Agape legge gli elementi della stanza da bagno in scala architettonica, secondo quella cultura del progetto che l'appassiona più di tutto. Ed è una lettura che lavora su diversi piani e gradi emozionali. Le vasche e i lavabi Face à face di Jean Nouvel Design, costruiti con lastre di pietra bidimensionali che sembrano sfiorarsi, emanano il carisma del rigore geometrico e si pongono nello spazio come monumenti di uno scenario urbano. Una purezza formale che esalta la naturale bellezza del marmo e che torna, in altro modo, nella nuova versione freestanding di “Ell a colonna” formulata da Benedini Associati. Un gesto architettonico forte che procede per sottrazione. Se il lavabo si allontana dalla parete, la composizione si semplifica secondo una logica evolutiva intrinseca. Il punto d'arrivo è la colonna più il piano, nient'altro. L'essenza del lavabo per un oggetto ieratico e quasi misterioso. E proprio per valorizzare lavabi e vasche, concepiti come sculture architettoniche che hanno necessità di spazio attorno, Alessandro Andreucci progetta il sistema Voilà. Contenitori integrati con specchi ruotabili dove riporre tutto quello che occorre, nascondendolo alla vista e ottenendo una serie di scenografici elementi a colonna per pareti attrezzate con discrezione.

Con gli sgabelli Vis-à-vis e le panche day-bed Rendez-vous di Marco Carini i toni diventano ludici e ironici. Una leggerezza che si avverte nella scelta dei materiali e nella modularità molto libera. Sgabelli e panche sono studiati per comporre paesaggi e microarchitetture sempre diversi. Qui la visione architettonica punta sulla ripetizione degli elementi, che danno ritmo allo spazio. Con entrambe le collezioni Agape sperimenta per la prima volta il sughero, proveniente da economia circolare, e approfondisce l'apporto umano al design attraverso un'artigianalità evoluta e intelligente, con l'intreccio manuale delle corde di sughero per le panchette Rendez-vous, che diventa di volta in volta più rado e più fitto generando interessanti effetti estetici e funzionali. Variazioni date dall'esecuzione artigianale che affiorano anche in Cenote, collezione di lavabi progettata da Patricia Urquiola che unisce la composizione architettonica del catino circolare e della base estremamente lineare, a un'intensa presenza materica. L'esterno del lavabo in pietra refrattaria lasciato grezzo crea un sorprendente contrasto con la levigatezza dell'interno smaltato. La lavorazione manuale fa di ogni pezzo un oggetto unico, secondo un approccio artigianale profondamente affine alla visione di Agape, che dà alla personalizzazione di tutte le sue collezioni un ruolo centrale. Elementi prodotti in serie e allo stesso tempo caratterizzati dall'unicità e versatilità nelle composizioni e nelle finiture. Per fare della stanza da bagno un'architettura dei sensi da costruire attorno ai propri desideri e necessità individuali. Novità anche nell’ampliamento di Sen, l’iconica famiglia di prodotti di Agape che dal 2008 ha radicalmente cambiato il modo di pensare alla rubinetteria e agli accessori. Un dialogo intimo, evocato e senza tempo in grado di coniugare in una inedita forma espressiva, grande libertà compositiva ed elegante essenzialità delle forme.

Vasca e lavabi Face à face, design Jean Nouvel Design
La nuova serie di vasca e lavabi architettonici segna l'esordio della collaborazione fra Agape e l'architetto francese. Nella costruzione della vasca i piani appaiono semplicemente accostati fra loro, grazie a un ingegnoso sistema di giunzioni invisibili. L'effetto è imponente e leggero, essenziale e materico. Superfici che si sfiorano e, con una progettazione estremamente attenta all'inclinazione dei piani che diventano schienale, trasformano la vasca in nido confortevole dove sedersi, sdraiarsi, leggere, rilassarsi. La poetica della bidimensionalità prosegue nei lavabi, declinati nella versione da appoggio, da parete e freestanding. Tutti a canale grazie al piano opportunamente inclinato del catino, accostano superfici verticali e orizzontali in una rigorosa struttura architettonica, integrabile con la barra portasciugamani o il vano di contenimento. Oggetti astratti che per contrasto esaltano, come la vasca, lo splendore quasi barocco del marmo.

Lavabo freestanding “Ell a colonna”, design Benedini Associati
Il lavabo nella lettura della famiglia “Ell” di Benedini Associati si configura come oggetto grafico e leggero. Il piano con griglia frangigetto e il catino coincidono e diventano elemento unico. E che cosa accade se il lavabo si posiziona lontano dalla parete? In una sequenza creativa e insieme rigorosa l'indagine approda all'essenza pura del lavabo, “Ell a colonna”. Una linea orizzontale, una colonna che la sorregge. Due semplici elementi architettonici che radicalizzano le funzioni. L'intero piano, integrato completamente dalla griglia frangigetto e annullando la presenza del catino, estremizza il doppio utilizzo come lavamani e superficie d'appoggio. Il piano è in Corian bianco come la griglia frangigetto, oppure in marmo bianco di Carrara, grigio Carnico o nero Marquina e la colonna in acciaio verniciato a polvere.

