L’Hotel Nodo di Santiago del Cile è il primo edificio bioattivo del Sud America. Riccardo Stein, architetto cileno specializzato in edifici ecosostenibili, ha progettato una struttura architettonica capace di evocare esteticamente il mondo naturale, all'interno di un territorio artificiale, e in grado al contempo di combattere l’inquinamento in maniera attiva. Per la sua costruzione ha utilizzato le superfici Laminam trattate con tecnologia bioattiva.
Il Cile - ha spiegato Stein - viene presentato all'estero come un paese di paesaggi. L’hotel Nodo cerca di rievocare iconograficamente quella tipicità paesaggistica come elemento di differenziazione, soddisfacendo così la ricerca di esperienze nuove e uniche di coloro che dimorano temporaneamente in un hotel. Nello stesso tempo l’albergo è stato costruito con l’intenzione di riprodurre il naturale con l'artificiale non solo esteticamente: l’obiettivo era infatti quello di realizzare una struttura che potesse essere associata all’idea di organismo vivente”. Per raggiungere il suo scopo, perciò, Stein non ha scelto una soluzione progettuale in cui è previsto l’uso di materiali naturali come pietra e legno o la creazione di spazi architettonici dove, per esempio, far crescere alberi. Ha optato per una soluzione concettuale.

©Christian Klotz

La lettura del naturale - ha precisato Stein - è concepita esteticamente e iconograficamente con una base di pietra su cui cresce un corpo in verticale in legno con un ordine regolare-irregolare come fosse una foresta”. Ma coerentemente con le premesse ideali del progetto, per realizzare la base ha utilizzato il calcestruzzo e per costruire la struttura verticale ha sviluppato un sistema di pilastri, travi e solette in cemento armato che consentono “la massima flessibilità d'uso, auspicabile oggi negli edifici con finalità multifunzionali”.
Le facciate, infine, sono ricoperte di lastre ceramiche bioattive Laminam. Una scelta che Stein ha spiegato così: “Stavamo cercando delle superfici che ricordassero il legno, i tronchi di una foresta in particolare, per rappresentare l’elemento naturale. Ma nello stesso tempo dovevano contribuire ad abbattere l’inquinamento agendo come uno spazio verde reale, cioè purificando l'aria come fanno gli alberi. Tenendo presente tutto ciò, ci siamo resi conto che le superfici Laminam soddisfacevano il duplice scopo dell'immagine e della funzione”.

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Riccardo Stein ha abbinato tra loro differenti texture, scelte dall’ampia gamma di finiture Laminam disponibili con il trattamento bioattivo - un’opzione offerta su gran parte delle superfici ceramiche. A determinare la sua decisione è stata anche l’assistenza in tutte le fasi di avanzamento progettuale ed esecutivo che Laminam ha offerto attraverso Bercia, il suo partner in Cile: “Il fornitore infine - ha spiegato Stein - ci ha anche aiutato con i calcoli per installare le facciate ventilate e con i dettagli tecnici per realizzare gli ancoraggi, un supporto che è stato di grande aiuto per evitare eventi imprevisti durante la fase di costruzione e possibili sovraccarichi di costi”.
Le facciate, elementi iconici dell’edificio, sono ricoperte di 2.300 metri quadri di lastre Laminam dallo spessore di 3 mm trattate con tecnologia bioattiva che, grazie alla luce solare, si comportano proprio come un organismo vivente vegetale consentendo di purificare tanta aria in un anno quanto una foresta di 1,5 ettari. Le superfici hanno anche la capacità di auto-pulirsi con l’acqua piovana, limitando così drasticamente gli interventi di pulizia e manutenzione, garantendo un sensibile risparmio in termini economici e il mantenimento delle qualità e dell’aspetto del manufatto architettonico nel corso del tempo.

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L’hotel ospita dal 1° al 3° piano le aree pubbliche: un ristorante, una caffetteria, sale riunioni e un'area di co-working. Le camere invece trovano posto dal 4° all'11° piano. Anche l'interno dell'hotel naturalmente riflette l’attenzione di Stein per l'ambiente. “Le finestre e i materiali usati infatti per l'isolamento dell'edificio generano un involucro termico estremamente efficiente. Inoltre, il sistema HVAC è eseguito da pompe di calore in cascata e settorizzato per solaio. Le soluzioni tecniche individuate riducono così notevolmente il consumo di energia”. Coerentemente tutti i materiali utilizzati per il funzionamento delle varie aree dell'edificio sono riciclabili. “Cosa che indubbiamente - ha concluso Stein - induce a definire l'hotel come uno dei più sostenibili del Cile sotto tutti i punti di vista”.
Grazie alle partnership con i principali player nell’ambito delle nanotecnologie, Laminam è oggi in grado di fornire ai propri clienti lastre ceramiche bioattive che grazie a differenti trattamenti superficiali hanno proprietà antibatteriche, antinquinamento e autopulenti. I processi avvengono senza necessità di alimentazione elettrica, energetica o del rinnovo, nel tempo, dei composti necessari a sostenere la reazione delle superfici. Le finiture bioattive di Laminam, particolarmente adatte per progetti eco-sostenibili, sono perciò in grado di sommare alle qualità estetiche e prestazionali tipiche del rivestimento ceramico una serie di funzioni che consentono loro, a seconda degli ambiti in cui sono usate, di igienizzare l’ambiente, purificare l’aria e risparmiare in maniera notevole sui costi di pulizia.

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Scheda progetto
Progetto: Hotel Nodo
Ubicazione: Suecia Av. 172, Providencia Santiago / Cile
Anno di costruzione: 2018/19
Superficie dell'edificio: 9.358 mq
Tipologia delle facciate: ventilate
Lastre ceramiche delle facciate: Laminam - finiture varie
Superficie esterna realizzata con finiture Laminam: 2.300 mq
Distributore: Bercia
Architetti: Stein-Suazo Architects
Collaboratori: Adriana Merino, Benjamin Errazuriz e Sybille Demur