I designer GamFratesi esplorano la bellezza del legno e delle sue forme collaborando con ALPI alla creazione di nuove collezioni di superfici lignee da presentare in occasione del Fuorisalone 2018. L’elemento naturale è stato indagato traendo ispirazione dall’ukiyo-e, corrente artistica xilografica giapponese, riflettendo sul movimento e interazione della materia per riprodurre un’istante della natura nei nuovi legni Rain e Cloudy. Affascinati dalla bellezza delle nuvole, delle loro ineffabili forme, dalla fugacità e irripetibilità delle sfumature, i GamFratesi hanno tracciato il disegno per il nuovo legno Cloudy, svelando le trame di questi elementi trasformati in segni grafici su una tela nera. Immagine di una realtà idealizzata, che rapisce per la propria poesia visiva, il pattern leggero e delicato del legno Cloudy è caratterizzato dal contrasto del coloro nero dello sfondo con gli intervalli di righe avorio ricordando le visioni evocative delle opere giapponesi appartenenti a un mondo fluttuante e lontano.
Una visione impressionistica della natura, risultato dell’incontro tra il percorso concettuale del duo danese e la ricerca formale e stilistica di ALPI, che focalizza un’istante della natura riproducendolo seguendo un idioma minimalista e fluido.
Ad accompagnare la collaborazione con i GamFratesi, anche quest’anno l’art director dell’azienda, Piero Lissoni, propone la sua personale lettura dell’identità del legno, ricercando le diverse varianti strutturali di questo materiale, per creare nuovi contenuti estetici grazie alla capacità di ALPI di offrire un prodotto che permetta libertà progettuale di questo materiale. Un nuovo racconto dei linguaggi espressivi ed estetici dei legni ALPI, attraverso esclusive collaborazioni e progetti che diventano espressioni della profonda cultura progettuale e industriale dell’azienda in grado di offrire un prodotto che incontri i valori e le necessità del mondo del progetto.
Nate da un confronto costruttivo e armonico con la natura, le nuove collezioni ALPI esplorano l’ambiente naturale, spingendosi oltre l’identità del legno, per allargare la propria visione estetica e proporre nuove dimensioni concettuali definite dalla qualità materiale e culturale e unicità dell’approccio progettuale dell’azienda. La natura si pone quindi come una dimensione che deve essere ascoltata, contemplata esteticamente, perché manifestazione di un sistema naturale di segni che possono dar vita a un gioco di riflessi fluidi, contrasti materici e colori affascinanti.
