architect: Hangar Design Group, Vudafieri-Saverino Partners
location: Shanghai
year: 2021
Il nuovo indirizzo di Shanghai dedicato al leisurewear e alla biancheria per la casa si chiama Miracle Living. Il progetto è stato pensato e sviluppato a quattro mani da Hangar Design Group e Vudafieri-Saverino Partners.
Situato lungo Tongren Road, nel centralissimo e prestigioso Jing’an district, il più importante distretto economico di Shanghai, Miracle Living più che uno showroom è un concept store di 320 metri quadri distribuiti su due livelli: oltre alle collezioni in seta firmate Silky Miracle e a quelle dello storico brand italiano Frette, si possono ammirare opere d’arte contemporanea esposte nella galleria dedicata e si può fare una sosta nel relax corner in cui è stato ricavato un bar. Per far sì che il cliente approfondisca il rapporto con il brand, l’offerta retail si sta facendo sempre più versatile e coinvolgente. Uno spazio come Miracle Living diventa un esempio imprenditoriale nonché il tramite per far riscoprire l’esperienza in-store, restituendo ai clienti il piacere di essere fisicamente presenti.
Il concept del progetto, ispirato alla morbidezza tattile e al movimento flessuoso della seta, è stato messo a punto all’interno di uno spazio che in precedenza accoglieva una galleria d’arte, con lo scopo di ottimizzarne i flussi.
A firmare il concept è lo studio multidisciplinare di design strategico Hangar Design Group - fondato a Mogliano Veneto nel 1980 dagli architetti Alberto Bovo e Sandro Manente, oggi con sede a Milano, New York e Shanghai - che segue la brand expression di Silky Miracle in ogni suo aspetto.
Vudafieri-Saverino Partners è intervenuto per dare profondità e struttura al progetto di architettura di interni, grazie anche all’inserimento della nuova iconica scala di connessione tra i due piani, partendo da suggestioni sempre rispettose del genius loci e del contesto. Con un approccio narrativo volto a “progettare relazioni”, lo studio guidato da Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri - con sede a Milano e dal 2012 a Shanghai - vanta un’ampia esperienza nel settore retail di lusso associando di volta in volta la cultura architettonica alla sensibilità al vivere contemporaneo.
Il progetto di retail tracciato dai due studi mette in dialogo materiali pregiati come il marmo, la pietra e l’ottone che, con le loro texture materiche, diventano elementi strutturali, sobri, mai prorompenti. Accanto a essi sono stati scelti con cura elementi più ruvidi, come le resine o la fibra di vetro, altri più impalpabili come i velluti, o performanti come i tessuti firmati Kvadrat e Maharam; e ancora, dal sapore artigianale come il legno di recupero della cinese Imondi: in un sapiente gioco di equilibri tutti questi materiali assumono un nuovo carattere donando una tattilità sensuale e un’atmosfera calda, seppur delicata, all’intero spazio.
L’idea dei progettisti per Miracle Living è stata quella di creare un ambiente neutro all’interno del quale i tessuti in esposizione, con i loro colori e le loro sfumature, potessero essere i veri protagonisti del racconto, senza rinunciare però a un certo grado di riconoscibilità stilistica e a un linguaggio raffinato nell’utilizzo e nella scelta degli elementi d’arredo, funzionali all’esposizione del prodotto e al racconto dei brand. È stata quindi selezionata una palette di colori molto tenue, prevalentemente opaca e femminile, in contrasto con i toni lucidi delle collezioni tessili in vendita, esposte su scaffalature leggere ed essenziali, impreziosite da rimandi in ottone. Le nuance dominanti nello showroom sono il beige, l’avorio, il tortora, il crema, il beige rosato: adatte per dare grande respiro all’intero spazio.
Le linee sinuose del gesso sui soffitti, dell’illuminazione e della scelta dei pezzi d’arredo accompagnano i clienti in movimenti fluidi all'interno di Miracle Living, donando loro la confortevole sensazione di un abbraccio, soffice come i capi di biancheria proposta.