Lavabo Cenote, design Patricia Urquiola
In Messico il cenote è un’antica grotta naturale, fonte di acqua dolce e luogo dalla valenza mistica per la cultura precolombiana. La collezione di lavabi disegnata da Patricia Urquiola rivela una presenza magnetica, ricca di vibrazioni materiche e sensoriali. Al di fuori dei consueti stili decorativi, la lavorazione artigianale dell’argilla refrattaria lascia la superficie esterna volutamente grezza, naturale di colore rosso o con ingobbio in terra scura. A sorpresa l'interno smaltato è piacevolmente liscio al tatto e lucido alla vista. Un suggestivo gioco di contrasti tra ruvidità e levigatezza e una lavorazione manuale che fanno di ogni lavabo un oggetto unico, distintivo e prezioso. Semplice e funzionale la costruzione architettonica.

Sgabelli Vis-à-vis e panche day-bed Rendez-vous, design Marco Carini
Con entrambi i progetti Agape sperimenta per la prima volta il sughero, materiale sostenibile e proveniente da economia circolare, e introduce nella sua stanza da bagno nuove tipologie di arredo rafforzandone la connotazione di spazio dedicato a sé. Vis-à-vis è uno sgabello leggero e maneggevole, interamente in sughero naturale o biscottato. Un elemento utilizzabile a piacere anche come tavolino da appoggio. Eliminando uno spicchio dal corpo a cilindro si crea una curva che ha lo stesso raggio della base. In questo modo si può accostare ogni elemento all’altro all'infinito e comporre, se lo si desidera, anche un movimento circolare.

La stessa curva permette a due persone di sedersi su due sgabelli e stare comodamente l’una di fronte all’altra. Una analoga libertà di funzioni caratterizza Rendez-vous. Tre panche day-bed in tre diverse altezze, da utilizzare singolarmente o sovrapporre per creare composizioni dove sedersi, conversare, distendersi. Il piano d'appoggio prende forma da corde di sughero ingegnerizzate e intrecciate a mano. I sostegni e la struttura sono in tubolare di alluminio riciclato verniciato in una calda tonalità rosso mattone. Due collezioni studiate per funzionare a contatto con l'acqua. che possono trovare collocazione in un ambiente domestico come nell'hôtellerie, anche al di fuori dell’ambiente bagno e nell'outdoor, lasciando nuovo spazio all'immaginazione.

Sistema contenitori Voilà, design Alessandro Andreucci
Come mantenere il vuoto attorno a vasca e lavabo, valorizzandoli nella loro presenza scultorea e avere allo stesso tempo a portata di mano tutto quanto è necessario per utilizzarli? Alessandro Andreucci progetta Voilà. Un nuovo concetto di contenitori a scomparsa, grazie allo specchio pivottante in due punti lungo l'asse verticale. All'occorrenza la superficie a specchio ruota e svela l'interno attrezzato con mensole, portasciugamani e prese FM e con un semplice gesto tutto diventa facilmente disponibile. Voilà diventa esso stesso, con la sua linearità e pulizia, elemento architettonico con cui creare movimenti e variazioni prospettiche componendo una serie ritmica di colonne per una parete funzionale e attrezzata.

Specchi Faro, design Benedini Associati
Pura geometria e intensi effetti decorativi. Un cerchio e una linea. Una serie di specchi sospesi a parete, dove l'elemento di attacco funge anche da illuminazione. Il diametro è di 60 e 90 cm.

Portaoggetti Dot Line, design Garcìa Cumini
La serie Dot Line si arricchisce di un nuovo complemento da utilizzare in modo indipendente. Il portaoggetti con barra portasciugamani riprende i grafismi della collezione. Un gioco di linee essenziali per un oggetto versatile, dotato di illuminazione grazie alla striscia led nella superficie sottostante del piano d'appoggio. La struttura è in alluminio anodizzato nero e spazzolato. La base è in marmo, nelle finiture del catalogo Agape.

Variazione materica per gli accessori e i complementi Bucatini, design di Fabio Bortolani ed Ermanno Righi, ora anche nella versione con stringa in sughero sostenibile da economia circolare che corre in tutta la serie come alternativa all'acciaio, donando a ogni oggetto una tonalità calda e biscottata.
Nuova declinazione a parete per la doccia outdoor Open Air di Benedini Associati e nuovo lavabo da terra doppio per la serie Ottocento, sempre di Benedini Associati.
La linea Sen di Gwenael Nicolas, si arricchisce con un soffione doccia orientabile da parete, una lampada da parete, un gruppo miscelatore termostatico a due vie con doccetta e accessori da appoggio, e introduce la finitura in bianco. Si ampliano le finiture anche per la serie di sanitari Pear 2 di Patricia Urquiola disponibile anche colorato, sia internamente che esternamente, in grigio scuro o in verde.