Costruire una chiesa che non separi, ma unisca alle sue strutture tutto il creato, la luce, gli alberi, le immagini vive, i suoni naturali della natura”, scriveva Costantino Ruggeri, artista e frate francescano scomparso nel 2007, universalmente conosciuto come uno dei principali artefici del rinnovamento dell'arte e dell'architettura sacra moderna.
Oggi, a più di dieci anni dalla sua morte, la sua idea di una “chiesa costruita”, in cui sono attuate le qualità artistiche e mistiche tese a fare dello spazio sacro un luogo di esaltazione spirituale, continua a concretizzarsi nella Fondazione Frate Sole (da lui istituita nel 1993) e soprattutto nel Premio Internazionale di Architettura Sacra, rivolto ai nuovi edifici religiosi di culto cristiano realizzati in tutto il mondo, che giunge in questo 2020 alla sua settima edizione.
Considerato come “Oscar dell’Architettura Sacra”, e assegnato ogni quattro anni, ha già visto premiati nelle precedenti edizioni architetti importanti quali: il giapponese Tadao Ando, che ha ottenuto il primo premio nel concorso d’esordio nel 1996 per la Chiesa della Luce a Ibaraki, la Cappella sull'acqua a Tomamu e la Cappella sul monte Rokko a Kobe (Giappone); il portoghese Álvaro Siza, nel 2000, per la Chiesa di Santa Maria a Marco de Canaveses (Portogallo); l’americano Richard Meier, nel 2004, per la Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma, la Chiesa del Giubileo del 2000, fortemente voluta e benedetta dal beato Giovanni Paolo II; il britannico John Pawson, nel 2008, per la Chiesa del Monastero di Novy Dvur (Repubblica Ceca); il cileno Cristian Undurraga, nel 2012, per la Capilla del Retiro, nella Valle de Los Andes (Cile), lo spagnolo Rafael Moneo, nel 2016, per la Chiesa di Iesu, a San Sebastian (Spagna)
I sei architetti vincitori delle precedenti edizioni si sono distinti con opere che hanno saputo coniugare la tradizione cristiana degli edifici di culto con elementi di innovazione, capaci di trasmettere l’universalità del messaggio spirituale che travalica il credo individuale.
Il Premio Internazionale nasce per mostrare che ancora oggi esistono chiese di grande valore, capaci di rappresentare il meglio della cultura e della sensibilità contemporanea. Per questo ogni quattro anni viene attribuito a un edificio di culto cristiano esistente, realizzato nell’ultimo decennio, che possa essere visto e compreso da tutti, visitato e studiato come un modello a cui ispirarsi. Le opere presentate alla Fondazione Frate Sole per l'edizione 2020, secondo il bando di partecipazione, accessibile dal sito, devono comunicare qualità espressive di valori mistici, armonia e bellezza delle forme, originalità e forza creativa nella concezione architettonica, conferendo all’edificio un’alta atmosfera di spiritualità, espressione di coraggiosa e appassionata ricerca innovativa, fuori da ogni convenzionalismo di maniera.
La documentazione presentata dai candidati - entro venerdì 8 maggio 2020, termine di presentazione del materiale - sarà poi valutata da una Giuria e la cerimonia di premiazione avverrà a Pavia sabato 3 ottobre 2020. L'ammontare complessivo del Premio Internazionale di Architettura Sacra 2020 è pari a 30.000 euro.
Il Premio Internazionale di Architettura Sacra è organizzato dalla Fondazione Frate Sole, e patrocinato da Enti locali e Istituti nazionali ecclesiastici e culturali.