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Nel 2015 ricorre il centesimo anniversario della nascita di Alberto Burri, medico di formazione e artista internazionale, che interpreta l’apporto italiano all’arte informale e, nell’alta Valtiberina stabilisce il proprio studio negli ampi spazi verticali degli ex Seccatoi del Tabacco, a Città di Castello. Oggi l’edificio oggi ospita la Fondazione Burri, che organizza e promuove gli eventi dedicati al centenario, la cui rilevanza ha richiesto l’adozione di una legge nazionale.

Il radicamento di Burri ai luoghi di origine emerge nella sua poetica, nell’uso dei colori quanto nella ricerca materica. Il rapporto con la campagna aretina e con la pittura dei suoi antichi maestri sono temi che ricorrono nel primo appuntamento espositivo in programma. “Burri incontra Piero della Francesca” si svolge presso il Museo Civico di Sansepolcro e nel vicino Palazzo inghirami, e pone a confronto due artisti lontani nel tempo, ma uniti nel rapporto con i luoghi.

Gli eventi più attesi del 2015 sono la grande retrospettiva al Guggenheim di New York, destinata ad essere riallestita poi in Germania e in Italia; il restauro e completamento del grande Cretto di Gibellina con cui Burri nel 1985 riveste, come con un sudario, i ruderi della città distrutta dal sisma nel 1968; e la ricostruzione del Teatro Continuo nel parco Sempione di Milano, ma si attendono anche un film e un convegno internazionale di studi.