area 111 | zero volume

architect: LAAC Architects

location: Tyrol, Austria

La stazione sciistica di Schaufeljoch si trova a 3.180 metri sul livello del mare. Il percorso per raggiungere la piattaforma inizia dalla funicolare dopo di che il tragitto prosegue salendo una serie di gradini lungo la dorsale che conduce al Great Isidor. Dopo altri 70 metri di cammino, immersi nella natura, si giunge alla piattaforma. Great Isidor è posizionato al centro del ghiacciaio Stubai dividendolo in una metà occidentale e una orientale. Con la creazione di questa nuova prospettiva lo spettatore può finalmente cogliere le reali dimensioni del paesaggio. La piattaforma invita il visitatore a prendere una pausa e godersi la pace e la bellezza delle montagne. Nella ideazione del progetto è risultata cruciale la soluzione relativa al problema della invasione della natura.
La piattaforma è destinata a rappresentare una reazione all’ambiente naturale che la ospita, nel quale però si va a fondere e mimetizzarsi. L’obiettivo del progetto era quello di creare una situazione nello spazio, piuttosto che un vero e proprio edificio. Con la messa in scena e l’esagerazione della topografia esistente il paesaggio genera architettura, in altre parole, un paesaggio artificiale. Il progetto esprime sia un aspetto dinamico che statico e fa parte della trasformazione: una interazione con la natura, riflettendola e influenzandola. La piattaforma panoramica sul monte Isidor è un disegno nella neve, è una passeggiata lungo un crinale trasformato dall’architettura. Il percorso e la piattaforma si poggiano su una roccia fragile, per sei mesi le lamelle scompariranno sotto la neve e solo le spade che si estendono oltre la scogliera nord rimarrano visibili per tutto l’anno. Grazie al suo alto contenuto di ferro la pietra ha un colore rosso. La scelta dei materiali sottolinea un contrasto con le strutture in acciaio zincato che caratterizzano le costruzioni della regione circostante.

The architecture office LAAC Architects was founded 2009 as update of astearchitecture. astearchitecture was founded in 2005 and tries to provide an intersection point between teaching, reasearch and realisation, apart from covering conventional architectural projects. The aim is to use suitable projects to conduct basic research, which can then be transferred to construction systems and systems of spacial design. On the one hand research is conducted in the design studios of the Technical Faculty of Innsbruck University and on the other hand the office deals with possible practical applications of the respective projects. The name BUILT BY VELOCITY covers projects such as ski jumps, bob runs and sprint toboggan runs as well as panorama platforms.
This is construction work that usually focuses on the development of the construction. With a few exceptions the shape of such buildings and the significance of their presence for their environment have so far been considered of secondary importance. BUILT IN VELOCITY creates architecture bridging the gap between nature and construction, and represents concepts based on dynamic parameters. Our prime interest is devoted to the intensification and staging of the context and redefining architecture in terms of artificial landscape. The first stage in every design project lies in the analysis of the location and position followed by the analysis of the relevant phenomena and parameters. The prime aim is to determine the crucial elements in this interrelation. The main focus is placed on dynamic and cyclical parameters. Architecture is determined by changing contexts and changes with these. Time plays a significant role.