Quarto appuntamento del ciclo di eventi “MIRALLES” in occasione del ventesimo anniversario della sua morte, Perpetuum Mobile è il nome della mostra promossa dalla Fundació Enric Miralles con il supporto della città di Barcellona e del Generalitat de Catalunya, per celebrare il lavoro dell’architetto catalano Enric Miralles nelle sue molteplici sfaccettature di creativo. Curatori degli eventi, sono Benedetta Tagliabue e Joan Roig i Duran con la collaborazione dello studio di architettura Miralles Tagliabue EMBT, la Escola Tècnica Superior d'Arquitectura (ETSAB) e il Col·legi d'Arquitectes de Catalunya (COAC).
MIRALLES. Perpetuum Mobile, che si terrà al Disseny Hub fino al 29 agosto, mostra il lato meno noto di Enric Miralles quale designer di arredi. Sebbene infatti lo studio di architettura da lui fondato e guidato da Benedetta Tagliabue lavori a progetti di interior, questa è la prima volta che i suoi lavori di design vengono mostrati pubblicamente in una mostra. Anche se Miralles si prendeva cura di ogni dettaglio dell’interior design di molti dei suoi progetti sia privati che pubblici, l’architetto non ha mai disegnato pezzi d’arredo pensando di riprodurli commercialmente.
La mostra si compone di pezzi di arredo e oggetti sviluppati principalmente per la casa dell’architetto, che sono stati riprodotti ed esposti grazie al sostegno di American Hardwood Export Council (AHEC), in una selezione di legni duri americani sostenibili, donati da AE Maderas. Il processo creativo di Miralles era spesso finalizzato a dare vita si suoi progetti. Un desiderio che si riflette anche nei suoi collage fotografici, che danno movimento all’immagine come mostrato nella mostra MIRALLES. Photos & Collages che è anche parte del suo tributo. Al Disseny Hub sarà possibile apprezzare l’intenzione di dar vita e movimento anche ai suoi progetti di arredo.
L'ultima casa dell'architetto a Barcellona era un vecchio magazzino i cui muri sono stati abbattuti per creare un open space dove Miralles ha immaginato una casa in movimento e dove anche i mobili non avevano un luogo o una forma stabili, ma potevano essere spostati o modificati a seconda delle esigenze del momento. Per realizzare questa visione contemporanea dello spazio, Miralles ha disegnato personalmente i suoi mobili, condividendo i suoi schizzi con artigiani e falegnami, con i quali ha discusso e sperimentato.
La mostra MIRALLES. Perpetuum Mobile è nata in seguito a un’intensa attività di ricerca e documentazione all’interno degli archivi privati dell’architetto e grazie a un dialogo intimo con American Hardwood Export Council (AHEC) che ha portato alla riproduzione di nove pezzi. Il design originale di ciascun pezzo è rimasto inalterato con solo qualche aggiornamento tecnico (come, per esempio, nuove cerniere e collegamenti per alcuni pezzi) mentre sono statti aggiornati i materiali utilizzati. Sebbene i pezzi originali siano in altri legni, le riproduzioni sono state realizzate adoperando una selezione di quattro specie sottoutilizzate di latifoglie Americane quali la quercia rossa, l’acero, il ciliegio e il tulipier scelti per le loro credenziali estetiche, prestazionali e ambientali.
Durante la fase di documentazione, è stato ritrovato un quaderno con disegno dettagliato di un tavolo sconosciuto. Chiamato 'Mistery', questo pezzo è stato riprodotto per la prima volta a La Navarra decifrando le istruzioni contenute negli appunti di Miralles. La mostra ospita più di 20 pezzi, tra cui i tavoli 'Inestable', 'Dolmen', 'Troncs' e 'Tropical', la mensola 'Lelukaappi' ispirata al lavoro dell'architetto Alvar Aalto, diverse sedie utilizzate in progetti come il Parlamento scozzese o la sede del Círculo de Lectores a Madrid, nonché lampade inedite, che Miralles aveva iniziato a progettare ma che ha lasciato incompiute.
La struttura della mostra riproduce simbolicamente la casa privata di Miralles e Tagliabue; i mobili sono distribuiti nello spazio imitando la loro posizione originale, schizzi e disegni sulle pareti svelano i dettagli dei progetti, e foto di vita familiare li mostrano in uso. Le lampade disegnate da Miralles illuminano i mobili e sono usate come elementi decorativi. La mostra è accompagnata da un video in stop-motion e da un documentario prodotto da AHEC che spiega il meticoloso processo di ricostruzione dei mobili, l'idea originale e i movimenti che portano questi mobili in vita.
