art, tracking e videowall multitouch - consentiranno di concepire e vivere la funivia sia dal punto di vista dell'innovazione tecnologica sia come metafora di astrazione verso l'alto, come una porta verso la conoscenza. Si tratta di un progetto che eleva i sensi dei visitatori proprio come Skyway Monte Bianco.

Skyway Monte Bianco

Il secondo posto vede protagonista il progetto presentato dal gruppo formato da Antonio Arrò, architetto di Saluzzo, da Alberto Ongaro Kellner, esperto in applicazioni multimediali, da Mattia Diomedi, esperto in elaborazione 3D e visual designer, da David Todaro, esperto di sistemi illuminotecnici, e dall'architetto Werner Krippes. Partendo dall'elemento della "Fune", il gruppo ha immaginato uno spazio che si muove tra l'affascinante vetta del Monte Bianco e l'evoluzione delle tecniche funiviarie, nel rispetto dell'impianto architettonico esistente.

Skyway Monte Bianco

Terza posizione per il progetto dell'architetto Martina David di Courmayeur e del progettista audio-video Giambattista Buongiorno. Un'idea che mira a trasportare il visitatore in una dimensione lontana: quella del sogno di andare verso l'alto.

Skyway Monte Bianco