Nobili Rubinetterie si mobilita per l'emergenza Coronavirus: l'azienda di Suno, in provincia di Novara, ha messo a disposizione il reparto di stampa 3D, altamente specializzato e certificato con polimeri a uso alimentare, per produrre valvole CpaP. Si tratta dei dispositivi che trasformano le maschere da snorkeling Decathlon in respiratori per terapia sub intensiva.
In collaborazione con l'azienda ospedaliero-universitaria di Novara e con l'ITI Omar della città, Nobili ha impiegato la tecnologia di prototipazione per ottimizzare e stampare le valvole nate da un'idea del dottor Renato Favero, ex primario dell'ospedale di Gardone Valtrompia (BS) e dei designer Isinnova.

Con l'aggiunta di elementi e indicatori per il corretto montaggio di ogni dispositivo, le valvole sono stampate in Fullcure 720, un materiale che, rispetto al normale PLA del progetto originario, garantisce una tenuta maggiorata fino alla pressione di 5 Bar.
"Mai come in questo momento chi fa impresa deve spendersi per la comunità - ha sottolineato Carlo Alberto Nobili, COO di Nobili Rubinetterie -. Siamo stati la prima azienda del settore a fermarci, per contrastare la diffusione del Coronavirus, prima ancora dei decreti. Con lo stesso senso di responsabilità ora mettiamo a disposizione i nostri impianti per aiutare gli ospedali italiani che combattono questa terribile epidemia. Vorrei ringraziare il Direttore del dipartimento di Tecnologie Biomediche dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara per l'importante lavoro di squadra". 

Nobili è conosciuta per l'altissimo livello tecnologico e per essere  l'unica azienda del settore ad aver sviluppato internamente il 100% del ciclo di produzione proprio mentre la maggior parte delle aziende italiane esternalizzava. Non solo stampa in 3D e lavorazione delle materie plastiche ma tornitura e pressofusione dell'ottone; cromatura e lucidatura, lavorazioni laser, confezione, stoccaggio, gestione dei ricambi. La qualità dei materiali (le plastiche alimentari adatte a uso sanitario) e l'elevato livello tecnologico delle linee ha facilitato la riconversione delle linee produttive per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.