È il progetto Nexus Terrae, firmato da un team internazionale composto da PLP Architecture, GPA, OBLYK, Perillo Srl, arch. Andrea Valentini ed Enser, ad aggiudicarsi il concorso per la nuova sede del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) nel quartiere EUR di Roma.

Courtesy GPA

L’edificio nasce come un manifesto di sostenibilità e innovazione, un’architettura capace di rappresentare la visione e l’ambizione ambientale dell’Italia contemporanea: un luogo aperto, trasparente, efficiente, dove la natura entra a far parte dell’esperienza quotidiana del luogo di lavoro e della comunità.

Courtesy GPA

Concepito come positive energy e life-cycle building, Nexus Terrae ambisce a diventare un nuovo riferimento per l’edilizia pubblica italiana, dove tecnologia, natura e comunità si incontrano in un unico organismo architettonico.

Il progetto si inserisce con naturalezza nel tessuto razionalista dell’EUR, reinterpretandone le proporzioni e la simmetria in chiave contemporanea. Due volumi in larice X-LAM si articolano su circa 30.000 m2, organizzati attorno a un grande atrio centrale che diventa il cuore pulsante del complesso.

Il piano terra, completamente aperto e permeabile, invita il paesaggio e la comunità al suo interno, portando la natura nel cuore dell’edificio. Verde, specchi d’acqua, luce e materia costruiscono un ambiente immersivo e accogliente, dove si alternano spazi espositivi, aree di dialogo e luoghi di collaborazione. L’ingresso all’edificio, solitamente privato ed ermetico, diventa un percorso attraverso un ecosistema vivo, naturale e civico.

Courtesy GPA

Tra le due stecche funzionali che ospiteranno le zone adibite a ufficio, un grande atrium verticale attraversa l’edificio, inondandolo di luce naturale e vegetazione. Intorno, volumi sospesi e terrazze interne creano spazi di lavoro flessibili e intimi, in continuo dialogo visivo tra i diversi livelli.

Sulla copertura, una terrazza panoramica protetta da una grande pensilina lignea con pannelli fotovoltaici diventa uno spazio collettivo dedicato alla socialità e alla produzione di energia rinnovabile. L’insieme di strategie passive e impianti ad alta efficienza consentirà all’edificio di produrre più energia di quanta ne consumi, trasformandolo in un vero organismo autosufficiente.

La facciata, dove il vetro incontra il travertino, restituisce una sintesi tra memoria e contemporaneità. Di giorno, il volume si inserisce con discreta solidità nel contesto monumentale dell’EUR; di notte, si illumina dall’interno diventando una lanterna urbana che anima Viale America e racconta un’idea di architettura pubblica aperta e vitale.

Courtesy GPA

Radicato nella tradizione razionalista ma proiettato verso il futuro, Nexus Terrae interpreta il ruolo dell’edificio istituzionale contemporaneo: spazio vivo, permeabile e inclusivo, simbolo di responsabilità ambientale e progresso collettivo nel cuore della capitale.

Lee Polisano, PLP Architecture: “La nuova sede del Ministero sarà un simbolo delle ambizioni ambientali dell’Italia – non solo per le sue prestazioni, ma anche per il suo ruolo nell’educare il pubblico. È un nuovo modello di architettura civica che speriamo possa contribuire ad avanzare l’agenda ambientale del Paese, offrendo un esempio di ciò che è possibile realizzare.”

Prof. EIng. Paolo Spinelli, Socio Fondatore, GPA Partners: “GPA Partners è orgogliosa di far parte del gruppo di progettazione Nexus Terrae, un team internazionale di eccellenza che ha lavorato in modo sinergico per dare vita a un progetto capace di riflettere le ambizioni ambientali e architettoniche dell’Italia. La nuova sede del MASE sarà un simbolo di innovazione e responsabilità, dimostrando come la progettazione integrata e la collaborazione possano dare forma alle istituzioni sostenibili del futuro.”

Courtesy GPA

Giuseppe Perillo, CEO, Perillo Srl:

“Per noi Nexus Terrae è l’occasione di contribuire alla nascita di un edificio che non sarà soltanto un luogo di lavoro, ma un organismo vivo capace di ispirare il futuro ambientale dell’Italia. Attraverso MEP integrato, BIM e tecnologie digitali lavoreremo per dare forma a un ecosistema che respira, si adatta e restituisce valore: un vero manifesto della sostenibilità, capace di tradurre l’innovazione in esperienza quotidiana.”