Inestable, 1993
Pezzi originali in iroko (per casa) / quercia (per studio)
Riproduzione in quercia rossa americana
Commissionato dalla galleria Le Magazine di Grenoble, Inestable è stato originariamente realizzato da Enric Miralles in iroko per casa e in quercia per lo studio "... come gli uffici americani di fine secolo", e riprodotto in quercia rossa americana per la mostra. È un tavolo molto grande: quando aperto, è composto da diversi piani che possono essere sollevati, rivelando cassetti segreti e poggia libri che facilitano la lettura. Il perimetro arrotondato del tavolo incornicia la struttura a forma di Z che ricorda sia la pianta del Cimitero di Igualada che la struttura dei tetti di Parets del Vallès, così come le iniziali del suo nome: E e M. Miralles ne ha parlato in molte conferenze e interviste, contribuendo a tessere una descrizione caleidoscopica del tavolo.
"Questo tavolo ha le dimensioni di una stanza, circa 3 x 2,8 m, la sua forma può cambiare. È un pezzo che ti permette di avvolgerti intorno a esso quando ti siedi o decidi dove lavorare. Concepisco questo pezzo come una sorta di kit di sopravvivenza: con esso, più una cucina e un bagno, si può vivere. È uno strumento di lavoro e allo stesso tempo di riflessione".
Per gli artigiani di La Navarra è il mobile della mostra più complesso da realizzare: pieno di dettagli con parti nascoste e di cassetti che possono essere raggiunti grazie a tre fori tagliati nel piano di lavoro che fungono da maniglie. La cerniera per le parti mobili è stata realizzata appositamente. Il suo funzionamento prevede due movimenti continui: estrazione e rotazione.
Lelukaappi, 1995
Pezzo originale in compensato di betulla
Riproduzione in acero americano impiallacciato con ciliegio americano
Commissionato dall'Alvar Aalto Symposium di Jyväskylä (Finlandia), Lelukaappi è stato progettato per un centro giochi a Mollet del Vallès ed è quasi un microcosmo di quell'edificio. Il pezzo è composto da tre unità di diverse altezze, in grado di ruotare su assi comuni. Ogni unità è composta da ripiani orizzontali e verticali in legno. Tutti e tre gli elementi poggiano su ruote che permettono un movimento sinuoso e avvolgente. Come molti degli scaffali progettati da Enric Miralles, Lelukaappi si distingue per la sua struttura organica e la sua capacità di circondare l'utente e creare uno spazio individuale per lavorare, leggere o riflettere. Nel processo di riproduzione di Lelukaappi i falegnami hanno usato un'impiallacciatura di acero americano intarsiata con ciliegio americano. I piani curvi verticali sono stati ottenuti pressando a freddo strati di impiallacciatura d'acero su dime personalizzate per ottenere la forma desiderata. I giunti tra i pezzi orizzontali e quelli verticali curvi sono stati realizzati a mano.
Troncs, 1998
Pezzo originale in olmo
Riproduzione in quercia rossa americana
Realizzato in collaborazione con Benedetta Tagliabue, il tavolo Troncs è stato originariamente realizzato in legno di olmo e fa parte dei mobili della casa. Per l’occasione è stato riprodotto in quercia rossa americana. Grazie a un meccanismo semplice è possibile cambiare la posizione delle gambe, ottenendo un tavolo molto basso, simile a una panchina, o un tavolo di altezza tradizionale. Troncs è una rivisitazione del classico tavolo da picnic con panchina in legno incorporate, ma realizzato in boule di legno e con gambe incrociate. Le assi, lasciate con il bordo naturale ondulato, accentuano la similitudine con il pezzo che spesso si incontra in montagna.
Estudi, 1993
Pezzo o
Riproduzione in Quercia Rossa e Ciliegi americani
Il tavolo Estudi è stato progettato da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue per la loro casa. Esso comprende due posti a sedere che permettono agli utenti di disegnare, progettare e parlare uno di fronte all'altro, e consiste in una grande struttura a cinque gambe che sostiene un piano di lavoro in legno con fessura per I cavi elettrici. Completa la struttura, una cassettiera per riporre i progetti architettonici. Il tavolo Estudi è stato riprodotto in ciliegio americano con accenti di rovere rosso. La cassettiera poggia su ruote e il suo frontale è realizzato con impiallacciature di ciliegio a incastro verticale dall’effetto estetico fuori dal comune.
