Riflettere sul gesto progettuale nel 2024 significa partire da una tecnologia evoluta che si prende cura dell’ambiente e dell’uomo. Che rinnova il legame profondo fra funzione e poesia, in un cerchio che racchiude armoniosamente ogni parte del vivere quotidiano, in ogni spazio.
iGuzzini progetta, sviluppa e produce ottiche in house, per una luce sempre più connessa e sempre più integrata. Outdoor e indoor, nei grandi spazi architettonici come negli ambienti dell’abitare, il brand vuole prodotti capaci di liberare la creatività e portarla a nuovi livelli di stupore e meraviglia.
I prodotti 2024 sono una sintesi intelligente della tensione alla libertà espressiva, alla bellezza, alla semplificazione del gesto e all’uso razionale delle risorse energetiche. Armonia, meraviglia, efficienza, benessere: le parole chiave delle novità iGuzzini parlano già di progetti futuri, con la consapevolezza di un savoir faire che spinge sempre un passo avanti, oltre il convenzionale. Il nome dell’impegno di iGuzzini è "light that moves".
Una matrice tecnologica e umanistica che si delinea sempre più nei nuovi prodotti, progettati per essere facilmente gestibili con tecnologie wireless e wired e per ampliare le funzioni di ogni presenza luminosa all’interno dello spazio. Luce che muove gli spazi. Luce che muove la cultura. Luce che muove le idee. Luce che muove le persone. Luce che ci fa muovere in avanti, che ci fa progredire. Non si tratta solo di luce, ma di informazioni, di dati, di tutto l’ecosistema digitale che partecipa alla creazione di un nuovo modo di intendere la presenza della luce e di regolarla, utilizzarla in modo razionale perché diventi anche informazione e linguaggio. E, soprattutto, per creare habitat umani ideali nel rispetto dell’ambiente e delle risorse energetiche. iGuzzini produce luce intelligente e responsive, cercando di raggiungere le prestazioni più alte in termini di sicurezza, durata e performance cromatica. La tecnologia dell'azienda è finalizzata al benessere visivo unito alla precisione cromatica, con risparmio energetico ed efficienza.
È il caso del proiettore Newfo, in cui armonia ed equilibrio abbracciano efficienza e comfort: Newfo è bellezza composta, emana un senso di modernità e atemporalità. Come suggerisce il nome, è un omaggio formale a Ufo, il primo proiettore architetturale di iGuzzini che, nel 1977, integrò la lampada alogena a bassa tensione, trasferendo nella pratica architettonica la precisione dell'illuminazione teatrale. Anche Newfo è portatore di innovazione, sia formale che tecnologica. Il suo restyling ha permesso di esplorare nuovi mondi, espressione di valori contemporanei, introducendo nel lighting i canoni geometrici dello squircle design.
Squircle è il nome anglosassone di una forma a metà strada fra il cerchio e il quadrato. Dal punto di vista estetico riesce a comporre un universo visivo piacevolmente contraddittorio: morbido e stabile, emotivo e razionale. In italiano si traduce in supercerchio.
Il nuovo spot Newfo, primo prodotto ideato appositamente per essere abbinato al binario elettrificato Filorail - che con un’apertura di soli 3,6 millimetri e attacchi micro permette l’aggancio degli spot o di altri sistemi luminosi -, è il risultato di un pensiero caratterizzante di iGuzzini: la prestazione ottica e tecnologica si traducono in una forma poetica, comprensibile e rassicurante.
Newfo si installa su Filorail sia direttamente sia a sospensione con cavo doppio. Utilizza ottiche brevettate Optibeam, lens e refractors, intercambiabili anche con il sistema facilitato Push&Go.
Il piccolo proiettore con gli angoli smussati è destinato a diventare l’archetipo di una luce tecnologica e, contemporaneamente, emozionale. È un percorso ideativo che iGuzzini insegue caparbiamente da tempo per portare la ricerca ottica e tecnologica sviluppata in house in ogni ambiente del vivere. Newfo è una presenza ironica, ammiccante, pensata per essere abbinata a un binario invisibile e per offrire comfort visivo e un’illuminazione scenografica che apre possibilità progettuali radicalmente diverse dall’ordinario, oltre la consuetudine tipologica dell’illuminazione professionale.