architect: Michel MALCOTTI + Catherine ROUSSEY + Thierry GHEZA

location: Salins les Bains, France

year: 2009

Chiuso dal 1962, le saline di Salins-les-Bain sono state sin dal Medioevo un importante sito produttivo nella Franca Contea. Quando fu indetto il concorso per il restauro della salina nel 2006, le autorità cittadine si erano già poste l'obiettivo di trasformare la salina in un monumento alla storia della produzione locale con l'obiettivo di restituirle la sua originaria importanza centrale, non solo simbolicamente ma all'interno dell'impianto urbanistico della città: recentemente classificato patrimonio mondiale dell'UNESCO, il sito è concepito non solo come museo del sale, ma come museo a cielo aperto della storia locale. Questo è il motivo per cui il progetto di Malcotti-Roussey e Gheza collega indissolubilmente l'obiettivo di proteggere i depositi del sale con l'obiettivo di rivelare la loro importanza simbolica per la città, e si traduce in un restauro che preserva l'architettura originale del complesso, con aggiunte dichiaratamente moderne. A seguito di uno studio condotto da esperti del Laboratorio Monumenti Storici che suggeriva di non coprire le mura poiché sature di sale, in modo che potessero continuare a respirare e quindi essere conservate, il progetto del museo è stato tenuto separato dall'edificio preesistente fin dall'inizio.

photo by Nicolas Waltefaugle
photo by Nicolas Waltefaugle

A differenza dei progetti di conservazione basati sul mantenimento delle funzioni invisibili della costruzione originale, l'intervento di Malcotti-Roussey e Gheza  con muri di cemento spessi 31 cm, pavimenti in legno e mobili in acciaio fatti a mano da artigiani locali, si inserisce nel contesto con lo stesso impatto visivo e design dignitoso. Questa filosofia di restauro si esprime all'esterno in un elemento irriverentemente attraente: un nuovo parallelepipedo proteso verso l'esterno nella parete nord, realizzato in lamiera di acciaio Indaten®, consigliato per la sua patina protettiva che lo rende particolarmente resistente alla corrosione degli agenti atmosferici. L'utilizzo dell'acciaio è un riferimento all'edificio esistente, si affaccia sul fiume ed è costruito per contenere un casinò, un ristorante e un auditorium, sulle tracce di un altro deposito per il sale distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Malcotti e Roussey hanno lavorato il materiale in modo da migliorare il collegamento con il museo e rafforzare l'unitarietà dei due edifici per ulteriori usi: tre delle quattro pareti del casinò sono realizzate con una doppia facciata, in qui la struttura interna in vetro è protetta da una zona decorativa costituito da lamine di acciaio fatte a mano, tutte diverse, piegate come se fossero tende leggere ma in realtà molto rigide, a creare un un forte contrasto con l'altro edificio, compatto e chiuso. Elemento che chiama l'attenzione di tutti coloro che visitano il complesso e che serve a distribuire i percorsi museali e le mostre temporanee, il nuovo blocco del Museo del Sale, in forte contrasto con le vecchie mura di pietra delle saline, rivela quanto il lavoro degli architetti e la loro filosofia del restauro sia un riuscito tentativo di trasformare il complesso da patrimonio storico a monumento della città.

architetto: Michel MALCOTTI + Catherine ROUSSEY + Thierry GHEZA (2 agenzie: SCP Malcotti-Roussey e Thierry Gheza architecte)
collaboratori
museografia: Itinérance + Thierry Gheza
concetto, realizzazione grafica e infografica: Pascaline Minella+Christophe Gaudard
illuminotecnica: Scenergie
paesaggista: Fabienne Méline
termica e acustica: Image et calcul
strutture: Cetel
impianto elettrico: Enebat
cliente: Ville de Salins les Bains
luogo: Salins les Bains
area: superficie costruita 668 mq prima tranche - superifcie costruita 1927 mq
progettazione: concorso marzo 2006 - ottobre 2007 - tre fasi
periodo di costruzione: inizio lavori settembre 2007 - maggio 2009 conclusione lavori prima fase
fotografie: Nicolas Waltefaugle