Marisa, 1992
Pezzo originale in compensato di betulla
Riproduzione in tulipier americano
La libreria Marisa fu concepita come regalo a sorpresa per la madre di Benedetta, Marisa, che aveva bisogno per i suoi libri di una struttura che potesse chiudersi. Quando il pezzo fu costruito, Marisa, ignara del regalo, aveva già comprato degli scaffali richiudibili. Così la libreria Marisa non è mai partita per l’Italia ed è rimasta a casa dei suoi creatori. Ispirata ai bauli da viaggio, è composta di due unità che, attraverso una serie di cerniere, si chiudono su sé stesse, lasciando parzialmente visibili i libri e gli oggetti all'interno. La libreria Marisa è formata da due componenti che ruotano su dei perni. La sua struttura è costituita da compensato rivestito di impiallacciatura di tulipier americano sapientemente accostato ai bordi, in modo da sembrare un unico pezzo di tulipier.
Mistery, 1999 Unbuilt
Acero Americano
Il tavolo Mistery non era mai stato costruito. Benedetta Tagliabue ne ha recuperato i progetti dall’archivio in casa, dopo averli trovati per caso. È stato ridisegnato e prodotto appositamente per questa mostra. Le prove effettuate sia in 3D che con elementi di legno finti sono state fondamentali per la buona riuscita del pezzo. È un tavolo da disegno che può essere allungato o accorciato con un sistema che si piega a zig zag, trasformandosi da uno spazio di lavoro per uno a un tavolo da pranzo per 16 persone. Quando aperto, è un grande tavolo di più di 4 m e quando è chiuso diventa un tavolo da disegno su cui appoggiare libri e progetti. L'acero americano è stato scelto per la sua durezza, perfetta per una superficie da disegno. Il suo movimento ricorda il vogatore di una canoa.
Tropical, 1994
Pezzo originale in legno di bolondo
Riproduzione in Quercia Rossa Americana
Realizzato in collaborazione con Benedetta Tagliabue, il tavolo Tropical Table è stato originariamente realizzato in legno bolondo recuperato dal progetto della pergola Icaria e fa parte dell'arredamento di casa. Due le altezze possibili, una a 70 cm che ne permette l’uso come tavolo da pranzo; l'altra a 35 cm che lo trasforma in tavolino da caffè. Il movimento che cambia le altezze si esegue verticalmente appoggiandosi alle quattro gambe del tavolo, che agiscono come pilastri di un ponte levatoio e sono sostenute da un telaio incrociato. La riproduzione è stata realizzata in quercia rossa americana finita a olio.
Dolmen, 1995
Pezzo originale in legno bolondo
Riproduzione in Ciliegio e tulipier Americani
Il tavolo Dolmen fa parte dei mobili che Enric Miralles e Benedetta Tagliabue hanno progettato per la loro casa. Realizzato originariamente in legno di bolondo recuperato dal progetto della pergola Icaria e riprodotto in ciliegio rosso e tulipier americani, questo pezzo replica il concetto dei tavoli da ristorante che si piegano in verticale quando non utilizzati. In questo caso, il tavolo, quando aperto, può essere utilizzato per lavorarci grazie al supporto dei cassetti sottostanti, mentre quando è piegato forma una parete mobile utilizzabile per dividere lo spazio. Il tavolo Dolmen ha un piano di lavoro mobile, a forma di menhir, composto da otto tavole di ciliegio americano massiccio, disposte in diagonale e assemblate da incastri visibili sul bordo. Il piano è collegato alla parte inferiore del tavolo grazie a un telaio a croce in tulipier americano. La parte inferiore del pezzo è composta da tre gambe, una delle quali ha due bracci girevoli che permettono al tavolo di essere piegato e di occupare meno spazio. Per il top e i cassetti è stato utilizzato il ciliegio americano, scelto per il suo colore e la sua grana fine. Per gli elementi strutturali, il tulipier americano.
Japonès Stool, 1992
Pezzo originale in iroko
Riproduzione in quercia rossa, tulipier, acero e ciliegio americani
Lo sgabello Japonès è stato creato dopo un viaggio in Giappone di Enric e Benedetta. Il suo design si ispira al tradizionale sgabello da doccia giapponese. Sono sei gli sgabelli riprodotti in quercia rossa, tulipier, acero e ciliegio americani con finitura a olio. Lo sgabello Japonès è un mobile molto semplice che consente di osservare appieno come è stato costruito, senza giunture nascoste. Ha una fessura sulla parte superiore che lo rende facile da prendere e spostare e può essere collocato in posizione orizzontale o verticale.