È stata ufficialmente lanciata la VII edizione del Premio biennale che chiama a raccolta le migliori case-history di Social Housing costruite e consegnate tra il gennaio 2014 e il dicembre 2018 nei 28 Paesi della Comunità Europea e la Svizzera. Per opere di edilizia sociale si intendono le residenze realizzate per iniziativa di operatori sia pubblici che privati, vincolate da regole di assegnazione, rivolte a una domanda di abitazione che non trova risposte nel libero mercato. Un’attenzione particolare viene rivolta alla qualità complessiva dell’ambiente costruito e alla sostenibilità dell’intervento architettonico.
Il Social Housing è oggi una delle questioni centrali del dibattito architettonico, politico e sociale in Europa - commenta Paolo Mazzoleni, presidente dell’Ordine Architetti Milano. Nel 2007, anno della prima edizione, il tema era molto marginale e legato a stereotipi dall’accento non sempre positivo. Nel tempo, questa iniziativa si è rivelata un valido contributo al dibattito internazionale sull’architettura residenziale, guadagnando notorietà e rispetto in tutto il Continente, portando l’attenzione su dimensioni professionali locali molto interessanti, non sempre conosciute al circuito mediatico e spesso molto lontane dalle immagini spettacolari”.

La giuria è composta da cinque membri effettivi - Pascal Müller (Svizzera), Monique Bosco-von Allmen (Svizzera), Rossella Gotti (Francia), Jens Kvorning (Danimarca), Laura Montedoro (Italia) - e due membri supplenti - Fabio Lepratto (Italia) e Marco Peverini (Italia). Alle sei precedenti edizioni hanno partecipato complessivamente 250 progetti.
Progetti interessantissimi e di crescente qualità edizione dopo edizione - affermano all’Ordine -, fatti di piccoli grandi dettagli, soluzioni intelligenti che accompagnano e migliorano la vita quotidiana, realizzazioni che rispondono sempre meglio alle dinamiche sociali in atto in questi e nei prossimi decenni. Il Premio dimostra come edilizia sociale, qualità dell’architettura, qualità della vita e accessibilità possano convivere egregiamente”.
Le candidature vanno inviate entro il 30 settembre 2019 per accedere alla prima fase. Al vincitore il premio in denaro di 10.000 euro e la nomina in giuria per l'edizione seguente. Il Premio è organizzato in due fasi e si svolge in maniera palese. Gli elaborati possono essere consegnati in lingua italiana o inglese. 


Calendario delle scadenze:
lunedì 30 settembre - termine caricamento materiali 1° fase
giovedì 24 ottobre - pubblicazioni esiti 1° fase
venerdì 22 novembre - termine per la consegna elaborati 2° fase
martedì 10 dicembre - pubblicazione degli esiti 2° fase
Bando, informazioni, modalità e termini: qui