location: Museo del Novecento

PARADIGMA. Il Tavolo dell'Architetto: Leonardo Ricci 

C’è il sole e oggi il sole mi scalda. Mi sono svegliato stamani. Svegliato anonimo, sorgendo dalla notte e dal sonno. Stamani non ho letto il giornale. Stamani sono salito sul tetto della mia casa, ho allungato la mano davanti a me e in alto. La mia mano si è profilata contro il cielo. Poi così come un morente, incapace ormai di parlare, la mano ha fatto un cenno di un addio distaccato, dolce e umano. Ma non era un commiato agli uomini.
Era solo un timido e dolce gesto di saluto agli altri uomini sulla terra, come per dare a tutti il buongiorno, dare il buongiorno alle mie membra, così come me sono gli altri parte di me e io di loro.
Poi ho sorriso. Poi ho allargato le braccia e ho respirato profondamente.
Ho girato gli occhi tutto intorno
Ora sono nel mio studio a lavorare…

Leonardo Ricci
Estratto da Anonimo del XX secolo

Continua la rassegna del Tavolo dell'Architetto al Museo Novecento di Firenze con una mostra dedicata a Leonardo Ricci (Roma 1918 - Venezia 1994) per i 100 anni dalla nascita.
Ricci inizia la sua intensa attività creativa con la pittura, coltivata fin da giovanissimo e radice profonda della sua sperimentazione progettuale. Apprende “l’amore per l’architettura” da Giovanni Michelucci di cui è allievo, assistente e collaboratore. Nella Firenze postbellica partecipa ai concorsi per la ricostruzione dei ponti fiorentini e delle zone distrutte intorno a Ponte Vecchio e avvia l’impegno didattico nell’insegnamento universitario. Nel 1949 con l’amico fraterno Leonardo Savioli in gruppo con Giuseppe Giorgio Gori ed emilio Brizzi vince il concorso per il Mercato dei Fiori a Pescia che sarà inaugurato nel 1951. La sua opera-manifesto è l’insediamento residenziale organico di Monterinaldi a Firenze, che insieme ai villaggi realizzati per le comunità valdesi di Agape a Prali, in Piemonte e di Monte degli Ulivi a Riesi in Sicilia, esprime pienamente la sua poetica comunitaria e il suo straordinario talento. La “macrostruttura” lunga 200 metri, denominato La Nave che realizza a Sorgane è una infrastruttura flessibile che nelle intenzioni di Ricci tenta di superare quegli aspetti critici di chiusura dell’Unité d’habitation di Le Corbusier. Docente appassionato e stimolante della facoltà di Architettura di Firenze, di cui è stato preside dal 1971 al 1973; Dal 1960 fino al 1983, è stato visiting professor e graduate research professor in prestigiose università americane come il MIT, la Pennsylvania State University, la Florida University, dove alla guida dell’Urban Design Studio, progetta un quartiere residenziale a scala regionale per la metropoli di Miami. Il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia di Firenze, ultima occasione di collaborazione mancata con Michelucci rappresenta il suo ultimo progetto, che ha avuto una realizzazione postuma e travagliata che non restituisce i valori del progetto originario.

@Dario Borruto

 Il tavolo dell’architetto è un’occasione per presentare Leonardo Ricci come figura intellettuale e significativa attraverso tutte le sue espressioni: architettura, pittura e scrittura, raccontando molte opere inedite come i dipinti ed alcuni scatti e ricreando il suo tavolo di lavoro mostrando non solo le sue opere, ma anche gli oggetti di cui si circondava e che utilizzava. Il suo libro manifesto “Anonimo del XX secolo” ci permette di comprendere un personaggio importante per Firenze per il quale l’architettura diventa uno “scarto di lavorazione” necessario del suo pensiero esistenzialista, che tenta di rimettere l’uomo nella comunità, come unico sistema positivo in cui egli possa vivere.
Giovedì 20 Dicembre alle ore 18 è la data di apertura al pubblico della mostra presso il Museo del Novecento che sarà visitabile fino al 28 Marzo 2019.