Nel 1957 dopo oltre un decennio dalla fine della guerra gli edifici mostrano ancora i segni profondi di un conflitto che ha cambiato la Storia. Negli anni della ricostruzione, della ripresa economica e culturale, grazie al genio e alla tenacia di imprenditori, designer e architetti, nasce in Italia il design industriale. La lampada Saliscendi è frutto di una collaborazione artistica e imprenditoriale di quel periodo storico, come quella tra i fratelli Castiglioni e Bruno Gatta, fondatore di Stilnovo. Per la Sala Riunioni della Giunta della Camera di Commercio di via Meravigli a Milano vengono realizzati due esemplari della lampada. La ristrutturazione dell’edificio, interamente affidata ai fratelli Castiglioni, consisteva nella progettazione degli spazi interni, degli arredi e dell’intero sistema di illuminazione.

La sala della Giunta venne concepita dai Castiglioni con un grande tavolo centrale e un sistema di illuminazione il cui scopo fosse quello di concentrare la luce sul piano e, al tempo stesso, illuminare il resto della stanza. L’idea fu sviluppata e raffinata tra il 1957 e il 1958: una lampada mobile (sali-scendi appunto) capace di modificare l’intensità luminosa spostandosi attraverso un sistema di carrucole. Un sistema che permettesse di muovere una fonte luminosa verso il basso e verso l’alto, regolando così l’intensità della luce sia sul piano del tavolo, sia nell’ambiente circostante.
Contemporaneamente, il medesimo sistema consente di avvicinare o allontanare un disco riflettente posizionato sopra la fonte. Disco e corpo lampada scorrono in senso opposto lungo i cavi, avvicinandosi o allontanandosi. La distanza tra i due elementi cambia con un semplice gesto, una mano che spinge o tira un piccolo occhiello posto all’estremità inferiore del corpo lampada. Quando la fonte luminosa viene avvicinata al tavolo, la luce diretta si concentra sul piano sottostante; la luce indiretta illumina il soffitto mentre il disco, distante, non crea ostacoli. Quando la fonte luminosa si alza, allontanandosi dal tavolo, ecco che interviene il disco, ora molto più vicino, che riflette l’emissione indiretta e aumenta la quantità di luce diffusa nell’ambiente. Un concept semplicemente straordinario ancora oggi.

Sessantacinque anni dopo la progettazione dei due prototipi, purtroppo andati distrutti, Stilnovo sceglie di dare nuova vita a questa lampada, ridimensionata e reinterpretata per gli ambienti di oggi, preservandone il carattere innovativo e attingendo dalle informazioni e dal materiale messi a disposizione dagli eredi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. L’azienda ha adattato il progetto della lampada alle nuove tecnologie led, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dei grandi cambiamenti di cui gli ambienti sono stati protagonisti nell’ultimo mezzo secolo. Realizzata in metallo laccato al tempo unicamente nella finitura rosso rubino, oggi è disponibile nella medesima colorazione e anche nelle varianti verde prato e bianco-grigio.

È nel sapersi rinnovare che la nuova versione di Saliscendi conserva il concept originale del prodotto pensato dai Castiglioni, all’epoca come oggi connubio di artigianalità e innovazione tecnologica. Stilnovo ha apportato alcune modifiche al primo prototipo, come la riduzione delle dimensioni del disco di contrappeso, che passa da 120 cm a 60 cm, l’eliminazione del cavo di alimentazione spiralato per una maggior pulizia formale e la sostituzione della fonte luminosa a incandescenza con sorgenti led: migliorie importanti che hanno reso Saliscendi capace di adattarsi più facilmente alle location moderne, senza perdere nulla del fascino originario.