Corde Architetti Associati è tra i protagonisti del progetto BOXinBOX, un’iniziativa che nasce per affrontare la sfida delle oltre 11.000 aree industriali dismesse del Triveneto, trasformandole in spazi funzionali, sostenibili e inclusivi. Un modello innovativo di riconversione, già sperimentato con successo in Friuli-Venezia Giulia, che unisce tecnologie avanzate e progettazione collaborativa attraverso una piattaforma digitale.
Il progetto si articola in diverse fasi: dalla mappatura delle aree dismesse all’individuazione di soluzioni sostenibili, fino alla realizzazione di prototipi attraverso una piattaforma digitale che favorisce la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.

L’efficacia degli interventi sarà valutata considerando la riqualificazione degli spazi, l’utilizzo di materiali riciclati e l’impatto ambientale complessivo. In quest’ottica, il progetto segue il principio DNSH (“Do No Significant Harm”), assicurando che ogni azione non comporti danni significativi all’ambiente.
Questo si traduce in misure concrete come la riduzione dell’impermeabilizzazione e della contaminazione del suolo, la diminuzione delle emissioni di carbonio e il potenziamento della biodiversità urbana attraverso la creazione di spazi verdi permeabili. L’approccio circolare adottato permette di ridurre gli sprechi, incentivare il riutilizzo dei materiali e contenere il consumo di risorse, tipico delle nuove costruzioni.
Al cuore di BOXinBOX c’è anche una forte attenzione al benessere sociale: i siti industriali dismessi si trasformano in luoghi vivi e accoglienti, pensati per promuovere l’inclusione, lo sviluppo locale e una migliore qualità della vita, garantendo accessibilità per tutti.

Uno degli interventi più significativi firmati da Corde Architetti Associati riguarda la riqualificazione della ex Marmeria, situata nei pressi della stazione ferroviaria di Sacile, in provincia di Pordenone, nel cuore della campagna friulana. Costruito nel 1972 e attivo fino ai primi anni 2000, l’edificio era destinato alla lavorazione e distribuzione del marmo, prevalentemente per usi costruttivi e ornamentali a livello locale.
La struttura si presenta con una pianta rettangolare di circa 50 x 18,60 metri, realizzata con un telaio metallico e travi reticolari. La copertura, originariamente suddivisa in 10 campate a shed, è stata completamente rinnovata: le vecchie lastre in amianto sono state bonificate, rimosse e sostituite con una nuova copertura in lamiera metallica. I tamponamenti perimetrali sono in blocchi di cemento, mentre l’interno si caratterizzava per l’assenza di partizioni, ad eccezione di un piccolo volume su due piani collocato nell’angolo nord-orientale. Quest’ultimo, con struttura indipendente in muratura di laterizio e solai in laterocemento, ospitava un magazzino al piano terra e uffici con servizi igienici al primo piano.

Il progetto di riqualificazione ha avuto come obiettivo principale il recupero del patrimonio industriale esistente, puntando su soluzioni innovative, sostenibili e flessibili, capaci di aprire nuove prospettive per la rigenerazione del territorio. Dimostra come la trasformazione di spazi dismessi possa diventare un’opportunità concreta di crescita e socialità, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita, sia dal punto di vista professionale che sociale.

Grazie al progetto BOXinBOX, la vecchia Marmeria è stata trasformata in un polo direzionale composto da 12 moduli indipendenti in legno, posizionati all’interno del fabbricato originale, secondo il principio delle scatole cinesi. Alcune delle chiusure perimetrali sono state sostituite con pareti in policarbonato traslucido, creando un ambiente luminoso, non riscaldato, a diretto contatto con il giardino, pensato come spazio comune.
Il capannone si trasforma così in una sorta di serra apribile, mentre i moduli in legno danno forma a una composizione articolata che richiama l’organizzazione dello spazio urbano, con piazzette e percorsi interni su cui si affacciano gli uffici dei quattro studi professionali che lo abitano. Tra i moduli si genera uno spazio intermedio, a metà tra interno ed esterno: un ambiente ampio, luminoso, non riscaldato, protetto dalla pioggia e direttamente connesso al giardino circostante.

Questa operazione non ha trasformato solo lo spazio fisico, ma anche il modello operativo. La fruibilità degli spazi comuni interni ai moduli direzionali ha reso possibile la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, pensato per un team multidisciplinare. La prossimità tra professionisti favorisce una comunicazione più semplice, uno scambio efficace di competenze e conoscenze, e la nascita spontanea di nuove forme di collaborazione.

Per realizzare i 12 moduli direzionali in legno che compongono il polo uffici, sono stati scelti materiali prefabbricati come i pannelli in X-Lam. Questo sistema costruttivo ha reso possibile un’architettura leggera, evolutiva e completamente reversibile, eliminando la necessità di nuove fondazioni e contribuendo alla riduzione dei costi e dell’impatto ambientale.
Un’attenzione particolare è stata dedicata anche al riuso dei materiali presenti sul sito: ad esempio, i portoni originali in acciaio con tamponature in policarbonato sono stati mantenuti o ricollocati e trasformati in ampie porte-finestre, integrandosi perfettamente nella nuova configurazione.

Scheda progetto
Localizzazione: Sacile, Pordenone
Programma: riqualificazione di un ex edificio industriale in polo direzionale
Committenza: Iris Immobiliare
Progettazione: Corde Architetti Associati
Direzione lavori: Corde Architetti Associati
Studi di ingegneria: Studio di progettazione Nardo ing. Paolo
Collaudatore tecnico: arch. Lucia Zangrando
Impresa generale: Impresa Dorigo srls
Superficie del lotto: 5.000 mq
Superficie coperta: 1.000 mq
Superficie adibita a uffici: oltre 400 mq
Spazi comuni: 360 mq
Magazzini: 240 mq
Superficie del parco: 2.200 mq
Certificazioni: Isover Superbac, Smartwall, Holz Forschung Weinberger - Abtenau, Aitim, KLH Massivholz GmbH, OiB Austrian Institute of Construction Engineering, Nordic Swan Ecolabel
Costo: € 640.000