Dal divano imbottito Julep, dalla forma ricurva in stile anni ’50, del designer svedese Jonas Wagell per Tacchini alle sedute dalla silhouette ondulata Etcetera, scelte nella cromia sand beige; dalla poltroncina Getlucky, disegnata da Patricia Urquiola per Moroso alla seduta Ico, firmata da Ora Ito per Cassina. Ogni elemento è in linea con il concept dei progettisti basato sulla morbidezza e i movimenti sinuosi, che si notano anche nei tavolini tondeggianti e nelle testate dei letti adagiate su rivestimenti murali dall’effetto tridimensionale, ottenuti utilizzando la carta da parati Carrelage di Arte.
Le stesse linee incurvate si ritrovano nell’illuminazione per mezzo di pezzi scultorei, come la lampada a sospensione in ottone Itaca di Morghen Studio e la lampada da soffitto con anelli decorativi Say Yes, disegnata da Studio Pepe per Baxter.
La scala che collega i due piani dello showroom Miracle Living, avvolgente come un bozzolo, è stata realizzata seguendo linee curve e sinuose, e si sviluppa a partire dalla colonna principale salendo a spirale per affacciarsi su una parete impreziosita dagli stucchi e da mensole in marmo chiaro. Oltre a una vip lounge, al secondo livello si trovano due spaziosi camerini racchiusi da tende in velluto verde salvia rivestiti dalla carta da parati Yoku, firmata da Christian Benini per Wall&decò, con texture in 3D che creano effetti di colore cangianti tra platino, oro e argento oltre ad un gioco di pieni e vuoti.
Davanti a una boiserie in legno ondulato, è stato ricavato un relax corner con un bar riservato agli ospiti. Tappeto in viscosa di bamboo, fasci a fibre ottiche che creano l’effetto cielo stellato, pannelli a specchio, un blocco di marmo chiaro dai bordi smussati e tondeggianti adibito a bancone: tutto è stato pensato per regalare un’ulteriore sensazione di comfort offrendo la possibilità di fare una shopping experience più lenta e rilassante.
A questo piano si trova anche una piccola galleria d’arte che ospita collezioni e mostre temporanee. In continuità con il concept del piano inferiore, anche questo è uno spazio neutro, pensato per far risaltare le opere esposte, definito e contraddistinto dalla scelta del parquet in rovere a pavimento. Un ambiente versatile, in grado di trasformarsi in diverse occasioni per far vivere ulteriormente lo showroom con nuovi progetti o installazioni.
“La cultura e la cura del progetto che ci viene riconosciuta fa leva anche sulla nostra italianità, un atout che resta importante nei confronti di quei brand cinesi che vogliono posizionarsi nel segmento medio-alto del mercato - ha affermato Marco Bovo di Hangar Design Group -. Siamo molto felici di aver realizzato questo progetto in collaborazione con Vudafieri-Saverino Partners, in uno scambio virtuoso di competenze che ha dato un importante valore al progetto, realizzato in un breve lasso di tempo”.
“La shopping experience si sta evolvendo rapidamente, soprattutto in un paese come la Cina e in particolare a Shanghai dove la tecnologia e l’e-commerce sono parte della quotidianità delle persone. È quindi fondamentale il saper attribuire ai luoghi un significato più ampio, e la capacità di diventare il paesaggio fisico dove le persone possono vivere le proprie emozioni. Le proprie scoperte - ha spiegato Tiziano Vudafieri -. Con Hangar Design Group condividiamo la cultura e la comune propensione a esplorare nuovi percorsi narrativi”.
Scheda progetto
Luogo: Tongren Lu Shanghai
Superficie: 320 mq
Stato: completato (2021/10)
Design Team HDG: Alberto Bovo, Michele Bicego, Jacopo Mainardi, Marco Bovo
Design Team VSP: Tiziano Vudafieri, Claudio Saverino, Stefano Piontini, Alessandro Zuccolo, Sara Colombo, Ivana Zhong, Yun Tu, Junlan Cai